Nato a Sora 119 anni fa il 7 luglio Ilverdastro lo ha scoperto facendosi una sua idea. Ecco il perchè
Ilverdastro, blog, è arrivato ad una conclusione, ha trovato la chiave del rebus leggendo alcune pagine del libro di Denis Mack Smith “Storia d'Italia” del 1975 Universale Laterza nel volume III.
A pagina 760 si può leggere che:
“L'Estrema Sinistra mostrò di avere un terreno di azione più chiaramente definito fuori del campo strettamente politico, specialmente quando la pubblicazione postuma degli scritti dal carcere di Gramsci – avvenuta negli anni 1947-50 - offrì una nuova e assai meno rigida versione della dottrina marxista e scalzò il conservatore Croce dal suo monopolio culturale sulla vita intellettuale”.
Segue il passaggio a noi più interessante: “Molti illustri scrittori ed artisti (Quasimodo, Levi, Guttuso, Visconti, De Sica, Pasolini) si riconobbero nella estrema sinistra; in numero ancora maggiore (compreso Moravia) si professarono marxisti”.
Non poteva essere diversamente questa chiusura nei confronti del grande regista nato a Sora. A quei tempi le contrapposizioni erano più vivaci, più chiare e nette e senz'altro anche in una città da sempre democristiana; Sora feudo si è sempre detto dell'On. Giulio Andreotti.
HA SCRITTO COSI' QUESTA MATTINA TIZIANO REA, APPASSIONATO DI CINEMA, SUL SUO PROFILO SOCIAL 7 LUGLIO 2020
"Come (spero) tutti sapranno il 7 Luglio 1901 nasce a Sora, in via Cittadella, Vittorio De Sica (il cui nome completo è Vittorio Domenico Stanislao Gaetano Sorano De Sica...si, tra i vari nomi suo padre Umberto volle chiamarlo Sorano, quindi non solo di nascita ma anche di nome, nonostante sia nato a Sora quasi per caso, i suoi genitori dovettero anticipare in tutta fretta il trasferimento da Reggio Calabria, dove si trovavano per motivi di lavoro).
A Sora nel corso degli anni gli hanno dedicato una cineteca (scomparsa nel nulla), una piazza (che in due o tre sapremo essergli dedicata), una mostra cinematografica (di cui non parlo in questo frangente) e un Auditorium (collocato in una struttura non proprio definibile adatta alle funzioni di auditorium)...oltre alla targa opportunamente posta sul muro della sua casa natale.
Il padre scrisse, quando ancora non era nato, un componimento musicale intitolato "tarallo tarallino" con l'intenzione di farlo eseguire in seguito alla nascita e venne in effetti suonato dalla banda di Sora nella piccola piazzetta antistante la chiesa di San Giovanni, sempre in via Cittadella, di fronte l'allora Casa De Sica...ovviamente del componimento in questione non se ne ha traccia alcuna se non nei ricordi di De Sica stesso.
A Sora NON gli hanno ancora dedicato:
Un teatro, una scuola, una sede universitaria, un festival cinematografico di notevole importanza oltre alla semplice indicazione di "città natale di Vittorio De Sica" posta in corrispondenza degli accessi cittadini (è troppo difficile, e poi non ci sono bandi regionali per lo stanziamento di fondi per le indicazioni delle natalità eccellenti).
A Sora c'è ancora molta gente che lo ha in odio perché accusato di ripudiare i propri natali, questo nonostante numerose documentazioni (bada bene: numerose, non una o due) scritte e filmate che invece dimostrano il contrario.
A Sora, quando spieghi che l'avversità nei confronti di De Sica ci è costata danni incalcolabili e che comunque si basa su dicerie ampiamente smentite il sorano medio ti risponde che non ce l'ha con lui ma con sui figlio Christian, colpevole di aver nominato "Sora" in una battuta di un film del 2000 (e quindi non si capisce fino al 2000 dove abbiamo vissuto).
Fatto è che anche oggi, come ogni anno, ricorre la nascita di uno dei massimi geni della Cinematografia mondiale, vincitore di 4 premi Oscar, vanto di una nazione e di qualsiasi città in cui ha vissuto o messo piede e che chiunque avrebbe voluto poter riconoscere come proprio concittadino".
HA SCRITTO COSI' QUESTA MATTINA TIZIANO REA, APPASSIONATO DI CINEMA, SUL SUO PROFILO SOCIAL 7 LUGLIO 2020
"Come (spero) tutti sapranno il 7 Luglio 1901 nasce a Sora, in via Cittadella, Vittorio De Sica (il cui nome completo è Vittorio Domenico Stanislao Gaetano Sorano De Sica...si, tra i vari nomi suo padre Umberto volle chiamarlo Sorano, quindi non solo di nascita ma anche di nome, nonostante sia nato a Sora quasi per caso, i suoi genitori dovettero anticipare in tutta fretta il trasferimento da Reggio Calabria, dove si trovavano per motivi di lavoro).
A Sora nel corso degli anni gli hanno dedicato una cineteca (scomparsa nel nulla), una piazza (che in due o tre sapremo essergli dedicata), una mostra cinematografica (di cui non parlo in questo frangente) e un Auditorium (collocato in una struttura non proprio definibile adatta alle funzioni di auditorium)...oltre alla targa opportunamente posta sul muro della sua casa natale.
Il padre scrisse, quando ancora non era nato, un componimento musicale intitolato "tarallo tarallino" con l'intenzione di farlo eseguire in seguito alla nascita e venne in effetti suonato dalla banda di Sora nella piccola piazzetta antistante la chiesa di San Giovanni, sempre in via Cittadella, di fronte l'allora Casa De Sica...ovviamente del componimento in questione non se ne ha traccia alcuna se non nei ricordi di De Sica stesso.
A Sora NON gli hanno ancora dedicato:
Un teatro, una scuola, una sede universitaria, un festival cinematografico di notevole importanza oltre alla semplice indicazione di "città natale di Vittorio De Sica" posta in corrispondenza degli accessi cittadini (è troppo difficile, e poi non ci sono bandi regionali per lo stanziamento di fondi per le indicazioni delle natalità eccellenti).
A Sora c'è ancora molta gente che lo ha in odio perché accusato di ripudiare i propri natali, questo nonostante numerose documentazioni (bada bene: numerose, non una o due) scritte e filmate che invece dimostrano il contrario.
A Sora, quando spieghi che l'avversità nei confronti di De Sica ci è costata danni incalcolabili e che comunque si basa su dicerie ampiamente smentite il sorano medio ti risponde che non ce l'ha con lui ma con sui figlio Christian, colpevole di aver nominato "Sora" in una battuta di un film del 2000 (e quindi non si capisce fino al 2000 dove abbiamo vissuto).
Fatto è che anche oggi, come ogni anno, ricorre la nascita di uno dei massimi geni della Cinematografia mondiale, vincitore di 4 premi Oscar, vanto di una nazione e di qualsiasi città in cui ha vissuto o messo piede e che chiunque avrebbe voluto poter riconoscere come proprio concittadino".
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