30.5.12

Epifani: ma quella non ci sente! (2)

La manifestazione del 2 giugno a Roma con gli interventi di Camusso, Bonanni e Angeletti su "Cambiare il Fisco per il Lavoro, la Crescita il Welfare" è stata rinviata

Sul terremoto, Guglielmo Epifani a Isola del Liri ha parlato dei capannoni: "Se cadono pure i capannoni in una regione come l'Emilia Romagna che è una regione non normale!. All'ex segretario generale della Cgil sono state rivolte domande dai ragazzi delle scuole elementari, medi e degli istituti superiori presenti in sala. Tante domande sulla costituzione. Qui Epifani ha dovuto reuperare, ha parlato di più. Ha ringraziato chi ha aiutato i ragazzi a fare le domande. "La Costituzione nacque dai partigiani". "Una Repubblica fondata sul lavoro e non su altro". "Ora che c'è la crisi il lavoro diventa fondamentale". "In quattro anni si sono persi un milione di posti di lavoro, è un periodo delicato per i giovani".

Questa mattina Guglielmo Epifani ha parlato della Costituzione, del Lavoro, della Scuola a Isola del Liri incontrando i giovani degli Istituti scolastici della città. A Isola del Liri ha voluto dire ai ragazzi, ha dato un solo consiglio, quello di studiare tanto e scegliere bene il corso di studi perché con questa crisi la conoscenza, il sapere può portare sviluppo. Studiare e chiedere a chi ha la resposabilità nella scuola di fare diversamente perché la scuola è tutto. La prima cosa da fare è chiedere scuole sicure, spendendo di più per gli edifici scolastici e di meno per le altre cose meno importanti. Chiedere scuole decenti. Risparmiare, per Epifani, su altre cose come le missioni militari da ridurrre. Più investimenti vuol dire più occupazione e più sviluppo.

Per Epifani poi la mobilità non è un fatto negativo. Molti italiani hanno dovuto lasciare il nostro paese e non è negativo andare al Nord. Però una parte deve rimanere qui e deve essere messa nella condizione di lavorare dove si nasce. "Per questo c'è da lottare, pretendere e chiedere a chi comanda che faccia le cose per bene". Parla poi Epifani, fa un accenno ai calciatori che se anche ricchi e famosi fanno lo stesso scommesse. "Su questi gesti bisogna essere rigidi", afferma Epifani, ma non solo con i calciatori ma anche con banchieri e altri. Bisogna chiedere una politica più trasparente, sarà difficile "ma noi ci battiamo per questo". Continua Epifani che bisogna chiedere di cambiare le cose che non vanno. Ha parlato ai ragazzi ma non ha detto molto sul terremoto, sui capannoni, solo pochi cenni. Durante la giornata ciociara del segretario si fa conoscere che la manifestazione del 2 giugno a Roma sul lavoro è stata rinviata. Lo ha accennato Tomassi.

Sulla Cartiera del Sole, Epifani ai lavoratori presenti all'assemblea dà le sue assicurazioni, quello che pensa della fabbrica. Dice che ormai non ci sono più problemi, ci sono state delle riconversioni, c'è stata una selezione e ora le fabbriche rimaste in attività andranno avanti. La fabbrica sorana non dovrebbe risentire della crisi anche perché la cartiera esporta fino in Finlandia e in tanti altri paesi europei. Sul lavoro dice che lo Stato deve fare del tutto per far trovare un posto ai cittadini. C'è bisogno ora di stimolare di più questa economia. C'è bisogno ora di spendere di più, adesso perché ci sono da ricostruire le fabbriche in Emilia e di trovare lavoro nelle zone colpite dal terremoto. E poi ricorda L'Aquila: "dobbiamo occuparci dell'Emilia ma dobbiamo non dimenticare L'Aquila".

Visita di Guglielmo Epifani questa mattina a Isola del Liri e Sora. Alle 13 ha partecipato all'assemblea sindacale con i Lavoratori della Burgo. Si è parlato di articolo 18, di riforma del lavoro, di pensioni, di diritti e fisco. Ha risposto poi ad alcune domande dei rappresentanti delle organizzazioni sindacali e delle Rsu presenti in azienda. Ha visitato i reparti e ha parlato con la direzione.

Un punto che è sembrato chiaro a tutti è stato quello sulle pensioni. Rimanere in fabbrica davanti a delle macchine continue come quelle della Cartiera del Sole non ha senso fino a 65 anni. Ci si arriva ma non tutti sono uguali, chi ci arriva in salute, chi vuole riposarsi a quella età e chi ci arriva malato. L'espressione del sindacalista che nel 1979 era segretario in un sindacato del settore della carta è stata: "ma quella non ci sente". Le tasse poi che si stanno rosicchiando gli stipendi dei lavoratori. Le tasse locali che si aggiungono agli aumenti dei carburanti. L'aumento dell'Iva e delle accise sui carburanti. Il sindacato ha chiesto di bloccare l'uno se c'è l'aumento dell'altro. Bloccare o ridurre le accise se si aumenta l'Iva. C'è poi l'Iva che si dovrà aumentare a settembre. Si deve fare meno tassazione, lo aveva già detto nella mattinata a Isola del Liri quando ha incontrato i giovani studenti. Lo Stato deve tassare di meno il lavoro dipendente e tassare di più la ricchezza. Il problema però è che si deve decidere con gli altri paesi europei. "Non dobbiamo andare in Europa col cappello in mano".

Un paese il nostro che da 5 anni è bloccato, non c'è sviluppo e manca un progetto per l'Italia. C'è tanto da fare, per il sindacato, sulla sicurezza. Il terremoto è arrivato adesso ma c'è da lavorare da tempo sulla messa in sicurezza delle scuole, delle colline delle fabbriche. Tanti lavori da fare che possono aumentare i posti di lavoro.  

Anche sull'art. 18 il commento non è stato positivo, è stato salvaguardato l'impianto generale, la struttura di base, l'obiettivo non sarà raggiunto, ci sarà del caos.

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