Sora/ “L'orto sinergico” di Elio (Pizzuti) ossia la "terra della speranza" è il titolo dell'articolo di ieri sul giornale. Leggi tutto l'articolo
“Sta portando una rivoluzione copernicana nel modo di fare
agricoltura”. Qui da noi sono pochi i casi del genere. L'orto del
professore di Castelliri ma che ha il suo pezzo di terra (non troppo ampio ma ricco) lungo il
fiume Fibreno al confine tra Sora e Isola del Liri (dietro la
Basilica minore di San Domenico) è la “terra della speranza”
perché “non si zappa, non si ara, non si concima, non si ostacola
la natura”.
Tutto secondo natura, quindi. Con “la regina
dell'orto, l'insalata al centro della zona seminata con un intervallo
adeguato perché non soffochino l'un l'altra”. Basta però, e non è
poco, seminare e lasciare crescere i semi già nel terreno.
L'invito
del professor Pizzuti, che ha nel suo lavoro una costanza invidiabile, è di venire a visitare “l'Oasi Fibrenia” per “vivere una
esperienza nuova”.
Il futuro è dato ormai, qui da noi,
dall'agricoltura perché “abbiamo l'acqua in abbondanza le
fabbriche hanno chiuso". Lo ripete spesso il pensionato Pizzuti "ma non
ci vogliono sentire". E tante sono le visite sono già prenotate
all'Oasi Fibrenia.
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