Per conto dell'Officina della Cultura di Carnello, si trasmette l'allegato Comunicato Stampa, con foto della Commissione giudicatrice al lavoro. Ringrazio e saluto. Gianni Fabrizio
Il concorso d’incisione indetto ogni anno dall’Officina della Cultura di Carnello
Selezionate le trenta opere finaliste del XXXII Premio Fibrenus 2018 “Carnello cArte ad arte”
A cura di Gianni Fabrizio
La Commissione giudicatrice, presieduta dall’artista incisore Patrizio Di Sciullo, titolare della Cattedra d’incisione dell’Accademia di Belle Arti di Frosinone, riunitasi a Carnello per il vaglio delle 75 opere giunte da tutta la Penisola, nonché da diversi paesi europei, ha dovuto faticare non poco vista l’altissima qualità di tutte le opere pervenute.
Le 30 opere finaliste andranno in mostra dall’13 al 28 ottobre p.v. presso il Museo Civico della Media Valle del Liri di Sora. Ovviamente “top secret” i nomi della terna che si è aggiudicata i primi tre premi, che saranno svelati solo nella serata di premiazione del 13 ottobre, mentre la lista degli artisti finalisti sarà disponibile nei prossimi giorni sul sito dell’associazione www.officinacultura.it , in rigoroso ordine alfabetico.“Quest’anno il “Premio Carnello”, come oramai internazionalmente conosciuto in ambito accademico, riservato agli under 40, un’età giovane nel campo della grafica d’arte, giunge alla sua quindicesima edizione un traguardo importante. Una partecipazione così numerosa ci dice che il ricambio generazionale ci conforta nel nostro lavoro perché vuol dire che soprattutto dal punto di vista artistico il Premio è molto seguito dagli addetti ai lavori”, commenta visibilmente soddisfatto il presidente dell’Officina della Cultura,Pietro Salvatore.
Dispiace, ci dicono dal sodalizio di Carnello, che a livello territoriale, nonostante la qualità e la longevità dell’iniziativa, il Premio Carnello non abbia ottenuto i meritati riconoscimenti. Se poi a questo uniamo le crescenti difficoltà economiche del settore della produzione culturale le prospettive non sono per nulla rosee nonostante si faccia un gran parlare di “industria culturale” ,ormai irrinunciabile, per il rilancio socio-economico del nostro territorio. Come lo s’intenda fare è di là da vedere. Intanto auguriamo agli amici dell’Officina della Cultura di trovare sempre la forza per portare avanti questo progetto, con la loro preziosa, generosa, volontaria e gratuita testimonianza al servizio della nostra terra.
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