Un nome che fa nascere un sorriso sulle labbra dei tifosi, un nome che si accomuna a una delle prime gioie vere vissute in massima serie dalla prima squadra dell’Argos Volley, la vittoria secca per 3-0 che lo scorso 14 dicembre all’AGSM Forum portò Sora a giocarsi i Quarti della Del Monte Coppa Italia. Un ricordo molto bello al quale però la squadra di patron Giannetti ora vorrebbe affiancarne un altro, ma il progetto non è certamente dei più semplici.
Settima in classifica a quota 9 punti e con una gara in meno disputata da recuperare il prossimo 13 dicembre contro Castellana Grotte, il Blu Volley Verona arriva al match dopo aver intascato bottino pieno al PalaTrento contro la Diatec e aver portato, domenica scorsa, al quinto set vincendolo, la Bunge Ravenna. A fare quota nel suo forziere anche gli altri due tie break vinti in trasferta a Latina nella prima giornata e a Padova, mentre finora si è arresa solamente tra le mura amiche contro gli ospiti Perugini e Modenesi.
Insomma, ovunque va questa Verona, riporta indietro un importante souvenir, con 7 dei 9 punti classifica, guadagnati fuori casa. Dall’altra parte della rete una BioSì Indexa che nel suo palazzo sa esprimere al meglio la sua pallavolo e sa tenere testa anche alle grandi come ha dimostrato contro Modena e Perugia, potendo vantare inoltre il secondo posto di Dusan Petkovic nella classifica di rendimento per punti totali realizzati, 129, dietro solo ad Abdel-Aziz Nimir.
Anche questa domenica insomma, sarà un appassionante match da vivere fino all’ultimo pallone, tra due contendenti che lotteranno per la posta in palio, con i padroni di casa in cerca della loro prima vittoria, e gli ospiti per continuare a confermarsi inarrestabili mangia punti in trasferta.
“Verona è un squadra giovane – dice il palleggiatore bianconero Georgi Seganov -, è vero che in tempo di mercato ha optato per molti cambiamenti ma si è assicurata anche giocatori esperti della serie. Mi riferisco in particolar modo a Maar che l'anno scorso ha fatto molto bene a Padova, e Birarelli, atleta di fama oramai riconosciuta e molto insidioso dal centro della rete. Sicuramente questi gli uomini più pericolosi, quelli a cui dobbiamo prestare maggiore attenzione, e per farlo dobbiamo cercare di ribaltare il rendimento della scorsa settimana in battuta e in ricezione. Sarà un match difficile contro una squadra brava a giocare a pallavolo, e credo che solo partendo bene da questi fondamentali potremmo essere finalmente pronti a muovere la classifica”.
Ed è proprio una Calzedonia Verona molto rinnovata quella che arriverà a Frosinone e che, tra Campionato, Coppa Italia e il ritorno in Europa con la Coppa CEV 2018 nella quale inizierà a dicembre la propria avventura ai 16esimi di finale contro i serbi del Ribnica Kraljevo, vorrebbe lasciare il segno in ogni competizione anche se già ha dovuto salutare la Coppa Nazionale ai Quarti dove è stata battuta da Modena.
Grande assente di giornata sarà lo schiacciatore bosniaco con passaporto greco Mitar Djuric che si è infortunato un paio di settimane fa al braccio destro procurandosi una lesione piuttosto seria al tricipite brachiale. Tuttavia, anche se in fase di guarigione, non potrà essere in campo contro Sora con i tempi di recuperano che oscillano ancora attorno ai due mesi.
Gli arrivi alla corte del confermato coach Nikola Grbic, o meglio i ritorni in gialloblu sono quelli del libero Pesaresi lo scorso anno a Civitanova, del palleggiatore Spirito da Ravenna, del centrale Birarelli a distanza di dieci anni, e dopo la lunga permanenza di otto stagioni a Trento passando per Perugia, e dell’altro posto sloveno Pajenk, a Verona nel 2010/2011. Indosseranno invece per la prima volta la maglia scaligera gli schiacciatori Marretta (ex Milano) e Maar (ex Padova).
In fatto di stranieri, prima volta in SuperLega per lo schiacciatore statunitense Jaeschke arrivato dalla Polonia; per il centrale bulgaro Grozdanov e l’altro posto 4, l’iraniano Manavinezhad. L’arrivo di quest’ultimo è un passo storico per la pallavolo mondiale, mai nessun giocatore iraniano prima di lui aveva giocato in un torneo diverso da quello del proprio paese.
Riconfermati invece da coach Grbic e dalla società gialloblu il palleggiatore, unico ex in campo, a Sora nella stagione 2012/2013, Adriano Paolucci; il centrale Mengozzi; l’attaccante sloveno Stern; e il libero Frigo.
* Carla De Caris – Responsabile Ufficio Stampa BioSì Indexa Sora
Foto: Komunicare
SORA - PERUGIA
PalaSport “Città di Frosinone” è stata tutta da vivere la sfida tra la BioSì Indexa Sora e la Sir Safety Conad Perugia. Lo show preannunciato è andato in scena in entrambe le metà campo e tutto quello che poteva essere scontato alla fine proprio tanto non lo è stato, a parte il risultato finale, il 3-1 che continua a confermare il club del Presidente Sirci in testa alla classifica.
Con una prestazione corale sempre allo stesso ritmo e ben amalgamata senza nessuna voce fuori dal coro, ma soprattutto con la sua esperienza, la Sir Safety Conad Perugia si conferma anche in questa giornata la regina della SuperLega. Sei vittorie su sei incontri, 18 punti classifica ma ora con una piccola macchia, il set lasciato a Sora, quello che finora non aveva concesso a nessuno.
Dal canto suo la BioSì Indexa, che tra le mura amiche guarda il suo avversario alla pari affrontandolo a testa alta, ha cercato di premere ancor più l’acceleratore sui suoi punti di forza, non solo lottando su ogni pallone, ma soprattutto gestendo e giocando al meglio quelli più importanti. Alla fine però la maggiore esperienza degli uomini di coach Bernardi, che sul 15-15 del quarto set ha messo in campo i suoi migliori, quelli del sestetto titolare, hanno scritto quel risultato che dà ragione all’aspettativa comune, ma entrambe le squadre hanno dato vita a un grandissimo spettacolo, quello degno della Serie A, quello che ogni tifoso vorrebbe vedere la domenica nei PalaSport.
“Purtroppo commentiamo un'altra sconfitta – dice coach Mario Barbiero -. Abbiamo giocato bene ma non è bastato: nei momenti importanti facciamo fatica e dobbiamo imparare dai nostri errori per non commetterli più in futuro. Dobbiamo crescere come squadra perché la pallavolo che conta si gioca dal 20 in poi e su quel punteggio ancora facciamo fatica. Volevo fare i complimenti però ai ragazzi che hanno giocato una buona pallavolo, anche se dobbiamo ancora crescere tanto”.
“E' stato bellissimo giocare in questo palazzetto e soprattutto contro Sora – commenta un entusiasta Gino Sirci, presidente del Perugia -. La partita non era facile e lo sapevamo, perché Sora è una squadra che vuole realizzarsi. Sappiamo che alle grandi squadre italiane capita a volte di cadere anche con le piccole, come è successo a Civitanova con Latina. Abbiamo lasciato un set ma per fortuna poi il mister ha messo dentro i soliti titolari che aveva inizialmente deciso di lasciare in panchina. Con il loro ingresso la squadra è partita e siamo decollati verso la vittoria finale. Comunque bravissimo il nostro avversario e il pubblico che è stato correttissimo. Insomma, una società amica con un pubblico più che corretto”.
Allo starting players coach Mario Barbiero fa scendere in campo il suo solito 6+1, quello formato dal palleggiatore Seganov in diagonale con Petkovic, dalle bande Rosso e Nielsen, dai centraliCaneschi e Mattei, e con Santucci libero. La guida tecnica perugina, Lorenzo Bernardi invece, propone la diagonale De Cecco-Atanasijevic, Anzani e Ricci in posto 3, i martelli Berger e Russell, e Colaci libero.
Subito aggressiva la Sir Safety Conad Perugia con una battuta che fino al 2-11 lascia Sora fuori dai giochi con 3 ace di Atanasijevic e uno dell’ex Anzani. Coach Barbiero fa respirare i suoi richiedendo il time out discrezionale e poi da campo a Fey sostituendo Nielsen, e a Mauti per il giro dietro al posto di capitan Rosso. Con il neo entrato in prima linea e il suo opposto, i padroni di casa rosicchiano lunghezze importanti per entrare in partita ma i perugini continuano a spingere con tutte le bocche da fuoco per il 10-19. I bianconeri di coach Barbiero non ci stanno, non mollano, respirano e fanno bene il loro lavoro crescendo in attacco guidati da capitan Rosso e Petkovic e ben orchestrati da Seganov. Sale il livello del gioco con il mini break positivo che fa segnare sul tabellone il 18-23 ma a fare la differenza è De Cecco che permette al suo opposto, Magnum Atanasijevic, di giocare senza muro per il 20-25 finale.
Sotto di un set a zero la BioSì Indexa torna in campo con uno sguardo diverso, quello di chi affronta il suo avversario alla pari per il primo vantaggio gara del 5-2. Un errore però riporta la battuta nella metà campo ospite che con i suoi martelli inanella un filotto positivo di 5-0 che ribalta la situazione 5-7. Rosso e Petkovic rimettono subito tutto in equilibrio e il muro di Fey a bloccare Atanasijevic porta il nuovo vantaggio del 10-8. Si prosegue punto a punto con belle giocate da entrambe le parti e con Bernardi che sul 17-14 richiama a colloquio i suoi ragazzi ma al rientro in campo, nonostante la prima intenzione di Russell su ricezione lunga, Sora mantiene stretto il suo vantaggio 22-19 con Rosso che lo emula tirando il rigore che chiude il mezzo punto autografato da Caneschi al servizio. Ancora time out discrezionale per la panchina perugina con il sestetto che poi approfitta di qualche errore di tropo al servizio del suo avversario per l’equilibrio del 22-22. Il diagonale del capitano e l’ace di Petkovic regalano al PalaSport due set ball che fanno sognare, ma la Sir rimanda tutto ai vantaggi. La battuta a rete di Russell prima e la decisione arbitrale invertita dal video check dopo, mettono nelle mani della BioSì Indexa altre due opportunità set ma De Cecco sa a chi deve affidarsi per far continuare l’imbattibilità set della sua squadra. Così ci pensa Atanasijevic a mettere a referto il 26-28 che si traduce nel computo set 0-2.
Continua l’equilibrio in campo e la grande esultanza sugli spalti dell’Armata Volsca e i dei Sirmaniaci che cantano per il 13-13 che mette in mostra lo spettacolo di uno scontro tra due belle squadre. È il momento dei centrali: con Mattei all’ace e Caneschi a muro su Anzani, il mini break positivo dal parziale di 4-0 porta Sora avanti 17-15. Però fanno anche il loro cattivo tempo i padroni di casa per il 20-20 che continua a tenere tutti con il fiato sospeso ma comunque mettono sempre per primi il piede avanti. Così coach Bernardi ferma il gioco ma alla ripresa l’ace di Petkovic e il muro a uno di Rosso a bloccare graniticamenteAtanasijevic, lo costringono a utilizzare anche il secondo time out discrezionale a sua disposizione per cercare di rimettere i suoi i corsa nonostante il 24-20. È Petkovic però a correre più forte di tutti per il 25-21 che fa vincere il terzo set a Sora e riapre il match.
Stesso copione del game precedente in avvio del quarto chedopo aver visto una bellissima Sora costruire con pazienza certosina il suo gioco e imporlo su quello avversario, vede anche sul 15-15, coach Bernardi decidere di schierare il suo sestetto titolare con l’ingresso di Zaytsev su Berger e Podrascanin per Anzani. Sale ancora il livello del gioco con scambi lunghi che infiammano l’ambiente e alla fine a fare la differenza è l’esperienza, quella dei bianconeri avversari. Così Sora saluta il match sul 21-25 e Perugia festeggia il 3-1 che gli frutta altri 3 preziosi punti classifica.
BIOSÌ INDEXA SORA – SIR SAFETY CONAD PERUGIA 1-3
BIOSÌ INDEXA SORA: Seganov 2, Petkovic 32, Rosso 15, Nielsen, Mattei 2, Caneschi 3, Santucci (L), Marrazzo n.e., Duncan Thibault n.e., Lucarelli n.e., Fey 11, Penning, Mauti. I All. Mario Barbiero; II All. Maurizio Colucci. B/V 6; B/P 22; muri: 5.
SIR SAFETY CONAD PERUGIA: De Cecco 3, Atanasijevic 20, Zaytsev, Russell 11, Podrascanin 3, Ricci 9, Colaci (L), Shaw n.e., Anzani 10, Siirila, Berger 9, Della Lunga, Andric n.e, Cesarini (L)n.e.. I All. Lorenzo Bernardi; II All. Carmine Fontana. B/V 6; B/P 15; muri: 9.
PARZIALI: 20-25 (‘26); 26-28 (‘33); 25-21 (‘27); 21-25 (’26).
MVP: Dusan Petkovic.
ARBITRI: Maurizio Canessa, Gianluca Cappello.
SPETTATORI: 2.408.
* Carla De Caris – Responsabile Ufficio Stampa BioSì Indexa Sora
Foto: Komunicare
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