Con una prestazione corale sempre allo stesso ritmo e ben amalgamata senza nessuna voce fuori dal coro, ma soprattutto con la sua esperienza, la Sir Safety Conad Perugia si conferma anche in questa giornata la regina della SuperLega. Sei vittorie su sei incontri, 18 punti classifica ma ora con una piccola macchia, il set lasciato a Sora, quello che finora non aveva concesso a nessuno.
Dal canto suo la BioSì Indexa, che tra le mura amiche guarda il suo avversario alla pari affrontandolo a testa alta, ha cercato di premere ancor più l’acceleratore sui suoi punti di forza, non solo lottando su ogni pallone, ma soprattutto gestendo e giocando al meglio quelli più importanti. Alla fine però la maggiore esperienza degli uomini di coach Bernardi, che sul 15-15 del quarto set ha messo in campo i suoi migliori, quelli del sestetto titolare, hanno scritto quel risultato che dà ragione all’aspettativa comune, ma entrambe le squadre hanno dato vita a un grandissimo spettacolo, quello degno della Serie A, quello che ogni tifoso vorrebbe vedere la domenica nei PalaSport.
“Purtroppo commentiamo un'altra sconfitta – dice coach Mario Barbiero -. Abbiamo giocato bene ma non è bastato: nei momenti importanti facciamo fatica e dobbiamo imparare dai nostri errori per non commetterli più in futuro. Dobbiamo crescere come squadra perché la pallavolo che conta si gioca dal 20 in poi e su quel punteggio ancora facciamo fatica. Volevo fare i complimenti però ai ragazzi che hanno giocato una buona pallavolo, anche se dobbiamo ancora crescere tanto”.
“E' stato bellissimo giocare in questo palazzetto e soprattutto contro Sora – commenta un entusiasta Gino Sirci, presidente del Perugia -. La partita non era facile e lo sapevamo, perché Sora è una squadra che vuole realizzarsi. Sappiamo che alle grandi squadre italiane capita a volte di cadere anche con le piccole, come è successo a Civitanova con Latina. Abbiamo lasciato un set ma per fortuna poi il mister ha messo dentro i soliti titolari che aveva inizialmente deciso di lasciare in panchina. Con il loro ingresso la squadra è partita e siamo decollati verso la vittoria finale. Comunque bravissimo il nostro avversario e il pubblico che è stato correttissimo. Insomma, una società amica con un pubblico più che corretto”.
Allo starting players coach Mario Barbiero fa scendere in campo il suo solito 6+1, quello formato dal palleggiatore Seganov in diagonale con Petkovic, dalle bande Rosso e Nielsen, dai centraliCaneschi e Mattei, e con Santucci libero. La guida tecnica perugina, Lorenzo Bernardi invece, propone la diagonale De Cecco-Atanasijevic, Anzani e Ricci in posto 3, i martelli Berger e Russell, e Colaci libero.
Subito aggressiva la Sir Safety Conad Perugia con una battuta che fino al 2-11 lascia Sora fuori dai giochi con 3 ace di Atanasijevic e uno dell’ex Anzani. Coach Barbiero fa respirare i suoi richiedendo il time out discrezionale e poi da campo a Fey sostituendo Nielsen, e a Mauti per il giro dietro al posto di capitan Rosso. Con il neo entrato in prima linea e il suo opposto, i padroni di casa rosicchiano lunghezze importanti per entrare in partita ma i perugini continuano a spingere con tutte le bocche da fuoco per il 10-19. I bianconeri di coach Barbiero non ci stanno, non mollano, respirano e fanno bene il loro lavoro crescendo in attacco guidati da capitan Rosso e Petkovic e ben orchestrati da Seganov. Sale il livello del gioco con il mini break positivo che fa segnare sul tabellone il 18-23 ma a fare la differenza è De Cecco che permette al suo opposto, Magnum Atanasijevic, di giocare senza muro per il 20-25 finale.
Sotto di un set a zero la BioSì Indexa torna in campo con uno sguardo diverso, quello di chi affronta il suo avversario alla pari per il primo vantaggio gara del 5-2. Un errore però riporta la battuta nella metà campo ospite che con i suoi martelli inanella un filotto positivo di 5-0 che ribalta la situazione 5-7. Rosso e Petkovic rimettono subito tutto in equilibrio e il muro di Fey a bloccare Atanasijevic porta il nuovo vantaggio del 10-8. Si prosegue punto a punto con belle giocate da entrambe le parti e con Bernardi che sul 17-14 richiama a colloquio i suoi ragazzi ma al rientro in campo, nonostante la prima intenzione di Russell su ricezione lunga, Sora mantiene stretto il suo vantaggio 22-19 con Rosso che lo emula tirando il rigore che chiude il mezzo punto autografato da Caneschi al servizio. Ancora time out discrezionale per la panchina perugina con il sestetto che poi approfitta di qualche errore di tropo al servizio del suo avversario per l’equilibrio del 22-22. Il diagonale del capitano e l’ace di Petkovic regalano al PalaSport due set ball che fanno sognare, ma la Sir rimanda tutto ai vantaggi. La battuta a rete di Russell prima e la decisione arbitrale invertita dal video check dopo, mettono nelle mani della BioSì Indexa altre due opportunità set ma De Cecco sa a chi deve affidarsi per far continuare l’imbattibilità set della sua squadra. Così ci pensa Atanasijevic a mettere a referto il 26-28 che si traduce nel computo set 0-2.
Continua l’equilibrio in campo e la grande esultanza sugli spalti dell’Armata Volsca e i dei Sirmaniaci che cantano per il 13-13 che mette in mostra lo spettacolo di uno scontro tra due belle squadre. È il momento dei centrali: con Mattei all’ace e Caneschi a muro su Anzani, il mini break positivo dal parziale di 4-0 porta Sora avanti 17-15. Però fanno anche il loro cattivo tempo i padroni di casa per il 20-20 che continua a tenere tutti con il fiato sospeso ma comunque mettono sempre per primi il piede avanti. Così coach Bernardi ferma il gioco ma alla ripresa l’ace di Petkovic e il muro a uno di Rosso a bloccare graniticamenteAtanasijevic, lo costringono a utilizzare anche il secondo time out discrezionale a sua disposizione per cercare di rimettere i suoi i corsa nonostante il 24-20. È Petkovic però a correre più forte di tutti per il 25-21 che fa vincere il terzo set a Sora e riapre il match.
Stesso copione del game precedente in avvio del quarto chedopo aver visto una bellissima Sora costruire con pazienza certosina il suo gioco e imporlo su quello avversario, vede anche sul 15-15, coach Bernardi decidere di schierare il suo sestetto titolare con l’ingresso di Zaytsev su Berger e Podrascanin per Anzani. Sale ancora il livello del gioco con scambi lunghi che infiammano l’ambiente e alla fine a fare la differenza è l’esperienza, quella dei bianconeri avversari. Così Sora saluta il match sul 21-25 e Perugia festeggia il 3-1 che gli frutta altri 3 preziosi punti classifica.
BIOSÌ INDEXA SORA: Seganov 2, Petkovic 32, Rosso 15, Nielsen, Mattei 2, Caneschi 3, Santucci (L), Marrazzo n.e., Duncan Thibault n.e., Lucarelli n.e., Fey 11, Penning, Mauti. I All. Mario Barbiero; II All. Maurizio Colucci. B/V 6; B/P 22; muri: 5.
SIR SAFETY CONAD PERUGIA: De Cecco 3, Atanasijevic 20, Zaytsev, Russell 11, Podrascanin 3, Ricci 9, Colaci (L), Shaw n.e., Anzani 10, Siirila, Berger 9, Della Lunga, Andric n.e, Cesarini (L)n.e.. I All. Lorenzo Bernardi; II All. Carmine Fontana. B/V 6; B/P 15; muri: 9.
PARZIALI: 20-25 (‘26); 26-28 (‘33); 25-21 (‘27); 21-25 (’26).
MVP: Dusan Petkovic.
ARBITRI: Maurizio Canessa, Gianluca Cappello.
SPETTATORI: 2.408.
* Carla De Caris – Responsabile Ufficio Stampa BioSì Indexa Sora. Foto: Komunicare
Era un'impresa troppo grande per chiunque pensare di scalfire il primato della Sir Safety Conad Peru gia, ma la Biosì Indexa Sora torna in palestra con un grande, grandissimo onore: essere riuscita a vincere il primo set contro una corazzata che fino a ieri aveva vinto tutti e cinque i turni per 3-0. Quello che i bianconeri hanno messo sul campo è stato sufficiente a capire che la squadra c'è, il gioco anche e finalmente è tornata anche la lucidità di cui avranno bisogno per portare avanti l'impegnativo percorso della SuperLega.
"Purtroppo ci ritroviamo qui a commentare ancora un'altra sconfitta – dice a caldo coachMario Barbiero. Abbiamo giocato bene, ma facciamo ancora fatica. Oggi nel secondo set dovevamo fare meglio, avevamo il periodo in mano e lo abbiamo sprecato. Chiaramente dall'altra parte avevamo una squadra davvero competitiva, non c'è da discutere riguardo le qualità del Perugia. C'è però da discutere riguardo la nostra squadra. Mi aspetto ancora di più, perchè nei momenti importanti ancora mostriamo leggerezze. Da questi ragazzi voglio qualcosa in più. Gli faccio i complimenti perché ci hanno messo anima e cuore in questa gara, però ancora non basta; dovremo lavorare molto in palestra per migliorarci. Dal 20 in poi bisogna diventare grandi. Oggi, con questa cornice di pubblico qui a Frosinone, credo che potevamo fare meglio, però un passo avanti è stato fatto. Adesso abbiamo la partita con Civitanova, domenica prossima, e per noi sarà un altro banco di prova che ci dovrà lasciare insegnamenti per le partite successive. Questo è il mio augurio".
Al suo allenatore si unisce il capitano, Mattia Rosso, reduce da una prestazione di classe contro la capolista umbra:
"Innanzitutto partiamo dagli aspetti positivi. Abbiamo fatto una bella partita. C'è grande soddisfazione per essere stata la prima squadra in questo campionato ad aver rubato un set al Perugia, e ripartiamo da qui. Siamo stati protagonisti di una grande prestazione, a differenza delle altre partite dove avevamo faticato un pò di più. Speriamo di riuscire a fornire questo tipo di performance anche contro rivali più abbordabili; solo in quel caso possiamo tirar fuori qualche punto e arrivare alla vittoria. Adesso guardiamo al match di domenica prossima contro Civitanova, un'altra grande formazione, ma se lo spirito è questo potremmo dargli del filo da torcere. C'è mancata un pò di esperienza: loro nei momenti decisivi hanno tirato fuori la stoffa dei campioni, sono più abituati rispetto a noi a disputare sfide molto delicate. Noi forse, presi un pò dalla frenesia, siamo stati poco lucidi e sul finale del secondo set ci siamo fatti scappare una grande occasione. Un punto sicuramente lo avremmo meritato, ma siamo comunque soddisfatti".
Per i perugini è il direttore tecnico a commentare l'entusiasmante gara:
"Innanzitutto non è assolutamente vero che volevamo fare turnover. Abbiamo avuto un problema in mattinata con Zaytsev e abbiamo dovuto tenerlo fuori per precauzione, e di conseguenza è rimasto fuori anche Podrascanin. Quello che ci ha sorpreso di più è stata la qualità del Sora. Noi non eravamo venuti qui con la testa altrove. Oggi loro hanno avuto Petkovic che era in giornata di grazia, ci sta un risultato così. Direi che siamo andati bene, di solito un punto lo si perde in queste partite. Da noi qualcosina è mancato, avendo alcuni ragazzi in panchina, qualche meccanismo si è un pò inceppato, ma non ho nulla da rimproverare se non qualche disordine nel muro in un paio di occasioni. Comunque è proprio nei momenti decisivi che i miei giocatori sono riusciti a far vedere le migliori cose".
La Biosì Indexa tornerà domani in palestra a preparare una partita ostica contro un'altra big: dopo aver affrontato a testa alta Modena e Perugia, tocca infatti togliersi il dente anche contro Civitanova , in trasferta, per la settima giornata di regular season.
* Cristina Lucarelli – BioSì Indexa Sora. Foto: Komunicare.
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