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6.3.12
(2) L'aquila 22 dicembre 2009. Lettera aperta al Sindaco dell'Aquila, On. Massimo Cialente e consiglieri comunali. Del Comitato: "Un centro storico da salvare"
La Lettera aperta al sindaco dell’Aquila, On. Massimo Cialente e ai consiglieri comunali e Per conoscenza al sottosegretario Guido Bertolaso, al Prefetto dott. Franco Gabrielli, alla Presidente della Provincia Stefania Pezzopane.
Egregio sig. Sindaco,
visto che ci stiamo avvicinando a Natale approfittiamo di questo spazio per ringraziare tutti quelli che , all’estero e in Italia , in mille modi diversi, sono stati sensibili e generosi con L’Aquila e i suoi abitanti. Abbiamo appreso dalla stampa che verrà realizzato dall’architetto Renzo Piano, nel parco del Castello, un auditorium per la musica finanziato dalla Regione Trentino. Ne siamo davvero orgogliosi e felici. Ma non sarebbe opportuno, prima, realizzare un piano complessivo che miri ad una riorganizzazione vera della città? Ci sembra che si stia procedendo a macchia di leopardo, con interventi casuali e spesso non urgenti. Ci sono delle priorità che non vengono assolutamente prese in considerazione: la sanità, la riorganizzazione di questa città e la ricostruzione rapida delle case e delle attività commerciali. Nell’ospedale civile San Salvatore, i malati ( persone deboli e sofferenti) si trovano ancora in situazioni d’emergenza, senza le sale operatorie funzionanti, enormemente diminuito il numero dei posti letto. La mancanza di un vero piano traffico è evidente; nonostante i cambiamenti molto pesanti determinati non solo con la chiusura del centro storico ma a causa dei nuovi insediamenti, continuiamo a stare in un traffico impazzito. Esiste ancora un piano regolatore in questa città? Ci appelliamo al consiglio comunale perché riprenda una vera funzione di controllo e di progettualità valutando le vere urgenze e le vere necessità dei nostri cittadini. Ci sembra che il nostro territorio stia diventando una terra di nessuno dove basti avere i finanziamenti per proporre opere necessarie ma non urgenti in questa fase. Gli sforzi progettuali e i finanziamenti devono essere impiegati per ricostruire ciò di cui davvero la comunità sente il bisogno. Più volte abbiamo chiesto che i cittadini venissero coinvolti in questa fase così delicata per il nostro futuro. Per esempio le attività commerciali sono state completamente ignorate da qualsiasi piano di ricostruzione; i problemi degli studenti , che sono stati la maggior risorsa economica di questa città, – non vengono presi in considerazione se non per interventi casuali e scollegati da una vera visione della importanza odierna e futura dell’università.
La musica, il teatro e tutte le varie attività culturali sono necessarie. Ma è prioritario riportare tutti gli abitanti in questa città, perché possano ascoltare la musica, andare a teatro e partecipare alle attività culturali. Oppure rischiamo, tra qualche anno, di avere bellissime cattedrali in un deserto.
* L'Aquila 22 dicembre 2009. A cura di Eugenio Carlomagno e Patrizia Tocci dell'Associazione “Un centro storico da salvare.”
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