Nel
2006, presso la casa editrice di Avellino Menna, viene pubblicata la raccolta
poetica di Guelfo Basile “Leggimi se puoi”. In essa il
vero protagonista è la condizione umana, in quanto la vita è
composta da una
moltitudine di enigmi dalle difficili risposte.1
Nelle liriche che compongono
la raccolta troviamo una molteplicità di temi: si va dalla bellezza
di fiori bucolici colti nel campo alla descrizione del mese autunnale
dipinto dal pittore di giallo.
Gli stati d'animo del poeta si
ritrovano nella lirica “Addio”, dove si congeda dai propri
lettori perché preferisce vivere in solitudine; “Contro corrente”
in cui ci dice che, per distrarsi da ogni suo pensiero, preferisce
accendere una sigaretta consapevole che il fumo accorcia la vita.
In
“Come nelle favole” s'improvvisa narratore di fiabe per bambini
che vorrebbe riunire in un grande girotondo per parlare loro di
burattini e bambole graziose, assorto in un silenzio con cui
ascolterebbe il canto di pace degli angeli in cielo. “Il disabile”
è una drammatica lirica dedicata ad un amico che ha perso l'uso
delle gambe a seguito di un incidente; “Un'amica fedele” è una
dedica alla sua cagnetta Lollj cui è molto affezionato. In altre
liriche il poeta sorano rievoca l'attentato alle torri gemelle
dell'11.9.2001 e il giovane soldato reduce di guerra in “Sul
sacrario di Redipuglia”.
Nella raccolta sono presenti, inoltre,
riferimenti filosofici a Kant; Schopenhauer e Proust e viene narrata
la nascita di Gesù in “Metamorfosi”. “Se io fossi” è una
poesia in cui Guelfo ci dice ciò che farebbe se fosse pittore;
musicista; attore ed infine poeta. “Lasciatemi sognare” è una
poesia sul tema del sogno in cui, sognando di scrivere una lettera
d'amore alla moglie, la prega di non andare via perchè vuole
continuare a sognarla.
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