Il tavolo con i relatori |
E’una ricerca di 10 anni, è il primo libro di Enzo Loffreda, una sorta di censimento sui beni architettonici della città di Isola del Liri. Il primo libro di Loffreda scritto e presentato nel 2017 con 10 anni di studi e di ricerche: “ville e palazzi fotografati”, per il sindaco Quadrini presente alla presentazione del volume nella chiesa di San Lorenzo martire. “E’ un lavoro che rimarrà a lungo elemento centrale nel dibattito storiografico della città”. L’opera di un giovane isolano che ama la sua terra. “Ci sono le pietre che”, per il parroco Alfredo Di Stefano invitato, “parlano, gridano, raccontano, ci aiutano a non dimenticare e ci permettono di conoscere la storia”. Invitato a presentare il libro nella sua casa che è poi la casa degli isolani Mons. Di Stefano da due anni e mezzo è sceso a Isola del Liri da Sora ed ha subito apprezzato le pietre e del centro storico. L’autore ha una laurea magistrale in Storia dell’Arte e ha scritto un libro, (accompagnato dalle foto di Rosalba Rosati e grafica di copertina di Gabriele Pescosolido), che racconta 11 secoli e più della storia della città isolana. “La storia ricca”, per Rita Zaccardelli che si augura “l’inserimento di Isola del Liri nel circuito dei borghi più belli d’Italia” (ma da vari autori e in vari convegni sviluppati sul tema borghi d’Italia si evince che la vicenda è ancora troppo lunga dal realizzarsi, c’è poco interesse da parte di politici e amministratori nell’affrontare in modo positivo la vicenda. Troppi punti che vanno contro, ndb). “Il libro porterà una rivoluzione in fatto di storia della città, è un libro, “un prezioso atlante”, che dà per la prima volta una identità agli edifici storici della città che è diversa rispetto alle altre città vicine: Sora, Veroli, Anagni. Una città che ha, come Sora del resto, poche notizie sul medioevo a causa dei terremoti e guerre. Isola del Liri “elegante e signorile, un unicum che va studiato con attenzione” perché ancora poche sono le notizie e sempre superficiali e poche attente. L’autore torna sulle potenzialità turistiche ancora poche sviluppate e ricorda poi Vincenzina Pinelli e la sua opera dei quaderni di ricerche storiche. Le ultime rivoluzioni praticate in città sono state quelli dei duchi Boncompagni e degli imprenditori francesi ora si aspetta, Loffreda, le rivoluzioni moderne. L’iniziativa più infelice, viene ricordata nel libro, è stata l’abbattimento in piazza Trito dell’edificio Spagnoli-Marsella per realizzare un parcheggio sotterraneo e centro commerciale che però non hanno visto fortuna. La cascata e il castello, per Loffreda nato a Sora il 15 marzo del 1982, sono stati i principali artefici di questo annullamento del centro storico. C’è stato scarso interesse su tutto il resto sullo studio della forma urbis di Isola del Liri. Cascata e castello hanno così annullato tutto il resto. Per il prof. Alfredo Viscogliosi dell’Università di Roma è un bel libro che fa pensare. Ricorda ai suoi studenti di studiare la Ciociaria perché poi la chiede agli esami e piace molto Arpino dove ha trascorso 5 anni splendidi.
Nessun commento:
Posta un commento