Giovedì scorso in tre si sono presentati presso il circolo Enals di Ponte Olmo. Dal Comune sono arrivati Elvio Meglio, consigliere comunale e presidente della Commissione Toponomastica, il signor Cordone, componente della stessa commissione e il geom. Frascone che hanno voluto saperne di più della vicenda del 1944. Una vicenda ancora poco conosciuta, l'eccidio della Famiglia La Posta. I genitori e due ragazze ancora non maggiorenni uccisi dai tedeschi che erano di stanza nella zona. Una zona piena di tedeschi. Era presente a pochi metri dall'abitazione la cavalleria. Tedeschi che già nelle serate precedenti avevano fatto visita ad altre abitazioni portando via tutto quello che trovavano.
Una riunione, una delle prime, che è stata veramente interessante perchè presenti due del posto che la mattina del 27 maggio si trovarono davanti alla porta d'ingresso della abitazione che era composta di tre stanze costruita con mattoni a sei fori. Una volta aperta si trovarono davanti una scena raccapricciante che ancora oggi rivedono nella loro mente. Felice D'Orazio e Basilio Accettola anche se giovani hanno ricordato molto bene quello che videro quella mattina. I corpi immersi nel sangue che poi fu raccolto con le mani nude. Sul tavolo i piatti della cena con solo le patate, le ragazze con i polsi pieni di lividi. Un bossolo di pistola che fu ritrovato ma che un soldato tedesco presente quella mattina fece sparire gettandolo nel terreno confinante. Il giorno dopo le salme furono trasportate al cimitero con quattro carretti.
Una battaglia che gli abitanti della zona stanno portando avanti almeno dal 1990. In anni passati (2004-2005) dopo una nostra raccolta firme e un convegno fu prodotta una delibera da parte del Comune che poi non ebbe più seguito. Chiedevamo l'intitolazione del parco di San Domenico alla famiglia La Posta, ci fu invece una delibera che intitolava il ponte su via Barca San Domenico che non ha mai avuto seguito. Ora una nuova delibera sta per essere portata dal sindaco.
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