Egidio Paolucci presenta il suo libro presso la sede dell’associazione culturale “San Domenico”.
La struttura, una ex scuola, è "spezzata" in due dal confine tra Sora e Isola. Una stanza è nel comune di Sora e l’altra è nel comune di Isola. Enzio Bartolomucci, già sindaco della Città delle Cascate, dice che il confine non è stato tracciato bene, perché anche l’Abbazia ora Basilica minore di San Domenico doveva essere ricompresa nel comune di Isola ma a Sora si sono opposti, non hanno voluto. Un problema sorto dopo l'Unità d'Italia. Una linea che non sarebbe mai passata, per Bartolomucci. Il confine è dato dal Fibreno e il vero confine doveva essere tracciato sul ramo quello vero che passa sotto il “ponte Catallo”. Il tecnico e appassionato di storia locale da moltissimi anni sta studiando i luoghi di Cicerone e afferma che la villa natale di Cicerone doveva essere da tutt’altra parte. I rami del fiume non dovevano essere quelli attuali. C’è stato in passato una vera lotta tra il Liri e Fibreno ad occupare territorio.
Sabato
pomeriggio alla presentazione del secondo volume di Paolucci che parla della battaglia
di San Domenico contro la simonia, il concubinato e l’arroganza dei signori
feudali c’era pure Bartolomucci, c’era l’ex sindaco di Isola, Vincenzo
Quadrini, e Bruno Magliocchetti non ha potuto partecipare per altri impegni già
presi in precedenza. Una sala piena e per la prima volta Paolucci ha potuto
parlare del Santo e del suo libro in modo esauriente. Lo scrittore e insegnante
ha letto tre libri sulla vita del Santo. Un libro di anomino, probabilmente un
monaco sorano, un libro sulla vita di Domenico scritto da Giovanni, un giovane
che lo seguì fin da subito e il libro di Alberico di Montecassino, scritto 30 anni
dopo la morte del Santo. Tanti sono i libri scritti su San Domenico e Paolucci
ha scritto il suo libro dopo aver letto il libro di Alberico che contiene molte
omissioni. Un libro sulla storia ma che contiene anche alcune critiche. Un
libro che vuole far conoscere Domenico di Sora come personaggio storico.
Paolucci critica alcuni storici e appassionati locali. Nella relazione che ha svolto a San Domenico, Paolucci ha criticato poi anche chi scrive sui giornali, periodici, settimanali e mensili che poi non partecipano mai a manifestazioni del genere che sono occasioni per avere un confronto, per mettersi in discussione, confrontarsi. Scritti apparsi su alcuni bollettini che hanno criticato il suo libro e le sue tesi.
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