"Moro: i 55 giorni che cambiarono l'Italia" di Ulderico Pesce e del Giudice Ferdinando Imposimato. Con Ulderico Pesce, interventi in video del Giudice Imposimato, interpretato e diretto da Ulderico Pesce.
Martedi 11 e mercoledi 12 novembre 2014 al TEATRO MIELA di TRIESTE in Piazza Duca degli Abruzzi 3 con inizio ore 21.00, prenotazioni e informazioni 040.3593562 - teatro@miela.it
Da martedi 25 a domenica 30 novembre 2014 al TEATRO INDIA di ROMA, dal martedi al sabato alle ore 21.00, la domenica ore 18.00. Lungotevere Gassman prenotazioni e informazioni. Tel. 06.684000345
Dal 2 al 15 dicembre 2014 al TEATRO LO SPAZIO di ROMA Via Locri, 42 dal martedi al sabato ore 20.45, la domenica ore 17.00, prenotazioni e informazioni. Tel. 06.77076486 info@teatrolospazio.it
Dal 27 al 30 gennaio 2015 TIEFFE TEATRO MENOTTI di MILANO in Via Ciro Menotti, 11, prenotazioni e informazioni Tel. 02.36592544 biglietteria@tieffeteatro.it
"Non l'hanno ucciso le Brigate Rosse, Moro e i ragazzi della scorta furono uccisi dallo Stato"
"Questa frase", scrive Ulderico Pesce, "e' il fulcro dell'azione scenica ed e' documentata dalle indagini del giudice Ferdinando Imposimato, titolare dei primi processi sul caso Moro, che nello spettacolo compare in video interagendo con il protagonista e rivelando verita' terribili che sono rimaste nascoste per quarant'anni. "Un altro spettacolo su Moro? Non se ne piu' direte. Avete ragione. Piu' che di spettacoli sul caso Moro c'e' la necessita' di sapere la verita' sulla sua morte. Questo nostro lavoro vuole prima di tutto contribuire alla scoperta della verita' e alla sua divulgazione. Il fine sembra presuntuoso, ma le scoperte del giudice Ferdinando Imposimato, titolare dei primi processi sul caso Moro, fino all'assassinio del fratello Franco, vanno verso la costruzione di una chiara verita': "Moro doveva morire", era utile bloccare la sua apertura alla sinistra. Le nuove rivelazioni del Giudice Imposimato rappresentano la base contenutistica del testo dove pero' le scoperte del Giudice, sono intrecciate con la vita di Iozzino e Zizzi, due membri della scorta.
Raffaele Iozzino era il poliziotto che riusci' a sparare due colpi contro i terroristi. Francesco Zizzi, era poliziotto ma soprattutto grande chitarrista e cantante di piano bar. Era al suo primo giorno di lavoro avendo sostituito, proprio quella mattina, la guardia titolare che aveva presentato un certificato medico. Nelle parole e nelle azioni di Ciro Iozzino, fratello di Raffaele, protagonista dello spettacolo, abbiamo voluto descrivere le ansie e la disperazione di un ragazzo del sud a cui "distruggono" la famiglia. Con la figura della mamma di Raffaele, continuamente evocata, abbiamo voluto far parlare la disperazione di una mamma che non riesce a darsi pace, una mamma che vede il figlio partire per servire lo Stato e che rimane ad aspettare la verita' da piu' di trent'anni. Nello stesso tempo crediamo che questo lavoro contribuisca ad informare sulle "colpe" di Francesco Cossiga e Giulio Andreotti che "non hanno voluto salvare Moro".
PER INFO:
www.uldericopesce.it - uldericopesce@gmail.com Tel. 0973.46885 - 338.3648223 - 345.3558969 www.uldericopesce.it
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