Sul campo del PalaSport “Città di Frosinone” Rosso e compagni non riescono ancora a trovare la chiave per muovere la classifica nonostante tanta buona pallavolo unita a rinnovate energie che fanno bene a tutto l’ambiente.
3-0 per l’appassionante match che ha tenuto tutti con gli occhi incollati sul campo fino all’ultimo pallone, tra due contendenti che hanno lottato ad armi pari per la posta in palio. A trovare la vittoria però sono gli ospiti scaligeri che si confermano inarrestabili mangia punti in trasferta con Stern mattatore indiscusso e MVP con 24 punti totali realizzati di cui 3 ace.
Grandi assenze di giornata tra le fila gialloblu con l’opposto Mitar Djuric al seguito della sua squadra ma seduto in tribuna a causa della lesione al tricipite brachiale destro, e il centrale Emanuele Birarelli invece bloccato a casa dall’influenza. Anche i padroni di casa, dai primi scambi del secondo set, hanno dovuto fare a meno di un importante uomo, il libero Marco Santucci, cosctretto ad abbandonare il campo a causa di problematiche muscolari, al suo posto Pierpaolo Mauti.
“E' stata una partita intensa, gioca su qualche episodio – dice il General Manager Adi Lami -. Meritavamo qualcosina di più, almeno un set. Tutto il match è stato giocato a ritmi abbastanza alti da tutte e due le squadre, ma sono stati bravi loro a concludere e a concretizzare nel finale di ogni set. Ora però dobbiamo pensare alla prossima gara”.
“Siamo molto contenti dei tre punti guadagnati contro una squadra che è riuscita a mettere in difficoltà Perugia – commenta coach Nikola Grbic. Sappiamo che se non giochi bene con loro rischi di perdere quindi sono molto contento per la prova dei ragazzi che hanno confermato la solidità dimostrata a Verona contro Ravenna. Sono stracontento quindi sia della prestazione che del risultato”.
Allo starting players coach Mario Barbiero fa scendere in campo il palleggiatore Seganov in diagonale con Petkovic, le bandeRosso e Fey, i centrali Caneschi e Mattei, e Santucci libero.
La guida tecnica scaligera invece, Nikola Grbic, propone la diagonale Spirito-Stern, Mengozzi e Pajenc in posto 3, i martelliMarretta e Maar, e Pesaresi libero.
In avvio di match la prima a presentarsi è Verona che con 2 ace e 3 attacchi di Stern conduce 4-7. Dopo il time out discrezionale richiesto da coach Barbiero, l’ace di capitan Rosso a beffare la ricezione di Marretta e il video check a invertire la decisione arbitrale, la BioSì Indexa pareggia i conti 9-9. Il gioco prosegue punto a punto con la Calzedonia che prova l’accelerata con la battuta direttamente a segno di Mengozzi e una chiamata dell’occhio elettronico favorevole per il 13-16 ma Sora, con la stessa moneta servita da Caneschi dai nove metri, riporta l’equilibrio. Il set cambia volto sul 18-17 quando Stern da posto 4 lavora bene per il cambio palla e Marretta ancora dal servizio, rimette i suoi un passo avanti, 18-20. Mattei interrompe la striscia positiva tenendo i suoi attaccati al set ma la battuta torna nelle mani gialloblu con Pajenk che picchia duro andando direttamente a segno per il 19-24. Seganov si affida ancora a Mattei che prontamente annulla la prima palla set, ma Stern (9 pt/set) lo manda a referto 20-25.
Per il secondo game Sora torna in campo con Nielsen al posto di Fey e con un 3-3 che trasforma 6-4 ma proprio su questo vantaggio perde il suo libero, Marco Santucci per problematiche muscolari, al suo posto Pierpaolo Mauti. Mette la freccia Verona con Maar incisivo da seconda linea per il 7-10. Inizia la sua rincorsa la BioSì Indexa ma nonostante le belle giocate di squadra non riesce a guadagnare break point mentre gli ospiti continuano a rosicchiare lunghezze per il +4 del 16-20. Caneschi si riprende la battuta e la consegna nelle mani di Nielsen che mette a segno un importantissimo ace mentre i suoi compagni fanno il resto per la parità del 20-20. Sora ci crede sempre di più e lo dimostra nelle sue giocate mentre Verona tiene botta viaggiando sempre un passo avanti fino al 22-24 che vale due set ball. Sulla rete, Petkovic in attacco e Mattei a muro, portano la contesa ai vantaggi con la Calzedonia che ha possibilità di chiudere e i volsci che annullano per tre volte. Al quarto tentativo un fallo di piedi di Nielsen sulla linea di tre metri beffa i padroni di casa che si ritrovano così sotto di 2 set dopo aver lottato per rientrare meritatamente nel match.
Terzo set senza Rosso per coach Barbiero, ma con la diagonale Nielsen-Fey, e sempre in rincorsa sotto gli attacchi di Stern per il 5-8. Arriva la reazione con il break positivo di 5-0 che si traduce nel sorpasso del 10-8. Dopo il time out discrezionale, la guida tecnica scaligera manda in campo Jaeschke per Marretta ma il trend non cambia con Sora che continua a viaggiare tenendo stretta il suo vantaggio fino al 20-18. Mengozzi a muro pareggia i conti e il finale di sente prosegue palpitante punto a punto fino al 23-24 di Mattei a bloccare le intenzioni di Stern. Si chiude qui il match per la BioSì Indexa che con una battuta in rete fa scattare la festa della Calzedonia Verona.
BIOSÌ INDEXA SORA: Seganov 2, Petkovic 19, Rosso 5, Fey 5, Mattei 7, Caneschi 3, Santucci (L), Marrazzo n.e., Duncan Thibault n.e., Lucarelli n.e., Nielsen 10, Penning n.e., Mauti (L). I All. Mario Barbiero; II All. Maurizio Colucci. B/V 4; B/P 14; muri: 6.
CALZEDONIA VERONA: Spirito 1, Stern 24, Marretta 7, Maar 10,Mengozzi 6, Pajenc 7, Pesaresi (L), Paolucci, Jaeschke 2, Mohammadjavad, Grozdanov n.e., Frigo (L) n.e. I All. Nikola Grbic; II All. Giancarlo D’Amico. B/V 9; B/P 10; muri: 3.
PARZIALI: 20-25 (‘27); 27-29 (‘36); 23-25 (‘230).
MVP: Toncek Stern.
ARBITRI: Sobrero Luca, Saltalippi Luca.
SPETTATORI: 2.112.
* Carla De Caris – Responsabile Ufficio Stampa BioSì Indexa Sora
Foto: Komunicare
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