Giovedì sera l'assemblea pubblica del Comitato "No Diga" e domani il tavolo in Piazza San Restituta per informare sul progetto che si sta realizzando e per raccogliere firme
L'INTERVENTO SCRITTO DI RODOLFO DAMIANI
Scusate
la traslazione di un verso famoso, ma credo che il Liri non possa
definirsi più VERDE, causa l’azione dell’uomo, che per questo
corso d’acqua ne studia sempre di nuove. Credo essere
imparziali sia la cosa più difficile per un cronista , purtroppo
tutti sono portati a confondere la realtà , i fatti con le
opinioni , ma credo anche che a fronte di fatti che creano spaccature
a volte inconciliabili ci si deve sforzare di esserlo per un
dovere deontologico.
Giovedì
sera presso L’Auditorium “De Sica” a Sora , il COMITATO NO DIGA
ha indetto una pubblica assemblea per illustrare le ragioni di chi
non è d’accordo con il progetto dell’Amministrazione Comunale
sulla creazione di uno sbarramento a valle di Sora per creare una
serie di infrastrutture, la cui effettiva consistenza sembra
modificarsi di giorno in giorno. Serata che, causa maltempo, non
invogliava ad uscire, forse per questo il numero dei presenti non
arrivava ai cinquanta. Comunque alle poche presenze fisiche
corrispondeva un tasso di rappresentatività rilevante. Tra i
presenti l’Ass. Verde Liri, l’Ass. Welder, l’Ass. Ci
Siamo, l’Ass. Pesca Sportiva, gli aderenti al Movimento 5 Stelle,
che, aldilà delle posizioni espresse, con molto senso civico
partecipano a tutte le iniziative a tutela del territorio, alcuni
esponenti sindacali,l’ex Consigliere Coletta Natalino, i
Consiglieri Farina Antonio e De Donatis Roberto, Rosalia Bono
per il gruppo politico “Insieme per Sora”, fotografi e
giornalisti. Sostanzialmente c’è stata una convergenza su
alcune obiezioni al progetto che riporto puntualmente
- Si sta facendo un’opera che non rientra nelle tipologie previste per aver avere i fondi regionali
- Rischio idrogeologico, il centro di Sora è in fascia B del Piano Stralcio Assetto Idrogeologico
- Solo ipotetico il ritorno economico per la città e i fondi erogati sono sufficienti solo per la prima parte del progetto
- Manca la Valutazione di Impatto Ambientale
Le
obiezioni avanzate e sostenute anche con pareri tecnici, gettano
sull’opera il dubbio di convenienza, sicurezza e legittimità. Per
farsi una opinione completa si dovrebbe sentire anche l’altra
campana , che non essendo presente ovviamente non ha ribattuto le
argomentazioni addotte. Credo sia necessario che
l’Amministrazione Comunale esca dal suo riserbo e produca la
documentazione idonea a fugare ogni dubbio su quanto presentato. Ma
soprattutto va chiarito un dato non tecnico , cioè quello
riguardante l’opportunità e la congruità della scelta, senza
nulla togliere ai dati tecnici di progetto.
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