anni essendo nato un secolo prima, nel 1916. Come avevo
precedentemente
scritto in altri articoli, egli ha diretto gli attori
ciociari: Vittorio De Sica, Nino
Manfredi e Marcello Mastroianni. Nel secondo
lungometraggio da lui diretto
nel 1953 dal titolo “Il viale della speranza” dirige
Mastroianni nel ruolo
dell’operatore Mario, fidanzato di Luisa ( Cosetta Greco
). Due anni dopo, nel
1955, dirige Vittorio De Sica in due film “Il segno di
Venere” e “Pane, amore
e…” . Nel primo di essi l’attore e regista sorano
interpreta Alessio Spano che,
declamando poesie, illude la protagonista Cesira ( Franca
Valeri ), per poi
sfruttarla mentre nel secondo riprende il precedente
personaggio della saga,
Maresciallo Carotenuto, il quale fa ritorno al suo paese
dopo essersi
congedato dall’arma dei carabinieri. Per non annoiarsi,
decide di trovare una
nuova occupazione per alcuni versi simile all’altra:
comandante dei vigili
urbani. Sentendosi un leone, s’innamora della giovane e
prosperosa Sofia
( Loren ) detta la “Smargiassa”, della quale è già
spasimante il giovane
Nicolino ( Antonio Cifariello ). L’ex-maresciallo
vorrebbe tornare a vivere nella
propria casa ma troverà alloggio presso la zitella donna
Violante ( Lea
Padovani ) che, alla fine del film, deve accettare come
compagna della
vecchiaia rinunciando a fidanzarsi con la “Smargiassa”.
Nel 1958 dirige per la
prima volta Nino Manfredi come co-protagonista, assieme
ad Alberto Sordi,
del film “Venezia, la luna e tu”. In esso l’attore nativo
di Castro dei Volsci
interpreta Toni, rivale di Bepi ( Sordi ) in quanto
entrambi fidanzati di Nina
( Marisa Allasio ).
Nel 1965 Nino Manfredi interpreta l’episodio “Una
giornata decisiva”, primo
segmento del film “I complessi” dove interpreta il timido
impiegato Guido
Raganelli che, durante una gita assieme ai colleghi di
lavoro, s’avvicina a
Gabriella ( Ilaria Occhini ), ma la sua timidezza lo
porterà a sposare una
brutta segretaria. Di alcuni film nei quali Manfredi è
diretto da Dino Risi ho
parlato in altri articoli del blog, ad eccezione del film
ad episodi del 1969
“Vedo nudo”. In esso Manfredi è protagonista di tutti e
sette gli episodi
nei ruoli che seguono: il dottor Cacapardo, il contadino
Angelo Perfili che,
dopo aver violentato una gallina, a seguito di processi
ed assoluzioni
l’acquista, un impiegato gay chiamato Ornella, un miope
che crede di essere
una bella ragazza, un operaio telefonico scampiato per
maniaco, un
impiegato di locomotiva ed infine un pubblicitario.
Nel 1970 Marcello Mastroianni e Sophia Loren sono i
protagonisti del film
diretto da Dino Risi “La moglie del prete” ambientato a
Padova, città veneta
in cui si è trasferita la cantante napoletana ormai
ritiratasi a vita privata
Valeria ( Loren ). A seguito di una delusione amorosa che
la porta a meditare
il suicidio, chiama una voce amica dove a risponderle è
don Mario ( Marcello
Mastroianni ). La giovane, dopo alcune perplessità, è
colpita dalla dolcezza
del sacerdote e
decide di conoscerlo. Lui, dopo infinite resistenze, la
conquista e se ne innamora non prima, però, di chiedere
la dispensa che le
gerarchie locali gli negheranno. In Vaticano vogliono
eleggere don Mario
Monsignore. Raggiunto a Roma da Valeria le propone, non
di interrompere
la relazione, bensi’ di rinunciare ai propositi matrimoniali.
La giovane, incinta,
alla fine rifiuta la proposta del prete. L’ultimo film
diretto da Dino Risi di cui
Marcello Mastroianni è protagonista è, nel 1981,
“Fantasma d’amore”
interpretato assieme a Romy Schneider e tratto
dall’omonimo romanzo
di Nino Milani. Nino Monti ( Mastroianni ) è un
commercialista 57enne il
quale, una domenica pomeriggio, vede apparire dinanzi ai
suoi occhi l’amore
di gioventù Anna,
il cui incontro avviene in un luogo dove è in corso un
delitto. L’uomo viene a conoscenza, subito dopo, che la
donna è morta da
tre anni a causa di un cancro dopo aver sposato il conte
Zighi ed essersi
ritirata in una villa vicino Sondrio. Il suo fantasma
porterà Nino, all’inizio
verso una realtà mediocre, alla fine alla follia.
Il 23 dicembre del 2016 il regista milanese Dino Risi
avrebbe compiuto 100
anni essendo nato un secolo prima, nel 1916. Come avevo
precedentemente
scritto in altri articoli, egli ha diretto gli attori
ciociari: Vittorio De Sica, Nino
Manfredi e Marcello Mastroianni. Nel secondo
lungometraggio da lui diretto
nel 1953 dal titolo “Il viale della speranza” dirige
Mastroianni nel ruolo
dell’operatore Mario, fidanzato di Luisa ( Cosetta Greco
). Due anni dopo, nel
1955, dirige Vittorio De Sica in due film “Il segno di
Venere” e “Pane, amore
e…” . Nel primo di essi l’attore e regista sorano
interpreta Alessio Spano che,
declamando poesie, illude la protagonista Cesira ( Franca
Valeri ), per poi
sfruttarla mentre nel secondo riprende il precedente
personaggio della saga,
Maresciallo Carotenuto, il quale fa ritorno al suo paese
dopo essersi
congedato dall’arma dei carabinieri. Per non annoiarsi,
decide di trovare una
nuova occupazione per alcuni versi simile all’altra:
comandante dei vigili
urbani. Sentendosi un leone, s’innamora della giovane e
prosperosa Sofia
( Loren ) detta la “Smargiassa”, della quale è già
spasimante il giovane
Nicolino ( Antonio Cifariello ). L’ex-maresciallo
vorrebbe tornare a vivere nella
propria casa ma troverà alloggio presso la zitella donna
Violante ( Lea
Padovani ) che, alla fine del film, deve accettare come
compagna della
vecchiaia rinunciando a fidanzarsi con la “Smargiassa”.
Nel 1958 dirige per la
prima volta Nino Manfredi come co-protagonista, assieme
ad Alberto Sordi,
del film “Venezia, la luna e tu”. In esso l’attore nativo
di Castro dei Volsci
interpreta Toni, rivale di Bepi ( Sordi ) in quanto
entrambi fidanzati di Nina
( Marisa Allasio ).
Nel 1965 Nino Manfredi interpreta l’episodio “Una
giornata decisiva”, primo
segmento del film “I complessi” dove interpreta il timido
impiegato Guido
Raganelli che, durante una gita assieme ai colleghi di
lavoro, s’avvicina a
Gabriella ( Ilaria Occhini ), ma la sua timidezza lo
porterà a sposare una
brutta segretaria. Di alcuni film nei quali Manfredi è
diretto da Dino Risi ho
parlato in altri articoli del blog, ad eccezione del film
ad episodi del 1969
“Vedo nudo”. In esso Manfredi è protagonista di tutti e
sette gli episodi
nei ruoli che seguono: il dottor Cacapardo, il contadino
Angelo Perfili che,
dopo aver violentato una gallina, a seguito di processi
ed assoluzioni
l’acquista, un impiegato gay chiamato Ornella, un miope
che crede di essere
una bella ragazza, un operaio telefonico scampiato per
maniaco, un
impiegato di locomotiva ed infine un pubblicitario.
Nel 1970 Marcello Mastroianni e Sophia Loren sono i
protagonisti del film
diretto da Dino Risi “La moglie del prete” ambientato a
Padova, città veneta
in cui si è trasferita la cantante napoletana ormai
ritiratasi a vita privata
Valeria ( Loren ). A seguito di una delusione amorosa che
la porta a meditare
il suicidio, chiama una voce amica dove a risponderle è
don Mario ( Marcello
Mastroianni ). La giovane, dopo alcune perplessità, è
colpita dalla dolcezza
del sacerdote e
decide di conoscerlo. Lui, dopo infinite resistenze, la
conquista e se ne innamora non prima, però, di chiedere
la dispensa che le
gerarchie locali gli negheranno. In Vaticano vogliono
eleggere don Mario
Monsignore. Raggiunto a Roma da Valeria le propone, non
di interrompere
la relazione, bensi’ di rinunciare ai propositi matrimoniali.
La giovane, incinta,
alla fine rifiuta la proposta del prete. L’ultimo film
diretto da Dino Risi di cui
Marcello Mastroianni è protagonista è, nel 1981,
“Fantasma d’amore”
interpretato assieme a Romy Schneider e tratto
dall’omonimo romanzo
di Nino Milani. Nino Monti ( Mastroianni ) è un
commercialista 57enne il
quale, una domenica pomeriggio, vede apparire dinanzi ai
suoi occhi l’amore
di gioventù Anna,
il cui incontro avviene in un luogo dove è in corso un
delitto. L’uomo viene a conoscenza, subito dopo, che la
donna è morta da
tre anni a causa di un cancro dopo aver sposato il conte
Zighi ed essersi
ritirata in una villa vicino Sondrio. Il suo fantasma
porterà Nino, all’inizio
verso una realtà mediocre, alla fine alla follia.
* Veroli 24 novembre 2016. Gabriele Mattacola.
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