Venerdì scorso la cerimonia ad Arpino.
Un bassorilievo esposto provvisoriamente nella Sala conferenze di Palazzo Boncompagni in attesa di una migliore sistemazione. Giuseppe Ranaldi nato ad Arpino successivamente si trasferì a Latina.
USQUE
TANDEM...
di Rodolfo Damiani *
Suggestiva
per quel sembrare di essere sospesa fra la terra e il cielo, superba
giustamente, per la sua storia, i suoi figli illustri, per le
vestigia del passato e per l’utilizzo intelligente che se ne fa a
promozione del territorio.
Giovedi
14 marzo in Arpino si è aperto uno spazio culturale che , a mio
avviso, è la sommatoria del passato , del presente e del futuro , in
questo contesto temporale , si è completata l’unità aristotelica
con lo spazio e l’azione.
Un
nobile palazzo , una sala discreta nei suoi affreschi e nella luce
obliqua che induce tranquillità e concentrazione , mura ricche di
storia e di memorie, Mario e Cicerone, sembra debbano apparire da
un momento all’altro.
Un
evento di civica collaborazione , di ammirazione artistica , rivolta
a personaggi di ottimo livello nel vissuto o potenzialità emergenti.
Il
fascino di una presentatrice , la cui giovanile prorompente bellezza
, sta nella maturità guadagnando nel modo di suscitare empatia , con
una grazia consapevole e misurata , con una ricchezza di idee che la
completano come Donna, che sa, che può, che vuole ; appunto Paola
Delli Colli.
Un’Opera
d’Arte , austera, possente , viva resa nel bronzo , metallo degli
eroi, del Maestro Giuseppe Ranaldi, raffigurante l’arringa di
Cicerone contro Catilina.
Un
bassorilievo che rappresenta e racconta, ricco di pathos e di
drammaticità e con un verismo di immagini che ne fanno un’opera
plastica , non una rappresentazione statica.
L’opera
viene concessa per 5 anni dagli eredi al Comune perché venga esposta
e arricchisca gli apprestamenti museali, già ricchi e di sicuro
interesse, traguardando ad una transazione futura.
Brani
scelti con molta cura e ben ambientati nel salone : Morricone,
Vavilov, Lehar, Verdi , Donizzetti e Berliotz, eseguiti
magistralmente da tre giovani che rappresentano il futuro artistico
di una terra in cui la cultura è patrimonio che viene dalla storia.
Il
Maestro Marco Attura , pianista dai grandi mezzi, compositore moderno
con solide basi classiche, si sta rivelando un talento nell’arte di
dirigere , raccogliendo significativi risultati da Reggio Emilia a
Noto, A Roma, a Cassino e recentemente a Spoleto.
Il
Maestro Alberto Petricca un campione duttile, fungibile in formazioni
orchestrali e cameristiche , ottimo violinista , tenore dai grandi
mezzi , si distingue per una importante attività di musica da
camera.
Nel
suo carnet ha permanenze all’estero e significative partecipazioni
liriche. Giovane
che emana simpatia per la sua cortesia e modestia.
Di
sicuro futuro la soprano Stella Alonzi , figlia d’arte , ma mi
perdoni la madre , la talentuosa Manuela, se affermo che l’allieva
ormai sta superando la maestra e intravede un domani al top.
Grande
voce , ben indirizzata , una ragazza volitiva e cosciente dei suoi
mezzi e delle speranze che si ripongono in lei.
E’
il futuro , è il domani , è la continuità delle grandi tradizioni
liriche dell’Italia. Brava Stella , di nome e di fatto.
Complimenti
all’Amico Giorgio che di un gesto generoso ha fatto un evento di
ampio respiro culturale , alla perfetta organizzatrice Manuela
Abballe, di una precisione maniacale e complimenti al Sindaco Rea e
alla sua Giunta che in poco tempo ha offerto una serie di
appuntamenti culturali di livello.
* Arpino 16 marzo 2014. Rodolfo
Damiani.
Nessun commento:
Posta un commento