A Tommaso Argentino D’Arpino (nella foto col brigante Chiavone), che è
uno dei massimi esperti di cippi della nostra provincia assieme a Antonio
Farinelli e Ugo Muraglia, non è piaciuto l’articolo apparso su Ciociaria Oggi
del 29 agosto a firma di Alessandra Cinelli che trattava dell’impegno culturale
del Comitato Popolare Monti Ernici
Nella pagina di Boville e Monte San
Giovanni Campano, a pagina 20, si scriveva che era stato “ripristinato il cippo
di confine ora si tuteli la zona archeologia”. Il cippo è il n. 184 nella
storica zona di Bosco Faito. Un comitato che sta lavorando molto sulla tutela
dell’ambiente e ora ha deciso di fare una ricognizione sul territorio e di
mettere in sicurezza quello che rimane di un glorioso passato. Il gruppo si è
indirizzato ai cippi presenti nel territorio dei Monti Ernici. Vicino a Pozzo Faito,
a 1230 metri di altezza, è stato individuato un altro cippo di confine da
sistemare. Il cippo n. 184 è stato così riposizionato dal comitato dopo il
consenso della Soprintendenza e del Ministero per i Beni e le Attività
culturali. L’articolo poi scrive di un altro cippo, il n. 188, che non c’è più.
Il nostro storico Argentino D’Arpino sempre attento a tutto quello che riguarda
la storia dopo aver letto l’articolo su Ciociaria Oggi ha voluto fare alcuni risontri e alcune
precisazioni. Precisazioni importanti che ha diramato con documenti alla mano. Col
tabulato che conserva, che è poi l’indice dei cippi. Il cippo n. 184 è a Pozzo
Catena 2 al confine tra i comuni di Monte S. Giovanni Campano e Sora. Il cippo
n. 189 è nel Comune di Balsorano, al confine col comune di Veroli. Il n. 188 è
presente a Fine della Serra. Lo storico ha poi fatto sapere qualcosa anche sul
peso dei cippi. Il peso dei cippi in generale, che lui conosce bene, varia da un minimo di 8 ad un
massimo di 14 quintali. Cippi che vanno misurati, per lo storico dell’Antica
Terra di Lavoro. Ci vogliono, continua D’Arpino, documenti alla mano e si chiede
perché il cippo n. 184 è andato giu? Vorrebbero sapere il perché ma loro una risposta
possono darla.
Intanto il comitato si prefigge di costituire
il Parco dei Monti Ernici per salvaguardare e promuovere l'intera area
naturalistica
Dal comitato ribadiscono: “Il Comitato Popolare per il Parco dei Monti Ernici non ha
pregiudizi contro nessuna Amministrazione che possa essere Comunale, Provinciale
o Regionale. Il comitato cerca anzi ne cerca attivamente la collaborazione. In
questo momento di estrema felicità per il Comitato ci teniamo ad invitare
Alessandra Cinelli e Patrizi Maurizio di Ciociaria Oggi alla riunione che
terremo dopo il 3 Settembre quando riceveremo la Sovrintendente di Stato per i
Beni Archeologici che ci consegnerà una lettera a "mano".
Una proposta che è venuta fuori durante il colloquio con Tommaso Argentino D'Arpino: perchè non invitare pure gli storici D’Arpino, Muraglia e Farinelli?
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