Il cammino
neocatecumenale nella Basilica di S. Domenico a Sora. Kiko
Arguello: ”Passare da una pastorale sacramentale ad una concreta
evangelizzazione”
di Bruno Forte *
Si è tenuto con successo, in occasione del Millenario della fondazione
presso l'Abbazia di San Domenico in Sora,
l'atteso incontro “Catechetico – Kerigmatico” tenuto da Kiko Arguello,
fondatore del Cammino Neocatecumenale, accompagnato da padre Mario Pezzi.
Tutto si è svolto in un clima di festa, in
maniera familiare e coinvolgente, con la
gradita presenza di quasi duemila
persone: fratelli del Cammino e non. Eravamo in tanti, sì, provenienti dalle Diocesi del Lazio Sud,
Albano, Palestrina, Latina, Frosinone, Gaeta, Velletri ed Anagni. Sono questi i
luoghi in cui il Cammino è presente con
160 comunità.
La liturgia della Parola avrebbe dovuto essere
presieduta dall’arcivescovo, mons. Filippo Iannone, il quale, bloccato per il traffico sulla
strada di ritorno da Roma, ha fatto pervenire telefonicamente i suoi saluti,
ringraziando “Kiko” per la disponibilità dimostrata.
A presiedere l'incontro, quindi, è stato il precedente Abate della Congregazione
Cistercense di Casamari, padre Ugo Tagni, che, oltre venticinque anni fa,
quando era parroco, proprio a San
Domenico, diede inizio all'esperienza del “Cammino”, avvertendo l'esigenza di
un’ iniziazione cristiana per gli adulti, all’insegna della serietà e della
continuità.
Proprio da tale prospettiva ha preso le mosse la
catechesi di Kiko Arguello, il quale, dopo essersi soffermato in preghiera
sulla tomba del “predicatore” San Domenico, ha presentato la struttura e le
finalità del Cammino Neocatecumenale, ispirato dalla Vergine Maria per la
iniziazione cristiana degli adulti.
Rivolgendosi direttamente ai sacerdoti presenti, ha
ribadito la necessità di passare da una pastorale “sacramentale”, pur necessaria ma in cui Cristo è visibile
nei Sacramenti e, in genere, solo a chi è già credente e frequenta la
Chiesa, ad una pastorale di
“evangelizzazione”, in grado di portare Cristo ai lontani e alle persone
secolarizzate, attraverso le opere e i segni della Fede, che sono l'Amore nella dimensione della Croce
e l'Unità.
La sollecitazione è stata chiara: Cristo si rende
visibile attraverso quegli uomini che
sappiano amare come Lui ha amato. Se ciò non avviene, il cristianesimo rischia
di rimanere sterile.
Momento centrale dell’incontro è stato quello in cui
Kiko ha proclamato “la Parola” tratta dalla lettera ai Corinzi (2 Cor. 5,14),
annunciando il Kerigma, la Buona Novella della Salvezza, ad una assemblea
silenziosa ed attenta, ed ha invitato
tutti “a non vivere più per se stessi”, ma spinti ed ispirati dall'Amore
di Dio manifestato in Cristo Gesù.
In questo sta, infatti, l'infelicità dell'uomo,
all'origine di tutte le sue miserie: nella mancanza di una relazione di Amore
che possa dare un senso all'esistenza di ognuno, spesso ispirata dalla ricerca
di una vita effimera.
Ma come fare per giungere a ciò: l'invito è di
intraprendere un cammino di iniziazione cristiana e di riscoperta del
Battesimo.
Questa la Buona Notizia, infatti oggi per noi: Dio ci ama e, come mille o duemila anni fa, ancora una volta ci viene incontro attraverso delle persone concrete, come fu San Domenico, per dare ad ognuno l'opportunità di cogliere la Salvezza. A noi il compito di dire, come la Vergine Maria, il nostro “sì”.
Questa la Buona Notizia, infatti oggi per noi: Dio ci ama e, come mille o duemila anni fa, ancora una volta ci viene incontro attraverso delle persone concrete, come fu San Domenico, per dare ad ognuno l'opportunità di cogliere la Salvezza. A noi il compito di dire, come la Vergine Maria, il nostro “sì”.
Le Comunità Neocatecumenali presenti in Diocesi
offrono il loro servizio - secondo il proprio carisma - per aiutare le
parrocchie a formare quelle autentiche comunità
in cui aiutare i fedeli a far crescere in sé la “misura adulta di
Cristo”. Come del resto ha già invitato a fare l’arcivescovo, mons.
Filippo Iannone, nella relazione finale del “Convengo
Pastorale” del 2011.
Segno concreto di tale testimonianza sarà “l'Annuncio
del Vangelo” che i fratelli del “Cammino” si propongono di intraprendere nelle prossime settimane nelle loro comunità
parrocchiali.
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