LINO DI STEFANO "NIETZSCHE, OGGI"di Gabriele Mattacola
A due anni dalla morte del professor Lino Di Stefano, già presidente dell'Accademia Teretina di cui sono socio, lo voglio ricordare con il saggio, uscito nel 2001 per la casa editrice Serarcangeli, "Nietzsche, oggi".
L'opera, suddivisa in 16 capitoli, narra della vita del filosofo sassone (1844-1900) nel centenario della morte. Nietzsche, nel corso della sua vita, soggiornò anche a Torino rimanendone colpito e considerandola una città "tranquilla e quasi solenne".
Il filosofo, nativo di Ròcken è stato, dall'età di 25 anni, docente di filologia classica a Basilea. Importante, in lui, la teoria del "Superuomo" considerato "un vinto che accetta spavaldamente il proprio destino fino a farne una ragione di vita per salvare l'umanità". Il pensiero di Nietzsche sul "Superuomo" fu alla base delle più grandi dittature del '900, Fascismo e Nazismo.
La sua idea si ritrova in alcuni romanzi di Gabriele D'Annunzio e cioè "Giovanni Episcopo" ( 1891); "Il trionfo della morte" ( 1894 ); "Vergine delle rocce" ( 1895 ); "Il fuoco" (1898) e nella tragedia "La nave" ( 1905 ). Altre influenze dell'opera del pensatore sassone si ritrovano nel Gentile in "Discorsi di religione" ( 1902 ). (Foto: politicamentecorretto.com)
Nel capitolo IX Nietzsche considera Platone "fine pensatore, sommamente versatile e maestro di drammaturgia". Studiosi del pensiero del filosofo di Ròcken furono Heidegger e Jaspers.
Nei saggi successivi il compianto professor Lino Di Stefano ci parla del rapporto tra Nietzsche e Burckhardt, autore del saggio, uscito postumo, "Storia della civiltà greca", di Lou Salomè e della conoscenza con il musicista Richard Wagner, nella cui opera del 1888 "Caso Wagner" Nietzsche ci dice che "la sua arte è malata" e lo definisce come "un decadente" e un "commediante".
Nietzsche, tuttavia, ebbe ben presto interesse per la musica studiando pianoforte e scrivendo diversi brani musicali. Opere significative scritte da Nietzsche furono: "La nascita della tragedia" del 1872; "Umano, troppo umano" ( 1878 ), che venne attaccato dal già menzionato Wagner su un giornale di Bayreuth; "La gaia scienza" ( 1882 ) ed i più noti "Al di là del bene e del male", di cui venne fatta la trasposizione filmica nel 1977 per la regia di Liliana Cavani, e "Così parlò Zarathustra".
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