Dopo un breve saluto dell'organizzatore di Vittorio Tersigni, organizzatore dell'incontro il moderatore Attilio Tollis ha iniziato a porre una serie di domande a me e agli altri intervenuti: il consigliere comunale Fabrizio Pintori e il direttore de "L'inchiesta quotidiano" Stefano Di Scanno". (Foto ilverdastro più sotto).
Franco Brugnola, nella foto in alto, prosegue: "Ne è scaturito un dibattito approfondito su alcune tematiche tra le quali come tradurre la vision in programmi ed atti amministrativi, la trasparenza e l'accesso agli atti, la differenza tra minoranza e opposizione, la legalità negli enti locali e come coinvolgere i cittadini, specialmente riferito al contenuto di due miei saggi: "Utopia di un Comune e come realizzarla" e "Manuale per un consigliere comunale di opposizione".
Dal suo blog Brugnola conclude: "Sono seguite alcune domande da parte del folto pubblico che hanno toccato argomenti molto stimolanti tra i quali quello della arretratezza di alcune aree della Ciociaria, la crisi industriale, cosa potrebbero fari i Comuni per stimolare il lavoro e le nuove migrazioni di italiani verso il nord America.
La serata si è conclusa oltre le 20 dato l'interesse dimostrato dal pubblico che anche dopo la fine dell'incontro mi ha posto molte domande".
Per ulteriori informazioni il blog utile è: https://francobrugnola.blogspot.com/
Per Giuliano Fabi che è stato presente all'incontro di sabato 1 febbraio: "Convegno interessante ieri alla biblioteca di Sora sulla buona politica comunale tenuto dal dott. Brugnola. Si evidenziava la necessità di funzionari selezionati in base alla loro preparazione con stipendio legato ai risultati a e al gradimento dei cittadini veri obiettivi dei servizi erogati . Nel nord questo avviene attraverso questionari, dovrebbero essere obbligatori ovunque. Parlando del buon amministratore si diceva che questi deve avere tre requisiti: capacità di leader, un minimo di conoscenza della macchina amministrativa e avere una visione di territorio. Con il sistema attuale di erogazione dei finanziamenti dalla regione qui più che capacità di leader l'amministratore deve organizzare una piccola macchina clientelare del “do ut des” altrimenti il comune va in sofferenza, In Francia chi viene eletto a qualsiasi livello deve aver fatto o fare subito un corso para-universitario di Buona Amministrazione altrimenti decade. Da noi L' eletto è in balia del funzionario che sta lì da anni, avvezzo ai meccanismi, che sovrasta anche il politico di buona volontà. La visione di territorio? Qui abbiamo 22 comuni nel raggio di 15 km altrettanti centri decisionali incapaci di un progetto comune per fermarne la decadenza. Esempio, In Valle di Comino non si riescono a spendere 17 milioni che la Regione ha destinato alle aree interne. È evidente la necessità di un razionale ridimensionamento dei centri decisionali che deve venire dall'alto. Altro che autonomie? Il sud non risolverà mai i suoi problemi senza una forte presenza dello Stato".
Per Sergio Maciocia: "Peccato che ai circa 300 pretendenti delle ultime elezioni comunali sia sfuggito questo in incontro tenutosi ieri nella nostra città perché avrebbero sicuramente trovato degli spunti interessanti per il delicato ruolo che avrebbero voluto ricoprire . Penso che la crescita di questo territorio possa passare esclusivamente attraverso la scelta di candidati preparati e non attraverso chi ha la pretesa di improvvisarsi per rivestire un ruolo così importante" .
Per informazioni sui 5 Stelle a Sora: www.5stellesora.blogspot.it
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