3.7.19

ACEA ATO5, STO, (AUTORITA' D'AMBITO, OTUC, PREFETTO, GOVERNO) E SINDACI: LETTERA DI DIFFIDA DEL COORDINAMENTO ACQUA PUBBLICA FROSINONE

DIFFIDA AI SINDACI E ALLA STO – E RICHESTA AL GOVERNO

Il Coordinamento Acqua Pubblica Frosinone Diffida formalmente i Sindaci dell’ATO5 e la S.T.O. ad attuare provvedimenti di adesione alla scandalosa richiesta fatta
pervenire da ACEA a tutti i Comuni, indirizzata anche per conoscenza, all’Autorità d’Ambito, all’OTUC e al Prefetto.

Dopo aver predisposto una lettera aperta alla Sindaca Raggi, nelle more dei riscontri e delle necessarie prese di posizione pianificate in opportuna riunione svoltasi il 24/06/2019 a Frosinone ecco che il Coordinamento Acqua Pubblica attiva una nuova iniziativa di DIFFIDA rivolta principalmente ai Sindaci, a fronte della missiva appresso allegata da parte di ACEA.

Preme solo sottolineare in via preliminare, che una Società la cui permanenza nei nostri territori è ancora sub judice pendendo presso il Consiglio di Stato una sentenza nel merito, dovrebbe scendere a miti consigli piuttosto che agire fuori del consentito.

Circa l’ultima iniziativa del GESTORE è bene ribadire alcuni semplici considerazioni che depotenziano a monte il contenuto delle richieste.

In merito alla legittimità dei distacchi per conclamata morosità nei confronti delle utenze domestiche, attività addirittura definita doverosa, è bene sottolineare:
- che la conclamata morosità in caso di un contenzioso in essere tra utente e gestore la deve sentenziare un giudice, l’Acea si è permessa di attivare distacchi anche in caso di sentenze a ad essa contrarie;
- che nella quasi totalità dei casi, nei tribunali, si ravvisa l’inesigibilità delle somme richieste da ACEA, cadendo di fatto l’accusa dello stato di “morosità” implicitamente sostenuta dal Gestore;
- il ricorso a modalità vessatorie da parte del gestore verso utente giustamente reclamanti è stata stigmatizzata con sentenze lapidarie di condanna di ACEA;
- l’acqua per definizione è un bene demaniale, tutelato dalla Carta Costituzionale, privare l’acqua in generale o più in particolare a utenti indigenti e a famiglie con disabili in casa viola non solo le leggi del nostro Stato di diritto ma impone alle istituzioni di intervenire tempestivamente per il riallaccio immediato;
- la disalimentazione di utenze che hanno attivato un giusto contenzioso con il Gestore rende inabitabili gli edifici e/o gli appartamenti con tangibili conseguenze sulla fiscalità degli enti locali.

In merito al DPCM del 29/08/2016, richiamato da ACEA e recante “Disposizioni in materia di contenimento della morosità nel servizio idrico integrato” si deve SOTTOLINEARE che l’AREA non ha adottato alcun provvedimento.

L’ACEA sta quindi agendo fuori delle regole, non solo sul tema specifico ma anche sull’applicazione di tariffe mai avvallate dalla stessa AUTORITA’ DI CONTROLLO.
Chiameremo in causa il Governo al fine di intervenire tempestivamente per censurare questo comportamento.

Riteniamo sia un obbligo dei SINDACI, a cui inviamo formalmente tale diffida ad aderire alle richieste irrituali di ACEA, di ATTUARE e divulgare, invece, i PROVVEDIMENTI DEL CASO, anche in sede di Conferenza dei Sindaci,

La presente verrà veicolata direttamente ma anche protocollata presso i Comuni dai Comitati locali aderenti al Coordinamento Acqua Pubblica Frosinone.

* Frosinone 3 luglio 2019. Coordinamento Acqua Pubblica Frosinone.

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