Abbiamo una
proposta: i 20 milioni che i nostri imperturbabili Consiglieri Regionali, costretti
dalla Polverini, anche lei spintonata dai fatti, con la prospettiva di perdere
il sudato e remunerato oltre ogni merito scranno, vengano immediatamente
impiegati a sanare l’ormai insostenibile condizione del mondo della disabilità.
Ma ci vuole
ben altro per educare alcuni che la cosa pubblica non è la loro Isola del
Tesoro, concetti come onestà morale, servire lo
stato, lo spirito di servizio, si sono ormai persi , fagocitati dallo
spoyl sistem, dall’arrivismo, dall’egoismo e dal servilismo,che paga in prebende
ma è la terra di coltura degli illeciti arricchimenti e dell’impoverimento
dello Stato.
Ci sono le
leggi , ma chi ha il potere si è costruito una serie di regole di ipertutela
con cui puntualmente evita la punizione e magari lo premiano con pene alternative in Istituti di assistenza, alla
faccia dei malati ( ricordate quel ministro ,quello dei buoni farmaci a
numero chiuso e un certo Poggiolini suo
sodale), dei loro sacrifici e delle loro sofferenze.
Si sta
parlando molto e giustamente dei pochi operatori del sociale che malgrado tutto
restano a difendere quello che è rimasto dopo anni di tagli per eccesso di
spesa, è kafkiano: l’apparato spreca e i tagli si fanno su chi soffre.
Per non
toccare i privilegi vergognosi, di gente che si ritiene intoccabile, si
propongono tagli al sociale con danni ai più sfortunati.
Più volte
abbiamo stigmatizzato una menzogna che è un insulto all’intelligenza, la
dichiarazione di prammatica che recita: i fondi sono stati ridotti ma i livelli
di assistenza restano invariati attraverso una razionalizzazione degli
interventi. Siamo al capolinea e le vicende del Lazio non possono non
riguardare anche la Presidenza, magari per “negligentia in vigilando”. Nelle
sue esternazioni, Antonio Angelucci segretario generale della FNP-CISL di
Frosinone,richiama i conti in profondo rosso dei distretti di Frosinone, soldi
deliberati, ampiamente documentati,continuamente promessi.
Di tutti
questi soldi nessuno ha visto una lira e un euro, non essendo i distretti il
paese del Mago di Oz, ne traggano i lettori le conclusioni. Ritene che è solo doveroso che le cifre tolte
alle laute prebende dell’apparato siano impiegate a remunerare i lavoratori e a
ripristinare le tutele queste si, sacrosante,per i malati.
MEMENTO, nei
distretti della Provincia ci sono almeno 300 operatori a rischio licenziamento,
una media di retribuzioni arretrate di sette mesi e una esposizione degli
organi preposti da bancarotta. MEMENTO
Termina
l’appassionata disanima ribadendo “Siamo accanto agli operatori, siamo accanto
ai malati, ci siamo sempre, ripeto sempre (anche quando c’erano in comando
quelli che si dicevano amici) battuti contro il fariseismo e i
privilegi, speriamo che sia arrivato IL GIORNO
DEL GIUDIZIO”.
* Sora 21
settembre 2012. Federazione Nazionale Pensionati C I S L – Frosinone. La
Segreteria. L’Addetto alla Comunicazione Rodolfo Damiani.
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