La vera Storia di Domenico di Sora 2 Precursore della Riforma Gregoriana del sec. XI° Contro Simonia Concubinato e Arroganza dei Signori Feudali
L’evento celebrato dall’ASSOCIAZIONE CULTURALE ‘S. DOMENICO’ ha assunto un significato particolare per la Presentazione del LIBRO di Paolucci, proprio nel contesto di un sodalizio di persone le più prossime all’Abbazia e al Sepolcro del grande Santo e Personaggio storico DOMENICO di Sora.
Paolucci nel suo intervento ha affermato che questa felice circostanza vuole esprimere l’affetto e la devozione custoditi per un MILLENNIO nella memoria e nella fede, che fu dei Padri e che attualmente si rinnova e si consolida nella riflessione attenta e consapevole della grandezza dell’Eremita Errante, Formatore di coscienze e Precursore della grande Riforma, per salvare la Chiesa dai mali della simonia, del concubinato e dall’arroganza dei poteri feudali e imperiali. Nel commentare le OMISSIONI di Alberico di Montecassino nella “Vita Dominici” , scritta in uno splendido latino, ma priva della narrazione degli episodi più significativi ed essenziali dell’impegno del Santo Abate – insieme a Pier Damiani, Anselmo Di Baggio e Ildebrando - per ridare Dignità e Libertà alla Chiesa e ai Cristiani , Paolucci stigmatizza, dopo mille anni, l’operazione politicamente corretta del Retore Cassinese, che “ … ha trovato la via ‘farisaica’ di ovviare quanto poteva infastidire chi era legato o compromesso in situazioni di concubinato o di simonia.” ( D. B. Antonellis ). Pertanto è sintomo di conformismo intellettuale continuare e parlare oggi dell’eccellenza dello scritto di Alberico. Anzi si deve proficuamente riflettere sull’attualità della ‘ questione ‘ e dell’opera riformatrice di Domenico nella società e nella Chiesa del sec. XI ( v. Morghen, Falco, Eco, Duby ).
Paolucci ha posto il suo intervento nell’ambito del PROGETTO annuale del Circolo, che si fonda su: benessere, cultura locale, qualità della vita. E ha esaltato l’efficacia della cultura e della lettura, che “ costituisce – insieme all’attività relazionale e fisico-motoria, la fruizione dell’arte musica teatro e l’apertura interiore all’Infinito e all’Eterno – una delle migliori garanzie per la salvaguardia di una elevata qualità della vita nella terza e quarta età”. All’inizio dei lavori il Prof. Michele De Gregorio ha svolto con efficacia didattica e incisività l’interessante tematica: La ricerca di Dio tra passato e presente. La manifestazione era stata aperta dal Presidente Franco Caruso, che ha salutato la folta e attenta assemblea dei presenti studiosi, docenti e soci del Circolo.
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