Interviene vista la situazione un altro dei diretti interessati: Augusto Vinciguerra
“È lecito e normale intervenire su un argomento così importante come LA SANITÀ DEL NOSTRO TERRITORIO!
La cosa più seria però, è averne un quadro d’insieme che faccia capire le dinamiche sia progettuali che programmatiche che riguardano i nostri quattro ospedali della provincia.
Sicuramente negli ultimi 10 anni si è provveduto ad attivare o potenziare Unità Mediche e Chirurgiche che non erano presenti come l’EMODINAMICA, la NEUROCHIRURGIA, la STROKE UNIT, la RIANIMAZIONE a SORA.
Ciò ha comportato un ulteriore carico di lavoro di alta specialità per tutti i sanitari sia che afferiscono principalmente su tali reparti sia per gli altri sanitari che, come servizi di supporto, sono chiamati, tutti, a garantire la loro efficienza.
Da qui sono iniziati i problemi: BELLA LA SCATOLA MA ORA CHI CI METTIAMO DENTRO????
Non si è stato in grado, i TECNICI (vedi Direttori Generali et company) gli illuminati POLITICI (quanti voti si fanno con la sanità!!!!) di PROGRAMMARE UN NORMALE AVVICENDAMENTO DEL PERSONALE SANITARIO IN TOTO. E così oggi ci ritroviamo ad avere una gravissima se non drammatica CARENZA DI FIGURE PROFESSIONALI quali: ANESTESISTI, MEDICI DI PRONTO SOCCORSO, CARDIOLOGI, RADIOLOGI, ed altri come gli INFERMIERI che finalmente riusciamo ad averne, anche se non ancora a sufficienza, da graduatorie romane.
Ora va subito chiarito per tutti e per una garanzia di una sanità sicura ed efficiente che anche in presenza di tutti questi problemi TUTTE LE EMERGENZE MEDICHE E CHIRURGICHE, che arrivano giornalmente nei nostri ospedali VENGONO GARANTITE (scusate se lo ripeto, con turni pesanti e al limite della legalità come ci impongono le leggi sanitarie della Comunità Europea).
Un solo piccolo conto della serva: I Reparti con funzione H 24 (servizio continuo tutto il giorno e la notte) hanno bisogno di 6/7 medici, fate voi il conto il Reparto di Anestesia e Rianimazione ne ha due di questi servizi, - quanti medici anestesisti ci dovrebbero essere? Bene attualmente sono in 7 operativi con un Direttore.
Eppure si continua a lavorare abbassando gli occhi e chinando faticosamente la schiena. Allora facciamo i concorsi, sarebbe la proposta più semplice? Subito la risposta: l’anno scorso ne è stato fatto uno, hanno partecipato circa 90/100 colleghi, ne sono stati assunti, (dopo averli chiamati tutti) circa una quindicina, ad un anno di distanza ne sono rimasti meno di 5.
Questo atteggiamento vale anche per le altre specialità, dove la carenza e meno acuta ma il risultato è il medesimo; si vince il concorso in provincia per poi tornare rapidamente in capitale.
Ancora, qualche tempo fa invitavo più di qualche politico locale, provinciali, regionali, nazionale, di incominciare a pensare a delle convenzioni stabili con le Università, che potessero garantirci un perdurante scambio di personale sanitario, tale opportunità potrebbe essere utile nell’immediatezza dell’emergenza così da garantire la routine.
Oggi dobbiamo considerarci, ma TUTTA LA PROVINCIA deve considerarsi ZONA DEPRESSA, perché troppi professionisti scappano o preferiscono non venire proprio a fare concorsi, o a partecipare ad avvisi pubblici, insomma a VENIRE A LAVORARE IN CIOCIARIA.
Ed allora come si fa a trovare personale sanitario che venga a sostenerci?? Semplice, con il più sporco dei mezzi conosciuto dall’uomo: il VIL DENARO!!!
Si deve solo avere il coraggio di mettersi intorno ad un tavolo e decidere: QUANTO!!!! A CHI!!!! COME!!!! Ai nostri politici il compito. Ne sarà’ mai capace chi ha sempre pensato prima ai propri GUADAGNI ...... ELETTORALI”.
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