”I giovani: un mondo a colori” Continua l’impegno della Caritas Diocesana e delle Istituzioni per
combattere droga ed alcolismo
di Elisa Salvucci *
Il teatro comunale di S. Donato V.C. ha accolto tutti. Era
gremito di amministratori, genitori, insegnanti, ragazzi, rappresentanti delle
diverse associazioni sportive e culturali. Non sono mancati, naturalmente, i volontari
dei centri d’ascolto delle “Caritas parrocchiali” della Valle di Comino.
Sì, è stato un pomeriggio diverso, utilizzato bene e logicamente, tutto
colorato. Dopo il saluto di mons. Antonio Lecce, amministratore diocesano di
Sora Aquino Pontecorvo, si è avuto l’intervento di Armando Caringi, in
rappresentanza dell’Associazione “Il Faro” di Sora. Il volontario ha presentato
una relazione dettagliata sull’indagine effettuata nell’ambito del territorio, sui ragazzi dagli undici ai diciassette anni. Purtroppo la relazione ha
messo in evidenza notizie poco rassicuranti, perché anche nei nostri piccoli paesi, il
fenomeno della droga inizia a farsi sentire. La rete dello spaccio è ben
organizzata, ma si deve creare invece una presenza più capillare per controbattere
questo fenomeno. Il coordinatore del convegno, Antonio Bernardelli, ha tenuto a
far notare che le motivazioni
rappresentate da Armando Caringi, hanno avuto l’effetto di far scendere un velo
di tristezza tra i presenti in sala. Ma è un motivo in più per un’azione
condivisa contro droga ed alcolismo. Molto interessante è stata la relazione
del dott. Mario Schermi, formatore del Ministero di Grazia e Giustizia. Ha
parlato sia del mondo giovanile visto dal punto degli educatori, sia da parte del mondo degli adulti. I giovani vivono in un
loro mondo e fanno fatica ad esprimere cosa provano, cosa sentono; in loro sembra
mancare “una grammatica sentimentale”. Non riescono ad immaginarsi nel futuro,
ad assumere ruoli importanti nel sociale e sono incapaci di fare economia.
Consumano il loro corpo come se fosse una risorsa infinita. Per migliorare
questa situazione sarebbe opportuno che il mondo degli adulti subisca dei
cambiamenti perché i genitori sono diventati troppo tolleranti, indeterminati e
indecisi: hanno dimenticato l’opportunità di cosa significhi punire. C’è una
grande crisi pedagogica, in quanto non si riesce a far diventare i giovani
uomini adulti. Questo dovrebbe spingere i genitori a costruire un mondo con dei
valori ricchi di contenuti, ed infine consegnarlo, in maniera positiva, ai propri figli. Il dott. German De Luca, ha espresso il proprio apprezzamento
per l’indagine che è stata svolta, ritenendo il questionario uno strumento
notevole per l’approfondimento di temi importanti. Il responsabile CESV ha
spiegato che per contrastare la diffusione dell’uso di sostanze stupefacenti si
dovrebbe fare, tra l’altro, molta
prevenzione, riducendo il traffico e i
danni dovuti al consumo delle sostanze. Nella seconda parte
della relazione, il dott. De Luca ha parlato delle associazioni di volontariato
affermando che quelle attive nella provincia di Frosinone sono 224; di queste
77 si occupano del sociale e diverse altre hanno dei progetti riguardanti le sostanze
psicoattive. Interessane il dibattito
che ne è seguito. Diversi ragazzi hanno avanzato delle domande al M.A.,Valerio Di Santo e
alla dirigente scolastica del
Comprensivo di S. Donato, dott.ssa Anita Monti. Entrambi hanno evidenziato la pericolosa
carenza di comunicazione tra gli adulti e i giovani. Ci piace qui riportare una
nostra piccola nota; un piccolo ma significativo episodio. Abbiamo notato un
ragazzo di prima media che, mentre ascoltava le relazioni, spontaneamente prendendo appunti, ha scritto
queste riflessioni sulla droga:“La droga
morde ed è pericolosa. La droga è: alcool, sigarette, canne e erba. La maggior
parte sono i diciottenni che ne fanno uso”. Le conclusioni del convegno hanno visto il saluto
dei sindaci, Antonello Antonellis, Piero Volante e Riccardo Frattaroli che si
sono impegnati a lavorare ancora di più a favore del sociale, per cercare di
rendere il nostro territorio e la meravigliosa Valle di Comino, sempre migliore,
maggiormente vivibile ed attenta ai problemi dei giovani e della gente. Il
“convegno” è stato un successo di
impegni, di studio, di ricerca e di partecipazione. Anche questo un modo di
fare cultura e crescita comunitaria. Un sentito ringraziamento va a tutti
coloro che, con tanto coraggio ed impegno, hanno reso possibile questa iniziativa. Ma uno particolare va al promotore
dell’evento, il direttore della “Caritas
Diocesana”, don Akuino Toma Teofilo.
* San Donato Val Comino
18 novembre 2012. Caritas Diocesana. Comunicato stampa di Elisa Salvucci.
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