8.5.17

MATTEO RENZI, ELETTO SEGRETARIO DEL PARTITO DEMOCRATICO CON UNA MAGGIORANZA SCHIACCIANTE, ATTACCA BEPPE GRILLO E I PARTITI CHE HANNO VOTATO NO. A ROMA CON LE MAGLIETTE GIALLE PER PULIRE LA CITTA’



“Il Pd deve lavorare insieme perché l’avversario sta dall’altra parte del campo”. Applausi dall’assemblea nazionale in diretta alla radio. Una delle parole chiave di Renzi è unità che riprende da Orlando. Ricorda l’Ulivo di Prodi e riconosce gli errori commessi. C’è da ripartire dal lavoro da fare sul territorio con i piedi bene saldi a terra. Nel primo giorno da segretario Matteo Renzi incontrerà B. Obama ma non dimenticherà quello che succederà in Italia.

Ma la prima telefonata è stata rivolta al sindaco di Castelvolturno e da lì che si vuole ripartire. “Il Pd è una comunità” e non di una sola persona. “Ma quale partito personale”. Altri applausi quando Renzi parla di Grillo che ironizza in televisione sui quasi 2 milioni di voti alle primarie. “Bisogna fare di più”, è l’invito del nuovo segretario che ricorda non è stato all’altezza su questo. Ci sono i circoli che devono essere luoghi d’incontro e aperti, poi c’è il web che si sta muovendo, per Renzi. Assenti su questo ma ora c’è l’App e Bob pronti che partiranno con la nuova segreteria. E’ il lavoro dei prossimi mesi abbandonando il pastone giornaliero e serale in televisione. 

Il primo punto è il sostegno al governo Gentiloni, da cinque mesi lo stanno ripetendo. Per Matteo Renzi questo è chiaro, contento del lavoro che sta facendo il governo. Loro stanno dalla parte del governo “invece gli altri si sono tirati indietro”. Il programma: il governo messo in sicurezza e lavorare insieme tutte le settimane. Il Pd si occuperà “con le magliette gialle” del territorio. “Chi parla e chi fa le cose”: Renzi vuole partire da Roma perché c’è tanto da pulire. Poi il 20 maggio a Milano con i ragazzi della società civile da coinvolgere e da inserire (20 nomi) nel nuovo direttivo del partito. Per Matteo Renzi c’è bisogno di cambiare metodo con una sorta di Servizio civile nei prossimi mesi scegliendo tre parole. (Ma il Servizio civile così come è oggi non è utile perché non arriva fino a 59 anni. Così è solo uno sperpero di denaro pubblico. E noi che siamo di Sora lo conosciamo bene, ndb). 

Tre parole per caratterizzare il Partito Democratico. La prima parola chiave: Lavoro, torna anche sul Reddito di cittadinanza con il loro che è diverso dalla proposta dei 5 Stelle. Le tasse da far pagare anche a chi non le ha mai pagate. Le troppe riforme realizzate senza il coinvolgimento dei cittadini. Seconda parola chiave: Casa ma in senso più generale, diverso senza inseguire la destra dove c’è Salvini. Non solo casa ma anche musei, ambiente, difesa del Territorio. E poi: Mamme perché la maternità è un problema oggi. Tre temi (ma non c’è traccia del Canone Rai in bolletta, ndb) per mettersi alla prova con una organizzazione più snella e semplice. “Ma il Pd sarà anche uno strumento per cambiare l’Europa”. Il capitolo fondamentale però è la nuova legge elettorale: non saranno loro il capro espiatorio avendo fatto un referendum. I cittadini che hanno votato No sono stati presi in giro dai partiti schierati per il No. Questi partiti, per Renzi, hanno la responsabilità della situazione attuale. Alle 16 e 52 termina il discorso di Renzi all’assemblea del 7 maggio dopo cinque mesi dalle sue dimissioni. Il neo segretario eletto con una maggioranza schiacciante: 700 voti contro i 212 di A. Orlando e gli 88 voti per M. Emiliano.

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