di Gabriele Mattacola
Vittorio Taviani, scomparso a Roma il 15.4.2018 all'età di 88 anni, ha diretto, assieme al fratello Paolo di due anni più giovane, molti
film considerati "Capolavori" del cinema italiano. Nel 1974 la coppia di registi toscani ha avuto il privilegio di dirigere il grande attore
ciociaro Marcello Mastroianni nel film drammatico ambientato durante gli anni della Restaurazione "Allonsanfàn". Il lungometraggio, le
cui musiche sono firmate dal grande musicista Ennio Morricone, è stato presentato al Festival di Cannes 1975 nella Quinzaine de
Realisateurs. Nel film Mastroianni interpreta Fulvio Imbriani, ex-giacobino ed ex-ufficiale napoleonico il quale, dopo aver trascorso
una lunga detenzione nelle carceri asburgiche perchè affiliato alla setta dei Fratelli Sublimi, viene rilasciato. Dopo essersi rifugiato
nella villa di famiglia, sarà raggiunto dall'amante ungherese Charlotte ( Lea Massari ), che lo convince a riunirsi con gli ex-compagni
di lotta per preparare una spedizione rivoluzionaria nell'Italia meridionale. Imbriani è scettico e titubante e ciò porterà la sorella
Esther ( Laura Betti ) a denunciare i congiurati. Charlotte, dopo un tentativo di arresto, morirà e i congiurati fuggiranno. Durante i
funerali della donna ungherese, vengono definiti gli ultimi preparativi per la partenza verso il Mezzogiorno. Nel Sud i soldati borbonici
e i contadini massacrano lo sparuto drappello il quale era stato tradito dallo stesso Fulvio che riteneva l'impresa senza speranza.
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