Organizzata dall’Arciconfraternita dell’Addolorata con inizio
alle ore 20.00. La tradizionale processione del Venerdì Santo a Sora. “La
deposizione di Cristo” del Caravaggio e il particolare di “Nicodemo” con
il volto di “C. Baronio”
di Gianni
Fabrizio *
"Organizzata dall’Arciconfraternita
dell’Addolorata con inizio alle ore 20.00. La tradizionale processione del
Venerdì Santo a Sora. “La deposizione di Cristo” del Caravaggio e
il particolare di “Nicodemo” con il volto di “C. Baronio
“La
processione del “Cristo Morto” e dell’”Addolorata” , non è solo una pia
tradizione, ma la più sentita espressione della fede di un popolo, che verso il
Risorto cammina”. È questa la riflessione con cui il Preposto, mons.
Bruno Antonellis ed il Priore dell’Arciconfraternita, Tommaso
Evangelista, invitano tutti a partecipare al significativo evento che
avrà inizio dalla Chiesa di S. Spirito, venerdì, 6 aprile 2012, alle ore
20.00. In precedenza alle ore 18.30, presso la Chiesa Cattedrale,
l’arcivescovo, mons. Filippo Iannone, celebrerà la Liturgia della passione e
morte di Gesù. Come ogni anno la processione sarà toccante e suggestiva e
vi parteciperà un’ enorme folla di cittadini, snodandosi, nelle ore serali, tra
le principali vie del centro storico, in un insieme di giochi di luci
soffuse delle candele accese.
Ad essa, guidata dall’Amministratore
Apostolico, mons. Filippo Iannone, prendono parte tutte le confraternite
cittadine, i sacerdoti, le religiose, i religiosi e le autorità locali.
La Banda Sinfonica Città di Sora accompagnerà il lento incedere del
corteo con le struggenti note del “canto sorano” dedicato all’Addolorata. Come
lo scorso anno, anche questa volta, la processione è stata annunciata, sui muri
della Città, con un manifesto particolare, curato dal maestro d’arte Gabriele
Pescosolido. Il manifesto fa subito presa e rappresenta la “Deposizione di
Cristo”, opera di Michelangelo Merisi da Caravaggio e si trova nella Pinacoteca
Vaticana. Ma la peculiarità dell’opera d’arte, che in questa occasione
desideriamo mettere in risalto, riguarda il particolare del personaggio che
raffigura Nicodemo, che pare, abbia il volto del cardinale sorano “Cesare
Baronio”. È il preside Luigi Gulia, presidente del Centro di Studi Sorani “V.
Patriarca”, che ci illustra i particolari di questa eccezionale
“scoperta” che pochi conoscono.
«Fu una
felice intuizione dello storico del Rinascimento Romeo De Maio quella di
ravvisare nel Nicodemo della Deposizione del Caravaggio il volto, che a
me pare affaticato e interrogante, di Cesare Baronio. L’intuizione,
afferma il preside Luigi Gulia, risale al 1985, quando pubblicammo il
volume Baronio e l’arte, che raccoglie gli atti dell’omonimo convegno
internazionale tenutosi a Sora l’anno precedente. Una ragione dell’accostamento
è il dato storico della committenza, in contesto filippino, della grande tela
destinata ad un altare della Chiesa Nuova, a Roma, nei primi anni del Seicento,
quando ormai il cardinale sorano godeva di fama universale. Un’altra ragione
allude alla costante onestà del Baronio di non piegare a meri fini apologetici
il compito di investigatore della verità, che egli si prefiggeva guidato da
autentiche esigenze filologiche.
Ecco perché, in una più recente ed efficace
sintesi, Romeo De Maio definisce il “Nicodemo-Baronio” della tela
caravaggesca: “colui che cerca la verità nella notte”, nel
contrasto tra le tenebre e la luce che irrompe rivelatrice di tratti e di
sentimenti. Ed è per questo motivo, conclude il preside Luigi Gulia, che nella
copertina del recente volume Baronio e le sue fonti, Sora 2009, ho
voluto riproporre il volto di “Nicodemo-Baronio”, quasi a sottolineare
nuovamente quanto siano comparabili l’innovazione pittorica del Caravaggio, che
usa la luce come disvelamento, e il rigore dell’indagine dello storico Baronio,
severamente fondata sul discernimento filologico». Sora, Nicodemo-Baronio,
Venerdì Santo, processione del Cristo e dell’Addolorata: la Città diviene,
tutta, un luogo di culto, di fede intensa e di composta commozione, dove
la
tradizione
vive e si allea con la preghiera itinerante”.
E prosegue poi il comunicato:
“Ad integrazione
dell'articolo sul Venerdì Santo a Sora”, continua Gianni Fabrizio, “si
trasmette copia del manifesto, predisposto dal maestro d'arte Gabriele
Pescosolido, con l'opera del Caravaggio e la figura di Nicodemo, con il volto
di Cesare Baronio”.
Nessun commento:
Posta un commento