“Non sono soddisfatto perché per l'ennesima volta abbiamo giocato bene andando avanti spesso, ma come al solito in alcuni momenti dove potevamo chiudere non lo abbiamo fatto – commenta a caldocoach Mario Barbiero -. Abbiamo giocato male il terzo set dove potevamo veramente fare qualcosa di meglio. C'é un lato positivo che è quello di aver trovato un tie-break su questo campo. Finalmente torniamo a giocare bene al PalaGlobo e abbiamo mosso anche la classifica, però dobbiamo provare a vincere e scendere in campo con qualcosa in più. Ormai il campionato è giunto al momento più importante e dobbiamo fare di più”.
“E' stata una partita combattutissima, come dice il punteggio – gli fa eco mister Fabio Soli -. Sinceramente mi aspettavo fosse difficile perché non siamo brillantissimi e stiamo lavorando per tornare a un livello che ci apparteneva qualche mese fa, ma dobbiamo saper soffrire e saper portare a casa il risultato anche se non giochiamo benissimo. Oggi abbiamo avuto momenti di eccessivo nervosismo, relativi allo stato d'animo in campo, che non ci aiutano a giocare una splendida pallavolo, tenendoci legati agli errori e ad una pallavolo che non era nostra. Dobbiamo giocare sereni, spregiudicati, ed oggi non siamo riusciti a farlo. E' sicuramente positivo perché le vittorie aiutano a costruire ma abbiamo ancora molto da lavorare. Complimenti comunque a Sora perché nonostante la posizione in classifica rende merito a questo campionato e alla propria gente che viene a vedere. Complimenti quindi a loro che ci hanno dato tanto filo da torcere”.
Allo starting players coach Barbiero fa scendere in campo il suo solito 6+1, quello formato dalla diagonale Seganov-Petkovic, la coppia Caneschi-Mattei al centro della rete, i martelli Rosso e Nielsen, e Santucci libero. La guida tecnica ospite invece, Fabio Soli, propone al palleggiatore Orduna opposto a Buchegger, le bande Marechal e Poglajen, i centrali Diamantini e Georgiev, e Goi libero.
Il match si avvia subito su alti livelli di gioco con gli ospiti a segnare la prima distanza con Poglajan all’ace per il 2-4 e quello di Marechal per il 6-8. Il muro di Mattei a bloccare le intenzioni del pari ruolo Diamantini muove il primo passo verso il pareggio del 9-9 chiuso dal diagonale di Petkovic e apre un punto a punto che mostra in campo tutta la voglia di riscatto di entrambi i sestetti. Scivola così quasi tutto il set con Nielsen che gioca bene sulle mani alte del muro, Caneschi a bloccare e intercettare ogni palla sulla rete, Rosso a fare la differenza con l’esperienza, e Seganov, aiutato dal gran lavoro di Santucci, a orchestrare al meglio tutte le sue bocche da fuoco fino al 17-17. A sbloccare la situazione è il capitano bianconero con l’attacco di prima intenzione e l’ace che allunga il passo dei suoi 19-17 che con l’altra battuta vincente di Petkovic diventa 22-19. Con un mini break positivo la Bunge rientra perfettamente in corsa e con entrambi gli opposti la contesa va ai vantaggi. La lotta comincia senza esclusioni di colpi già dai nove metri con servizi a tutto fuoco che alle volte si trasformano in punti diretti sia in positivo che in negativo con il tabellone che sale fino a un 34-34 che offre uno spettacolo senza precedenti. È la prima intenzione di Nielsen a offrire la nuova ed ennesima possibilità set ai suoi che non dovranno però impegnarsi più di tanto perchè Marechal con una battuta out segna la definitiva sorte con il 36-34 che dopo 39 minuti di gioco si traduce nel vantaggio di 1-0 della BioSì Indexa.
Cala un po’ di tono Sora in avvio del secondo game con Ravenna che lo porta subito sull’1-5 anche grazie a una buona chiamata del video check. Capitan Rosso riporta la battuta nella sua metà campo e Petkovic rosicchia qualche lunghezza importante ma con Nielsen al cambio palla e poi a un lungo turno al servizio, che la BioSì entra finalmente nel secondo set con l’8-9. I ragazzi di coach Soli non restano a guardare contrattaccando con determinazione per il contro break che segna il nuovo allungo del 9-14 con Poglajen all’ace. Ferma il gioco coach Barbiero e poi inserisce Fey per Nielsen ma la musica non cambia con gli ospiti che aprono ancora di più il gas per l’11-18 che lo fa optare per l’altro cambio Lucarelli per Rosso. Per il rivisitato sestetto volsco il divario di ben 8 lunghezze sembra oramai incolmabile anche se non smettono mai di crederci e con Fey e Petkovic continuano a provarci fino al 16-25 chiuso da Orduna in attacco per la parità dell’1-1.
Stesso copione del game precedente nei primi scambi del terzo con la reazione sorana che però arriva sull’1-4 con Nielsen per il 3-5 ma soprattutto con il giro successivo, quello con Mattei al servizio ad autografare 2 ace e Seganov a stupire a una mano per Caneschi per l’8-5. Dopo il time out discrezionale richiesto da Soli, punto su punto i suoi rimettono tutto in equilibrio e si proseguirà così fino al 12-12 quando sale in cattedra Nielsen e con altre due battute vincenti porta Sora avanti 16-14. Qualche errore di troppo però capovolge la situazione con la Bunge sul +3 del 18-21. Caneschi, prima a ricevere e attaccare e poi a muro su Georgiev, rende più goloso lo spettacolo con il 20-21 che con le sue lunghe leve trasforma nel 22-23 che però con i suoi compagni non riesce a portare oltre così gli ospiti passano sul vantaggio del 2-1.
Valore e determinazione non mancano di certo ai ragazzi di coach Barbiero che ritornano in campo con pazienza, si rimboccano le maniche e ricominciano tutto da capo con l’ace che vale il 4-2 e la pipe di Nielsen per il 9-6. Con 3 lunghezze di vantaggio la BioSì Indexa prosegue il suo cammino fino alla metà del set dove Ravenna prova a rientrare sul 14-14 ma poi va in bambola e il sestetto bianconero non perdona. Con Caneschi al servizio per ben 7 turni è 21-14. Fa quello che può mister Soli dando ai suoi tutte le indicazioni del caso ma alla fine è costretto a sostituire la diagonale. Con il nuovo assetto i suoi reggono botta fino al 23-19 e poi hanno solo il tempo di annullare una possibilità set prima che il 25-20 tutto targato BioSì Indexa porti tutti al tie break.
Equilibrio e poca tensione, forza fisica e coraggio sono gli ingredienti di un quinto set giocato palla su palla fino al 4-5 quando Sora alza la voce con Seganov all’ace per il 7-5. Risponde presente e con la stessa moneta Buchegger con i punti diretti che fanno salire il tabellone sul 7-9. Caneschi interrompe la striscia positiva ma Poglajen riprende tutto da dove era stato interrotto per l’8-11 che costringe Barbiero al time out discrezionale. Sul 10-12 è Soli a richiamare i suoi a colloquio e alla riprese portano a termine l’importante missione che aveva con il 12-15 che chiude un bellissimo match 2-3.
BIOSÌ INDEXA SORA - BUNGE RAVENNA 2-3
BIOSÌ INDEXA SORA: Seganov 4, Petkovic 17, Rosso 10, Nielsen 23, Mattei 9, Caneschi 9, Santucci (L), Marrazzo, Duncan Thibault n.e., Lucarelli, Fey 2, Penning n.e., Mauti n.e.. I All. Mario Barbiero; II All. Maurizio Colucci. B/V 9; B/P 20; muri: 8.
BUNGE RAVENNA: Orduna 4, Buchegger 18, Marechal 21, Poglajen 21, Diamantini 7, Georgiev 10, Goi (L), Pistolesi, Mazzone n.e., Raffaelli 1, Gutierrez, Vitelli, Marchini (L) n.e.. I All. Fabio Soli; II All. Luigi Parisi. B/V 14; B/P 22; muri: 5.
PARZIALI: 36-34 (‘39); 16-25 (‘23); 22-25 (‘34); 25-20 (’26); 12-15 (’18).
MVP: Rasmus Nielsen.
ARBITRI: Luciani Ubaldo, Frapiccini Bruno.
SPETTATORI: 2.153.
* Carla De Caris – Responsabile Ufficio Stampa BioSì Indexa Sora
Nessun commento:
Posta un commento