6.4.18

Governo Per Di Maio un contratto alla tedesca

Nuovo Governo SIAMO AL PRIMO GIRO DELLE CONSULTAZIONI, DI MAIO: SIAMO LA PRIMA FORZA DEL PAESE

Un tono conciliante al termine dell'incontro con il presidente Mattarella, non impone temi ma c'è un percorso da condividere. Anche in Europa la strategia, per Di Maio, è chiara senza azioni in senso negativo. Non dice nulla Di Maio sul futuro premier del governo che fa capire così che i dialoghi, le riunioni vanno avanti. Nulla quindi è stato deciso ancora. I 5 Stelle hanno detto a Mattarella di essere la prima forza del Paese e sono così responsabili. Di Maio ha ribadito che 11 milioni di voti ottenuti saranno utili anche per agire sulla politica estera. Il percorso ora è quello per ottenere una maggioranza, che è già iniziato il 5 marzo, parlando con tutti. Una idea già c'è per arrivare al cambiamento. Dal voto del 4 marzo sono emersi tre messaggi: bocciati i governi tecnici e di scopo, governare e risolvere i problemi dei cittadini con un contratto alla tedesca. Il loro movimento, loro del M5S non sono di destra né di sinistra, lavorerà per un contratto sul modello alla tedesca, ribadisce Di Maio, dialogando con la Lega o con il Pd. Sono due gli interlocutori alternativi però per Di Maio che chiederà subito gli incontri con gli altri due partiti. Per poi individuare il contratto per arrivare al cambiamento del Paese. Anche qui alcuni problemi sono venuti fuori pronunciati, poi ci sono i grandi temi da affrontare e risolvere, ricordati da Di Maio. Si rivolgeranno a tutto il Pd e non riconoscono tutto il Centrodestra perché alcune forze all'interno del raggruppamento hanno idee totalmente diverse sul M5S. C'è in conclusione responsabilità di trovare un governo al Paese. Al termine anche Di Maio non dà risposte ai giornalisti presenti nella sala stampa.


NEL PD LE COSE NON VANNO TANTO BENE Il Pd è fuori dai giochi perché c'è stato un voto negativo, si cercherà di capire nel partito se i partiti vincitori sono in grado ora di formare un governo. Ora il Pd è chiaramente all'opposizione, il 21 aprile in assemblea sarà tutto il partito. I renziani però non si fidano di Martina, parte l'assedio con "l'agenda che viene dettata ancora da Renzi". A Sora dalle 3 sezioni di qualche anno fa si è passato ad una sola, Augusto Vinciguerra, consigliere di maggioranza è alle prese con il bilancio comunale con il suo gruppo numeroso, sarà oggi a Frosinone per una riunione del partito. Va avanti intanto il suo discorso con il candidato alla Regione Lazio, Cippitelli. Il 21 aprile il partito sceglierà il nuovo segretario. 

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