13.1.18

Malafemmena di Totò è del 1951

Un dipinto di Cisse'
TOTO' LE CANZONI


Nel 1951 il grande Totò ( nome d'arte di Antonio De Curtis ) ha scritto e musicato la sua canzone più famosa dal titolo "Malafemmena",
in occasione del concorso  di Piedigrotta La Canzuncella 1951. Il brano musicale, scritto interamente in lingua napoletana, assume
significato drammatico in quanto parla di un amore contrastato per una "Malafemmena", che nel pezzo assume il significato di donna
affascinante che fa soffrire, malvagia ed indifferente alle pene d'amore inflitte al proprio innamorato. Maggior successo dell'attore 
napoletano, "Malafemmena" è dedicata all'ex-compagna, madre dell'unica figlia Liliana, Diana Bandini Luccherini Rogliani. Tre anni
dopo Totò prese parte, in veste di autore, al Festival di Sanremo con il brano interpretato da Achille Togliani, Natalino Otto e la moglie
Flo Sandon's  "Con te". La canzone parla di un meraviglioso amore scoppiato tra due persone che sognano il modo con cui passare i
loro giorni insieme. Tra le altre canzoni composte dal "Principe della risata", la maggior parte delle quali in vernacolo, ricordiamo "Casa
mia", pezzo musicale dedicato ad una giovane donna scomparsa ricordata dal marito quando era ancora viva ed animava la loro casa
ormai vuota a seguito della sua dipartita; " A chi non lo sapesse", brano musicale in lingua italiana dedicato ad una delle tante donne
amate dal compositore la cui bellezza è simile a quella della Madonna, "Ischia mia"; "Margellina blu"; "Isola d'oro ( Capri )" e "Rapallo"
sono quattro composizioni musicali dedicate ad isole da lui visitate. Le prime due canzoni sono in dialetto napoletano mentre le
seconde in lingua italiana. Ischia è vista come "terra profumata" nel cui mezzo domina una pineta; Margellina è paragonata, dal punto
di vista metaforico, al "paradiso degli innamorati". Per quanto riguarda Capri l'autore è affascinato dal mare blu e, durante la luna piena,
la donna che si specchia nell'acqua blu è paragonata ad una sirena.Rapallo è vista come "città d'oro illuminata dai tramonti di corallo".
Lo stesso Totò, in molti film da lui interpretati, si è cimentato come cantante. Ricordiamo i brani: "La mazurka dei vent'anni " ( 1940 San
Giovanni Decollato ), famosa per il ritornello in cui il grande attore comico ci dice che, quando un ragazzo compie vent'anni, deve 
sposarsi per aumentare la famiglia patriarcale. La fidanzata può essere, sia feroce come  pantera che fragile come  pecora. "Miss mia
cara miss" ( Totò a Parigi )in cui, ironicamente, ricorda una bellissima ragazza da lui conosciuta durante un viaggio a Messina ed infine
"Mia bella signorina", pezzo in cui vediamo l'immagine della donna che, chiudendo gli occhi, sogna il chiaro di luna nel quale immagina
vi sia una bambola bruna. In televisione, durante una puntata di "Studio uno" del 1965, Totò ha duettato con Mina interpretando il brano
da lui composto "Baciami".

* Veroli 13 gennaio 2018. Gabriele Mattacola. 

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