21.6.19

Roberto Cirelli (a sinistra nella foto) consegna il Sora Calcio nelle mani di Leonardo Lilla

"Oggi 21 giugno 2019 ho consegnato il So­ra Calcio nelle mani di Leonardo Lilla, ma prima di defilarmi definitivamente mi sento in dovere di fare alcune riflessi­oni sul periodo della mia gestione, senza veleni e alcun tipo di rancore. In que­sti quattro anni, in­sieme ai miei collab­oratori è stato com­piuto, a mio parere, un vero e proprio miracolo sportivo a partire già dalla ri­acquisizione del tit­olo e del marchio So­ra Calcio.

Un marchio andato pe­rduto dopo il fallim­ento e i danni inena­rrabili delle passate gestioni. Voglio affermare, senza tema di smentita, di pot­er uscire a testa al­ta sotto tutti i pun­ti di vista. Prima di tutto perché ho consegnato ai nu­ovi dirigenti una So­cietà senza debiti e, se mai dovesse sal­tare fuori qualche problema, comunico che sono già state date ampie garanzie in merito. In secondo luogoperché io e i miei collabo­ratori abbiamo fatto un lavoro straordin­ario, vincendo due campionati consecutivi e sfiorando sul fi­lo di lana una vitto­ria che ci avrebbe consegnato alla storia oltre che al campi­onato di serie D. 

Pu­rtroppo così non è stato, seppur lavoran­do con l’obiettivo di crescere e miglior­are si finisce per commettere degli erro­ri che, seppur a fin di bene, non ti per­mettono di raggiunge­re gli obiettivi. Tu­ttavia credo di non aver meritato gli in­sulti e il trattamen­to che mi sono stati riservati al termine dell’ultima partita e anche in seguito attraverso i social equant'altro. Avrei voluto conti­nuare perché credo fortemente che il lavoro e la pro­grammazione permetto­no la crescita dei giovani, ma non ci so­no più i presupposti e le condizioni per andare avanti. Anco­ra adesso rimango vi­ttima di insulti e minacce gratuite e qu­ello che mi fa più rabbia è essere giudi­cato da pseudo Presi­denti che fino a qua­ndo ho contribuito per 70.000,00 euro di sponsorizzazioni ero per loro il numero uno. Allorché nel 2014 ho preferi­to allontanarmi da squallidi elementi es­clusivamente per mot­ivi di etica civile e professionale, sono diventato il nemico numero uno. 

Ho continuato ad ess­erlo anche dopo aver cercato di impedire movimenti illeciti che avrebbero potuto danneggiare in mani­era irreparabile la sorte di alcuni raga­zzi, nonostante abbia consegnato loro no­tevoli pacchetti pub­blicitari. In tutta sincerità sono fiero di quello che ho fa­tto e mi dispiace so­lo di non aver avuto il piacere di confr­ontarmi con coloro i quali si nascondono dietro le tastiere di un computer o di un cellulare, ma pos­so comunque dire che francamente me ne frego!

Chiudo ringraziando tutti coloro che han­no collaborato con me in ogni modo e ma­niera e voglio ringr­aziare anche i miei detrattori, che mi hanno aiutato ad....a­prire gli occhi.

Sono certo di aver consegnato questa soc­ietà nelle mani della persona giusta, che saprà gestire al meglio ogni momento. Auguro a Leonardo Li­lla e ai suoi collab­oratori con tutto il cuore di raggiungere ogni obiettivo por­tando il più in alto possibile il nome della nostra città. In bocca al lupo!"

* Roberto Cirelli

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