23.1.18

Gli auguri agli oper­atori della Comunica­zione, da parte di don Mar­io Zeverini, in occa­sione della memoria di S. Francesco di Sales


Nella foto don Mario Zeverini incontra il vescovo Chiarinelli a San Domenico.

SAN Francesco di SALES
Patronato: Giornalisti, Autori, Scrittori, Sordomuti (!)
Etimologia: Francesco = libero, dall'antico tedesco

Nato a Thorens il 21 agosto 1567, concluse a Lione i suoi giorni, consunto dalle fatiche apostoliche, il 28 dicembre del 1622, l’anno della canonizzazione di San Filippo Neri, che Francesco conosceva attraverso la Vita scritta dal Gallonio, a lui inviata dall’amico Giovanni Giovenale Ancina. Iscritto nell’albo dei Beati nel 1661, fu canonizzato nel 1665 e proclamato Dottore della Chiesa nel 1887 da Leone XIII.

Francesco di Sales si formò alla cultura classica e filosofica alla scuola dei Gesuiti, ricevendo al tempo stesso una solida base di vita spirituale. Il padre, che sognava per lui una brillante carriera giuridica, lo mandò all’università di Padova, dove Francesco si laureò, ma dove pure portò a maturazione la vocazione sacerdotale. Ordinato il 18 dicembre 1593, fu inviato nella regione del Chablais, dominata dal Calvinismo, e si dedicò soprattutto alla predicazione, scegliendo non la contrapposizione polemica, ma il metodo del dialogo.
Per incontrare i molti che non avrebbe potuto raggiungere con la sua predicazione, escogitò il sistema di pubblicare e di far affiggere nei luoghi pubblici dei “manifesti”, composti in agile stile di grande efficacia. Questa intuizione, che dette frutti notevoli tanto da determinare il crollo della “roccaforte” calvinista, meritò a S. Francesco di essere dato, nel 1923, come patrono ai giornalisti cattolici.
Carissimi Amici,  operatori delle Comunicazioni, dai Direttori ai cronisti e fotografi, per la festa del vostro Santo Patrono  San Francesco di Sales non posso non farmi vivo per porgere a voi, ai Vostri collaboratori e all’intero mondo della comunicazione che si assume il compito di portarci in casa gli aspetti belli e meno belli della vita quotidiana e globale del nostro territorio, i più sinceri e riconoscenti saluti ed auguri di buona Salute e di buon lavoro; e’ bello percepire che con il passare degli anni del vostro lavoro  sappiate gioire e commuovervi di fronte agi eventi che trattate e riusciate a tramettere questi sentimenti

Una proposta-memoria: erano gli ultimi anni del 1960 (intorto al ’68 – ’69) quando si era appena ricostituita a Sora l’ Associazione dei Giornalisti, L’occasione e l’impegno per Vita Sorana faceva sì che ci si  incontrava periodicamente ed io godevo a sentire rievocare la ricchezza dei personaggi e delle diverse attività dell’artigianato sorano e ammirare l’ironia, ma anche la saggezza delle tradizionio, quante ne scoprii solo per il mese di gennaio…
Siamo nell’aria del 50° … perché  non pensare a una qualche rivisitazione di quella vasta documentazione e di quelle persone innamorate di Sora espresaa nel periodico Vita Sorana ?    Quel periodo è anche la radice di quell’albero dai tanti rami che siete, oggi, voi.

Ciao a tutti   don mario zeverini

N.B  Venuto a Sora, nel salutare mons. Chiarinelli l’ho informato della vostra collaborazione e per il modo partecipativo con cui avete diffuso i nostri comunicati sulla sua venuta a Sora, segno del buon ricordo che tanti conservano,   ed Egli mi ha incaricato di salutarvi , di esprimervi la sua riconoscenza anche in vista della festa di domani, e ricordava quelle fatte ai suoi tempi-…

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