Ore 21.25. Sono 16 le vittime ed un solo disperso
Lo ha detto poco fa il capo della Protezione civile regionale. C'è l'emergenza sfollati e poco fa è stata estratta viva una donna e trasportata in ospedale. 350 feriti e solo tre i codici rossi. Tante le richieste degli sfollati, sono 8000 che si aggiungono agli altri del 20 maggio. Quasi 15000 unità in tutto. Sono a disposizione anche i posti in alberghi e le assistenze fisse. La zona non era considerata a rischio sismico elevato la popolazione si è trovata così impreparata e per la notte ci sarà una collaborazione con le altre regione. Attivati nove moduli di altre regione. Tante le associazioni di volontariato che stanno lavorando.
Il Numero verde della Protezione civile regionale: 800.333911
A Cavezzo sono state messe su altre tende, ora il tempo è migliore fa caldo. Nel paese sono crollate il 75% delle case. "Il paese non c'è più. Ci sono più di 7000 abitanti fuori casa". Lo dice il sindaco intervistato. Alle 20.30 arriva la notizia di altri due corpi recuperati a Medolla, sono salite a 16 le vittime accertate. A Sassuolo fin dal pomeriggio è cominciata a scarseggiare acqua potabile. Viene smentita inoltre la morte del parroco del duomo di Carpi.
Foto in alto da: http://www.ecoo.it/articolo/terremoto-oggi-in-emilia-romagna-perche-la-terra-continua-a-tremare/20811/
A Mirandola il duomo non esiste più si è completamento sbriciolato.
Ore 18.00. Dal 1570 che nella zona colpita non si verificavano terremoti. Un terremoto che durò molto. In questi giorni si stava tornando piano piano nelle case e nelle fabbriche, si era tutti più tranquilli invece è tornata la paura. Si sono avuti due eventi a pochi giorni di distanza di una certa consistenza rispetto ai terremoti che si sono avuti nei secoli passati. La prevenzione è la vera arma per il futuro, ci vuole una vera progettazione antisismica.
Domani c'è una udienza alla Commissione Ambiente della Camera con la presenza di sismologi di Trieste e l'Enea. "Dobbiamo copiare tanto dai giapponesi. Le scuole oggi a Bologna sono state chiuse perchè c'è stata la paura che ha avuto il sopravvento". Lo dice il professore Alessandro Martelli, ingegnere sismico che sarà domani a Roma. "E' stato un sisma non catastrofico che sta creando invece tanti crolli". Lo dice il professore di Geologia dell'Università di Bologna, Amorosi. A Poggio Rusco in provincia di Mantova c'è una situazione critica perchè la "terra trema pure qui e non eravamo abituati e preparati ai terremoti". Il Comune ha chiesto l'aiuto a tecnici esterni per il controllo di edifici pubblici e monumenti che hanno ricevuti danni.
Ore 17.00. In Emilia si dà assistenza alle popolazioni colpite, è la prima cosa che si sta facendo. L'assessore alla Protezione civile della regione lo assicura. Il bilancio è pesante. "Il 118 ci ha detto che ci sono 16 vittime, numerosi feriti e 7 dispersi". Ora la fase più critica è gestire il panico dei cittadini, è la paura da controllare e trovare soluzioni. La qualità dell'assistenza è importante per la regione, ora si stanno aumentando i campi d'assistenza. Stanno decidendo di fare una covenzione con gli alberghi per accogliere i cittadini sfollati. Il punto della situazione viene fatta dall'assessore dell'Emilia Romagna: ci sono ulteriori 8000 sfollati, 4000 nuovi posti.
E' un nuovo evento, per il sottosegretario Catricalà, "è un nuovo evento e ci sono nuove vittime nei capannoni crollati". Altri crolli anche nella zona di Rovigo. Ha riferito ancora Catricalà: Sono pervenute offerte da altre nazioni e per il momento non sono previste aiuti da altre nazioni.
Ore 15.30. Le vittime sono salite a 15, la Protezione civile segnala il sito e un numero verde per tutte le informazioni. Alle 16.30 ci sono anche danni al confine con la provincia di Modena nel Mantovano. Ma se ne parla poco sui media. Domani le scuole e gli edifici pubblici resteranno chiuse per le verifiche. C'è qui il problema del formaggio che è venuto giù. Esiste il problema delle forme che si devono spostare. Il resposabile del Consorzio del Parmigiano-Reggiano assicura che il formaggio che verrà venduto è buono e "a posto, non ci saranno problemi".
Ore 14.00. Le vittime sono salite a 13. Non è stato ancora precisato il numero degli sfollati. A Carpi evauato anche l'ospedale. Alle ore 13 un'altra scossa forte di magnitudo 5.3. Potrebbe esserci una faglia che si è rotta. Sono le previsioni dei tecnici dell'INGV.
Un sisma anomalo ma poi i problemi arriveranno dopo (forse), nel mettere d'accordo tutti i soggetti interessati alla ricostruzione. A L'Aquila c'è stata una strategia sbagliata nel creare altre città. La prima cosa da fare qui è invece una strategia diversa. La strada intrapresa in Abruzzo non si deve ripercorrere, per i dirigenti del Fondo Ambiente Italiano della Regione Emilia Romagna.
Beni culturali danneggiati, cosa fare ora? E' la domanda. Per il presidente della Regione Emilia Romagna, i cittadini colpiti non saranno lasciati soli e rilancia il decreto. "Ci vuole un decreto apposito" per i Beni culturali colpiti dal sisma da sottrarre alla Protezione civile. "Non si deve cadere nella trappola dei puntelli come è successo a L'Aquila, sbagliando", lo dice alla radio il professore Croci. Ci vogliono interventi fin da subito anticipando quello che si deve fare in seguito. Ci sono interi centri storici interessati dal sisma, ci vuole una mappatura per conoscere i costi pe rmettere in sicurezza i luoghi colpiti. Si deve partire da subito, domani, perchè c'è un "patrimonio ricchissimo ma che era stato già valorizzato dalle popolazioni emiliane". Lo dice Paolucci che è stato per anni soprintendente nelle zone colpite.
Ore 11.50. Altre scosse e ora le vittime accertate sono nove e ci sono alcuni dispersi, a Medolla è crollato il municipio e ci sono danni al duomo di Mirandola e a quello di Carpi. Qui c'è una vittima, il parroco. E' purtroppo la decima vittima. A Modena è stata chiusa la via Emilia nel tratto cittadino. Da 500 anni che non si verificava un terremoto del genere con forti scosse. I danni al patrimonio culturale è ingente, ci sono danni alla Torre dell'Orologio di Finale Emilia. Anche a Venezia notizie danno statue pericolanti. Alla soprintendenza regionale si stanno riorganizzando per tornare a fare le verifiche che avevano già effettuate domenica scorsa. "Il triste giro già fatto domenica scorsa". Lo dice una delle dottoresse responsabile degli uffici dei Beni culturali. Ci sono stati senz'altro altri danni sulle strutture che erano già indebolite. Il duomo di Carpi già danneggiato, le rocche di S. Felice e Finale ulteriormente compromessi.
Ore 10.50. L'epicentro del terremoto è stato individuato nelle vicinanze di Medolla. Si era ripreso a lavorare in molti centri colpiti già dal terremoto ma questa mattina la nuova scossa e altri erano tornati in casa. Evacuato l'Ospedale di Modena. Ora la gente è tornata in strada e nelle tende che si erano e che si stanno alzando lunghe le strade. Alcune linee ferroviarie sono chiuse e da Bologna non partono più i treni per il Nord e quelli che viaggiano verso il Sud sono in ritardo.
Ore 10.35. Altre scosse forti. Ci sono ora 3 vittime, di cui una a Mirandola. Capannoni danneggiati ora che non erano stati danneggiati per le scosse dei giorni scorsi. A Ferrara non ci sono stati crolli ma le scuole sono state chiuse. La Protezione civile sta preparando un comunicato. Altre scosse si possono avere, dicono subito i tecnici, sono scosse di ripresa. Le notizie che arrivano danno fino ad ora 2 vittime a S. Felice sul Panaro e una a Mirandola.
"Si ricomincia da capo". Un terremoto forte e lungo si parla di 5,8 in provincia di Mantova. Scosse distribuite in tutto il Nord. Vicino Mantova di magnitudo 5,8-6.0. Le prime notizie, una nuova scossa di terremoto alle ore 9.06 tra il Veneto e l’Emilia. Colpita la zona occidentale, colpito di più il Modenese, questa volta. L'epicentro attorno a Carpi. Si stanno facendo le prime verifiche. Il tecnico della Protezione civile parla di 5,7 e 5,8 a Mirandola. Forte e con intensità prolungata, un morto, ci sono alcuni feriti e crolli nella zona interessata. A S. Felice sul Panaro ci sono già i mezzi di soccorso all’opera ma i cellulari sono fuori uso. “Ci sono già 7000 sfollati e ora si faranno i nuovi accertamenti nelle altre zone interessate” dice il responsabile della Protezione civile dell’Emilia. Una situazione complessa.
Ore 10.00. La situazione è pesantissima e di emergenza, a Finale Emilia, con dei morti, sono crollati capannoni, il castello e chiese vicino a Mirandola. Si stanno allestendo nuovi campi per accogliere la popolazione. A Modena sono state evacuate le scuole, si segnalano dei danni in città. Anche i tecnici geologi e vulcanologi dell'INGV sono già impegnati. A Bologna non ci sono danni e c'è in corso una riunione della Protezione civile. Sono 4000 i volontari della Protezione civile al lavoro. Terremoti del genere non si ricordavano così in tutta la zona del Nord. Nuove scosse che hanno smosso l'equilibrio interno della crosta terrestre.
Una scossa forte di magnitudo 5,8 con nuovi crolli nelle zone già colpite in Emilia, scosse sentite fino a Firenze e a Pisa. Anche a Padova si è sentito il terremoto ma non ci sono crolli. A Genova. Scosse sentite in Svizzera.
A Milano e a Bologna per sicurezza sono state evacuati alcuni edifici.
Terremoto forte e lungo. Si è parlato subito di 5.8 in provincia di Mantova. Scosse distribuite in tutto il Nord. In Emilia, a Fidenza si è sentito molto leggermente ma a Reggio Emilia la scossa si è sentita bene. A Milano appena percepita, in alcune zone, ma in altre è stata sentita lunga e decisa. In molti sono usciti in strada.
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