31.3.23

AGRIGENTO CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA PER IL 2025, ROCCASECCA NON SI FERMA MA VA AVANTI CON IL DOSSIER PRESENTATO

A mezzogiorno l'annuncio del Ministro Sangiuliano

Si è tenuta nella Sala Spadolini del Ministero la cerimonia per la proclamazione della Capitale Italiana della Cultura 2025.

Venerdì 31 marzo 2023, con inizio alle ore 11.30, a Roma, nella Sala Spadolini del Ministero della Cultura, si è svolta la cerimonia e sono intervenuti: il Presidente della Giuria, Davide Maria Desario, e il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.

Sono state dieci le città finaliste: Agrigento, Aosta, Assisi (Perugia), Asti, Bagnoregio (Viterbo), Monte Sant’Angelo (Foggia), Orvieto (Terni), Pescina (L’Aquila), Roccasecca (Frosinone) e Spoleto (Perugia).

Prima città a vincere il titolo fu Mantova nel 2016 seguita l'anno successivo da Pistoia. Per la Ciociaria è andata male pure questa volta; dopo Arpino quest'anno in lizza Roccasecca.


Va avanti il Sindaco di Roccasecca, non si ferma
 

Perché a caldo, tra l'altro, dice che: “Ho avuto modo di interloquire con il ministro della cultura Gennaro Sangiuliano che visiterà anche la nostra città. Sarà occasione per mostrargli la nostra bellezze e le potenzialità che abbiamo raccolto nel dossier presentato alla giuria. Che non resterà nel cassetto: dal 2022 infatti, grazie a un accordo tra il Segretariato Generale del Ministero e la Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali, è stata approvata un’iniziativa per valorizzare le progettualità delle 10 città finaliste. Partendo da quei progetti, il percorso è strutturato per consolidare le capacità progettuali; individuare soluzioni che ne favoriscano la sostenibilità; promuovere e rafforzare la nascita di reti territoriali tra enti pubblici, privati e portatori di interesse”. 

E per concludere: “Il nostro progetto elaborato da Paolo Verri e dal titolo “Vocazioni”, a cui ha dato un contributo importante il vice sindaco Valentina Chianta, ha potenziali importanti, può essere strumento reale per offrire occasioni di sviluppo al territorio, è sorretto da una rete corposa e sostenibile dal punto di vista economico. Nei prossimi anni celebreremo il triennio dedicato a San Tommaso, il Giubileo, poi i millecinquecento anni dell’Abbazia di Montecassino. Abbiamo una base da cui partire: possiamo veramente scrivere una pagina nuova e produttiva per un’area vasta, quella del cassinate. Abbiamo dimostrato che si può pensare e progettare in grande”. 

Però una segnalazione ed un invito: non dimenticate il treno. Foto: Premio San Tommaso, Edizione del 2017.

Nessun commento:

Posta un commento