22.3.22

Sul centenario della nascita di Ugo Tognazzi e il film diretto da Lina Wertmùller nel 1983


OMAGGIO AD UGO TOGNAZZI A 100 ANNI DALLA NASCITA/ SCHERZO DEL DESTINO IN AGGUATO DIETRO L'ANGOLO COME UN BRIGANTE DA STRADA

di Gabriele Mattacola

Ugo Tognazzi, di cui domani, 23 marzo, ricorre il centenario della nascita, nel 1983 viene diretto da Lina Wertmùller in "Scherzo del destino in agguato dietro l'angolo come un brigante da strada". 

La regista romana, scomparsa il 9.12.2021 all'età di 93 anni, in questo film affronta con leggerezza e coraggio il tema del terrorismo.

La vicenda si svolge a Roma, sulle pendici del Gianicolo. Dinanzi alla villa dell'onorevole democristiano De Andreis ( Ugo Tognazzi ) si arresta una macchina supercorazzata e tecnicamente blindata con a bordo il Ministro degli Interni ( Gastone Moschin ) ed il suo autista. 

A seguito dell'intervento di due carabinieri e a seguito di un dialogo inconcludente, la potente macchina viene spinta nel garage della villa. Bisogna agire con massima discrezione per liberare il Ministro, cui si suppone sia stato vittima di un attacco terroristico. 

Vengono avvertiti il capitano della Digos ( Renzo Montagnani ), il segretario del Ministro e il meccanico Diotiaiuti ( Rodolfo Laganà ) per aprire la diabolica macchina. L'onorevole è sposato con una femminista ( Piera Degli Esposti ), innamorata del capo terroristico Pedrinelli ( Enzo Jannacci ), rifugiatosi nei sotterranei-catacombe della villa. La figlia quindicenne ( Valeria Golino ) prende una cotta per un giovane carabiniere e si fa ammanettare con lui. 

Nel garage il Ministro rischia di soffocare perchè il meccanico non presta aiuto; anche l'intervento dell'avvocato Agnelli, contattato telefonicamente, che invia un suo meccanico di fiducia, non porta ad alcuna risoluzione. La moglie dell'onorevole, con la complicità del marito, tenta di fuggire all'estero assieme al terrorista. 

La potente macchina del ministro risucchia nel suo interno tutte le persone presenti nella villa. Sono così tutti accomunati, imprigionati e annientati.

Foto da www.ugotognazzi.com

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