“La nostra vita è segnata dalla
volontà di Dio. Portando con noi la fatica, i propositi ed i pellegrinaggi dell’Anno
Santo, celebriamo l’Eucarestia, trasformati per sempre da questo annuncio e da
questa esperienza”. Sono arrivate al cuore delle centinaia di fedeli
presenti le parole del Vescovo della Diocesi di Sora Cassino Aquino e
Pontecorvo Mons. Gerardo Antonazzo. Un’omelia intensa e vibrante quella di ieri
nel corso della Concelebrazione Eucaristica per la chiusura della Porta Santa
nella Cattedrale di Santa Maria Assunta di Sora.
Mons. Antonazzo ha voluto
colorare di speranza il termine del Giubileo Straordinario della Misericordia
durante il quale sono state vissute in modo lodevole tante tappe, celebrazioni
ed iniziative che ognuno può narrare. “Chiudendo
la Porta Santa rimane spalancato il cuore di Dio. Al termine dell’Anno Santo
continuano la riconciliazione, le grazie ed il perdono del Signore” ha
detto il Vescovo.
Tempio e tempo, culto e storia:
un binomio che deve essere sempre in contatto per edificarsi vicendevolmente.
La cattedrale come un tempio, il tempio del perdono che entra nel tempo della
nostra storia, concretezza della realtà di ogni giorno. Da qui nasce un cammino
comune di misericordia, perdono e soprattutto carità. Quella carità che ha
contraddistinto sul territorio diocesano l’anno giubilare che lascia segni di
crescita spirituali accanto ad importanti realizzazioni materiali. Si tratta di
tre opere che il Vescovo Antonazzo ha ricordato nel corso della santa messa di
ieri: il Centro di accoglienza a Sant’Ambrogio sul Garigliano, un laboratorio
di arte orafa per i detenuti della Casa Circondariale di Cassino e la Casa
di accoglienza “San Francesco” a Vicalvi.
Tanta attesa per il rito della
chiusura della Porta, avvenuta a fine celebrazione. Le lacrime hanno rigato i
volti delle centinaia di presenti in un’atmosfera carica di palpabile emozione
anche tra i numerosissimi sacerdoti che hanno concelebrato ai lati dell’altare.
Quando il Vescovo ha chiuso la porta con la formula solenne tutti gli occhi
erano rivolti a lui e non solo quelli dei presenti. Ancora una volta, infatti,
la tecnologia si è messa al servizio di uno degli eventi diocesani più significativi: la celebrazione è stata trasmessa in diretta sulla web tv
della Pastorale Digitale. L’autentica emozione per questo rito così importante
da Sora si è aperta all’universalità della condivisione.
A sottolineare la solennità della
concelebrazione l’animazione liturgica a cura della Corale della Cattedrale,
diretta dal M° Giacomo Cellucci, accompagnata all’organo da Marianna Polsinelli
ed alla tromba da Cesare Palmigiani, con le voci soliste di Anna Laura Tamburro
e Lucia Baldessarra e la Schola del Coro Polifonico “Voci Sparse”.
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