Gli Appelli di Rodolfo Damiani
Se non fosse
per le intemerate di qualcuno, che invece di mediare come imporrebbe il suo
ruolo apre processi , ma non tutti hanno
dimestichezza con i Vangeli, potrei affermare che appaiono margini interessanti
di trattativa.
Certo la poca
esperienza del nostro giuoca a suo sfavore e rischia di lasciarlo isolato
Come ipotesi
di lavoro, sgombriamo il campo dalle
recriminazioni e le colpevolizzazioni del passato , non credo che gli
ultimi quattro Presidenti ci fanno una
grande figura, lavoriamo per il futuro senza tesi preconcette e riserve
mentali.
Stabiliamo alcuni principi : i cittadini sono tutti uguali, quindi tutti hanno il diritto di accesso alle prestazioni. Ogni struttura deve almeno garantire i LEA. Deve prevalere il principio del presidio di prossimità, intendendo una irradiazione non superiore ai 20/25 km.
I posti
letto almeno non inferiori al 2,7 0/00. Basta con
gli acquisti di prestazioni a prezzo di mercato, si assuma, anche come forma di
lotta alla disoccupazione
Si verifichino
i DRG. Revisione
delle inidoneità. Accentramenti
ragionevoli degli ambulatori. Orari coperti con personale dedicato. Tempi di ripetizione delle indagini secondo urgenza.
Su queste basi si potrebbe operare seriamente, senza promesse inattuabili ma senza di fatto rendere non fruibili le prestazioni.
In una sanità scossa tutti i giorni da scandali diamo prova di serietà e di moderazione.
Questa sera ci sarà a Sora la fiaccolata che NON E’ CONTRO NESSUNO - E’ PER RICORDARE CHE LA SALUTE E’ UN DIRITTO CHE RIGUARDA TUTTI.
La fiaccolata è la Testimonianza della volontà dei cittadini ed è la Speranza che nessuno voglia ridurci a cittadini di serie B.
Con queste convinzioni si fa la fiaccolata e si rende onore a chi si è battuto con spirito di sacrificio.
Con queste speranze lunedì si va a Roma senza contrapposizioni manichee, senza esprit de revanche, noi vogliamo costruire con gli altri e non a danno degli altri , sperando che l’interlocutore non sia solo un antagonista.
NON DELUDERE LA POPOLAZIONE
DOPO LA DIMOSTRAZIONE DELLA COMPATTEZZA DELLA POPOLAZIONE DEL DISTRETTO “C” CON LA FIACCOLATA, CREDO CHE TOLTO QUALCHE VELLEITARIO TENTATIVO A SCOPO SINALLAGMATICO, NESSUNO PUO’ PENSARE DI DELUDERE TANTA GENTE, ALL’ON. ZINGARETTI , ANCHE AMMETTENDO CHE QUELLO CHE AFFERMA SIA TUTTO VERO ( ESCLUSO QUALCHE PICCOLO REFUSO TIPO L’ABOLIZIONE DELLE MACROAREE) C’ è IL PROBLEMA DEI “DUE TEMPI” CHE DI SOLITO SVANTAGGIA IL CONTRAENTE PIU’DEBOLE, TANTO PER FARE UN ESEMPIO LE SCREMATURE NEI REPARTI SONO GIA’ STATE FATTE, CONFRONTATE
DOPO LA DIMOSTRAZIONE DELLA COMPATTEZZA DELLA POPOLAZIONE DEL DISTRETTO “C” CON LA FIACCOLATA, CREDO CHE TOLTO QUALCHE VELLEITARIO TENTATIVO A SCOPO SINALLAGMATICO, NESSUNO PUO’ PENSARE DI DELUDERE TANTA GENTE, ALL’ON. ZINGARETTI , ANCHE AMMETTENDO CHE QUELLO CHE AFFERMA SIA TUTTO VERO ( ESCLUSO QUALCHE PICCOLO REFUSO TIPO L’ABOLIZIONE DELLE MACROAREE) C’ è IL PROBLEMA DEI “DUE TEMPI” CHE DI SOLITO SVANTAGGIA IL CONTRAENTE PIU’DEBOLE, TANTO PER FARE UN ESEMPIO LE SCREMATURE NEI REPARTI SONO GIA’ STATE FATTE, CONFRONTATE
L’OSPEDALE CON RIFERIMENTO 2009 E OGGI, IL MILLANTATO POLO ONCOLOGICO PER RENDERLO UNA ECCELLENZA CI VOGLIONO ALMENO 10 ANNI, PERCHE’ ECCELLENZA PER NOI VUOL DIRE ECCELLENZA.
IN POLITICA VINCE CHI E’ PIU’ FLESSIBILE , GLI STECCATI DI PRINCIPIO O PEGGIO PER TESI PRECONCETTA LASCIANO SOLO MACERIE E MI E’ SEMBRATO CHE LEI VUOLE COSTRUIRE.
ALLORA COSTRUISCA E NON DELUDA , FACENDOLA SENTIRE DISCRIMINATA, UNA INTERA POPOLAZIONE.
AI SINDACI, I CITTADINI SONO CON VOI E HANNO PRESO COSCIENZA DI SE, TRASMETTETE AL PRESIDENTE QUESTA VOLONTA’ DI LOTTA DELLA POPOLAZIONE, AVETE UN MANDATO PIENO , UN MANDATO FORTE FATELO VALERE.
LA DEMOCRAZIA VERA E’ QUESTA , QUANDO IL POPOLO PARLA IN MODO DIRETTO.
PRESIDENTE E SINDACI POTETE FARE GRANDI COSE PER QUESTO POPOLO CHE DA SEMPRE HA CONOSCIUTO DALLA POLITICA PESANTI DELUSIONI, QUESTA VOLTA DATEGLI IL GIUSTO.
LE FIACCOLE PER LA SPERANZA
L’avevamo chiamata l’ora della verità e così è stato.
Venerdì 20 giugno dopo una giornata di notizie contraddittorie e di lavoro di preparazione febbrile, inizia la mezz’ora più lunga in P.zza Santa Restituta.
Tra poco avremmo concretizzato se le comunicazioni diffuse con tempismo e intelligenza tra i cittadini hanno ben informato sull’importanza della iniziativa e in sinergia con i mass media se gli appelli ripetuti a superare le divisioni e a dare l’immagine di una volontà collettiva convergente hanno sortito l’effetto sperato.
E’ stato esaltante constatare la volontà di lotta , l’affetto e l’apprezzamento nei confronti di chi portava la testimonianza del proprio dissenso con azione diretta ,
il Sindaco Ernesto Tersigni e il Dott. Vinciguerra Augusto,nei confronti dei sindaci del territorio e di quanti in questi giorni si erano prodigati, con un lavoro oscuro di confronto fra la gente.
Partiti da P. zza Santa Restituta stracolma di gente , il corteo ,che nel percorso si ingrossava fino ad una valutazione di oltre 5000 partecipanti, riempiva gli spazi antistanti il porticato dell’ospedale per testimoniare pacificamente il loro dissenso sui provvedimenti minacciati e la volontà di andare avanti fino ad avere giustizia.
Veramente il corteo è stato la testimonianza del tessuto civile della popolazione, abbiamo visto tantissimi giovani, numerosissimi anziani che ricordano gli sforzi per avere un ospedale, intere famiglie con bambini e donne in attesa e in ansia per sapere dove nascerà la creatura che portano in seno, le associazioni sociali,le protezioni civili, le misericordie,i centri anziani confluiti a Sora da tutto il territorio.
Applausi da stadio agli interventi di Ernesto Tersigni e Augusto Vinciguerra , già fatti segno insieme ai sindaci a ripetute ovazioni al momento dell’arrivo in ospedale.
La folla in delirio al momento in cui lo Speaker chiedeva a Ernesto e ad Augusto di aderire alla richiesta della folla e sospendere lo sciopero della fame e questi aderivano alla richiesta a condizione che il presidio rimanesse attivo, un ulteriore applauso con l’esortazione “A Roma, a Roma” chiudeva questa bella pagina di civile testimonianza di dissenso democratico nei confronti di burocrati senza anima e senza sensibilità.
Rilevante l’apporto dell’ ADO alla organizzazione e alla realizzazione della serata, la cui azione veniva sintetizzata in un ordine del giorno , i cui punti salienti sono:
L’ADO, Associazione Dipendenti Ospedalieri, presieduta da Augusto Vinciguerra, da oltre 20 anni si batte per i diritti dei dipendenti e per lo sviluppo Del SS. Trinità.
In questa ottica , in questi giorni di crisi, il Presidente ha aderito allo sciopero della fame e l’associazione ha organizzato la fiaccolata, per “far luce sul SS.Trinità”.
Le fiaccole, continua il documento, significano la fiamma della speranza, piccole luci ma tutte insieme emanano una grande forza, segno di portare alla luce quanto è nascosto e simboleggiare la Vita e le sue speranze.
La fiaccolata, termina il documento, di valore messianico,vuole essere il gesto che fa riscoprire i significati e i legami di un territorio e un atto che scuota le coscienze e ammonisca il potere che “l’Ospedale di Sora non si tocca.
Credo che il documento interpreti i sentimenti e le speranze di tutti, idealmente completato dalla parola d’ordine del Comitato Art.32 “ a Roma non per farci imporre le scelte di altri ma per avanzare con forza il nostro piano”.
Come si diceva una volta “zaino a terra e pied ‘arm”, cioè pronti ad ogni allarme.
L’avevamo chiamata l’ora della verità e così è stato.
Venerdì 20 giugno dopo una giornata di notizie contraddittorie e di lavoro di preparazione febbrile, inizia la mezz’ora più lunga in P.zza Santa Restituta.
Tra poco avremmo concretizzato se le comunicazioni diffuse con tempismo e intelligenza tra i cittadini hanno ben informato sull’importanza della iniziativa e in sinergia con i mass media se gli appelli ripetuti a superare le divisioni e a dare l’immagine di una volontà collettiva convergente hanno sortito l’effetto sperato.
E’ stato esaltante constatare la volontà di lotta , l’affetto e l’apprezzamento nei confronti di chi portava la testimonianza del proprio dissenso con azione diretta ,
il Sindaco Ernesto Tersigni e il Dott. Vinciguerra Augusto,nei confronti dei sindaci del territorio e di quanti in questi giorni si erano prodigati, con un lavoro oscuro di confronto fra la gente.
Partiti da P. zza Santa Restituta stracolma di gente , il corteo ,che nel percorso si ingrossava fino ad una valutazione di oltre 5000 partecipanti, riempiva gli spazi antistanti il porticato dell’ospedale per testimoniare pacificamente il loro dissenso sui provvedimenti minacciati e la volontà di andare avanti fino ad avere giustizia.
Veramente il corteo è stato la testimonianza del tessuto civile della popolazione, abbiamo visto tantissimi giovani, numerosissimi anziani che ricordano gli sforzi per avere un ospedale, intere famiglie con bambini e donne in attesa e in ansia per sapere dove nascerà la creatura che portano in seno, le associazioni sociali,le protezioni civili, le misericordie,i centri anziani confluiti a Sora da tutto il territorio.
Applausi da stadio agli interventi di Ernesto Tersigni e Augusto Vinciguerra , già fatti segno insieme ai sindaci a ripetute ovazioni al momento dell’arrivo in ospedale.
La folla in delirio al momento in cui lo Speaker chiedeva a Ernesto e ad Augusto di aderire alla richiesta della folla e sospendere lo sciopero della fame e questi aderivano alla richiesta a condizione che il presidio rimanesse attivo, un ulteriore applauso con l’esortazione “A Roma, a Roma” chiudeva questa bella pagina di civile testimonianza di dissenso democratico nei confronti di burocrati senza anima e senza sensibilità.
Rilevante l’apporto dell’ ADO alla organizzazione e alla realizzazione della serata, la cui azione veniva sintetizzata in un ordine del giorno , i cui punti salienti sono:
L’ADO, Associazione Dipendenti Ospedalieri, presieduta da Augusto Vinciguerra, da oltre 20 anni si batte per i diritti dei dipendenti e per lo sviluppo Del SS. Trinità.
In questa ottica , in questi giorni di crisi, il Presidente ha aderito allo sciopero della fame e l’associazione ha organizzato la fiaccolata, per “far luce sul SS.Trinità”.
Le fiaccole, continua il documento, significano la fiamma della speranza, piccole luci ma tutte insieme emanano una grande forza, segno di portare alla luce quanto è nascosto e simboleggiare la Vita e le sue speranze.
La fiaccolata, termina il documento, di valore messianico,vuole essere il gesto che fa riscoprire i significati e i legami di un territorio e un atto che scuota le coscienze e ammonisca il potere che “l’Ospedale di Sora non si tocca.
Credo che il documento interpreti i sentimenti e le speranze di tutti, idealmente completato dalla parola d’ordine del Comitato Art.32 “ a Roma non per farci imporre le scelte di altri ma per avanzare con forza il nostro piano”.
Come si diceva una volta “zaino a terra e pied ‘arm”, cioè pronti ad ogni allarme.
Dopo la corale manifestazione del 18 c.m. in cui tutto il distretto “C” ha manifestato il suo dissenso dalle scelte della ASL di Frosinone , a cui ha aggiunto una nota di rinforzo il Dott. Vinciguerra con la scelta di fare anche lui lo sciopero della fame e della sete, le manifestazione di incoraggiamento e di adesione si vanno moltiplicando significativamente.
Questa mattina c’è stato l’incontro amichevole con il Segretario Generale della Unione Territoriale della CISL di Frosinone, dott. Pietro Maceroni, e il membro di Segreteria Dott.ssa Alessandra Romano.
La CISL è da sempre che persegue una sanità più giusta per la provincia di Frosinone, in particolare la Federazione dei Pensionati , il cui rappresentante a Sora è anche il portavoce del Comitato Art. 32 , l’associazione spontanea nata per la difesa dell’ospedale , che da mesi cerca di dare soluzione al problema.
Significativa è anche la presenza CISL nel Sindacato di categoria , gli ospedalieri, che affronta i problemi sul tappeto dall’interno.
Il Segretario espresso il suo sostegno morale al Sindaco ha ampiamente illustrato le azioni che CGIL CISL UIL stanno preparando a sostegno della vertenza sanità che prevede come obiettivi la realizzazione di una medicina a misura d’uomo, che non può non essere di prossimità, e che preveda almeno i servizi e gli interventi di base diffusi sul territorio, arricchiti di al cune eccellenze, lo schema sindacale prefigura in Ciociaria, almeno tre DEA di Primo Livello.
Le OO.SS. sull’argomento hanno chiesto l’apertura di un tavolo di trattativa e una manifestazione generale a sostegno della lotta agli sprechi, alle rendite parassitarie e ad una equa ripartizione dei servizi.
Al Sindacato si stanno aggiungendo voci anche dagli altri distretti che rigettano la guerra tra poveri e pretendono una assistenza adeguata su tutto il territorio.
Segnaliamo anche il positivo apporto nella ricerca di una soluzione concordata e soddisfacente dell’On. Mario Abruzzese.
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