In vista dell’imminente trasmissione
dell’Atto Aziendale alla Regione, gli attivisti del Meetup
“MoVimento 5 Stelle Sora” invitano il Sindaco a dare parere
negativo
all’Atto ed manifestare con forza e determinazione il proprio dissenso facendo fronte comune con i suoi colleghi nella Conferenza dei Sindaci.
all’Atto ed manifestare con forza e determinazione il proprio dissenso facendo fronte comune con i suoi colleghi nella Conferenza dei Sindaci.
Dall’esame
dell’Atto emergono delle discrepanze che non fanno ben sperare per
il futuro della sanità nella provincia e per il “Ss. Trinità”.
I
motivi che spingono gli attivisti a rivolgere il presente appello
sono numerosi, ma si vuole porre l’accento in particolare sui
seguenti aspetti:
- al
“Ss. Trinità” saranno tagliati 10 posti letto per il Day
Hospital;
- i
20 posti letto ordinari in più, previsti per aumentare l’offerta
dell’ospedale sorano, sono virtuali. Infatti, la dotazione di
posti letto nelle Unità Operative (Complesse, Dipartimentali e
Semplici) sarà assegnata, con successivo provvedimento dell’A.S.L.,
in base alle risorse umane (il personale) disponibili ed a quelle
recuperate dalla riorganizzazione delle attività di
ricovero. Si tenga presente che è ancora vigente il blocco delle
assunzioni e del turn-over e che una percentuale del personale andrà
in pensione, pertanto non si vede dove possano essere trovate le
risorse per incrementare il numero dei posti letto;
- non
è prevista alcuna valorizzazione del Polo Oncologico. Valorizzazione
quanto mai opportuna e necessaria anche per affrontare l’emergenza
della valle del fiume Sacco;
- l’atto
prevede l’accentramento dell’U.O.C. della Farmacia, che quindi
sarà persa dall’ospedale;
- la
Radiologia diverrà un'unica U.O.C. con quella di Cassino, lo stesso
per quanto concerne Nefrologia e Dialisi;
- la
costituzione delle Unità Operative Complesse avverrà soltanto al
momento della presenza di tutti gli elementi che le caratterizzano, e
saranno considerate attive solo quelle per le quali è stata
effettuata la nomina del Direttore (il Primario). Per semplificare,
molte U.O.C. resteranno sulla carta, infatti se le assunzioni sono
bloccate non potranno essere assunti nuovi primari, salvo che le
deroghe previste premino Sora;
A
queste valutazioni di carattere locale se ne aggiungono altre di
livello più ampio, quali:
- la
dotazione complessiva dei posti letto (P.L. pubblici e P.L. delle
strutture private accreditate) nella provincia, con l’approvazione
dell’atto, sarà pari a 2,86 ogni 1000 abitanti, al di
sotto dei 3,7 previsti dalla legge n. 135/2012;
- nonostante
l’inquinamento dell’aria nella provincia, come riconosciuto dalle
analisi svolte dall’A.R.P.A, e l’emergenza della valle del Sacco
non si prevede l’istituzione del registro tumori;
- la
nuova organizzazione territoriale punta sulle “Case della Salute”,
dei poliambulatori dove, tra l’altro, i medici di
famiglia potranno svolgere la propria attività per poche ore o
addirittura utilizzarla come sede fissa. Questo comporterebbe gravi
disagi per gli assistiti, qualora il loro medico decida di
svolgere la propria attività in via esclusiva nel paese dove sarà
realizzata la Casa della Salute. Infatti, molte persone anziane
(quelle che statisticamente necessitano di maggiori cure) sarebbero
impossibilitate a raggiungere il proprio medico.
In
conclusione, l’opera di ridimensionamento della sanità iniziata
dal precedente governo regionale di centrodestra viene, di fatto,
portata avanti, anche con maggiori tagli, dal Partito Democratico ed
i suoi alleati con la Giunta Zingaretti.
Il
Sindaco non deve assolutamente condividere l’Atto Aziendale, non
deve essere partecipe di un provvedimento che penalizza l’ospedale
di Sora. Se la sua maggioranza dipende dall’appoggio fondamentale
del Partito Democratico, allora scelga se continuare ad amministrare
la città o difendere il diritto alla salute dei suoi concittadini.
Con
l’occasione si porgono cordiali saluti.
* Sora,
12 novembre 2014. La
Portavoce Valeria
Di Folco.
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