7.3.14

FERROVIE DIMENTICATE, SULLA AVEZZANO-ROCCASECCA NON BISOGNA ABBASSARE LA GUARDIA (2)


La notizia è “ufficiosa”

Si sostituiranno le traversine. Partiranno i lavori ma non si sa di preciso quanti chilometri dei 18 in totale. I dirigenti del Comitato Interregionale non si sono sbilanciati più di tanto, domenica 2 marzo, al convegno sulle Ferrovie dimenticate. 

Era la 7° Giornata Nazionale, presenti il Comitato Interegionale “Salviamo la Ferrovia Avezzano-Roccasecca”, l’Associazione culturale “Amici della Ferrovia Le Rotaie” del Molise, aderenti alla Federazione Italiana Modellismi Ferroviari e Fabiana Contestabile del Comitato per salvare il Tribunale di Avezzano. Il libro di Riccardo Finelli: “Coi binari tra le nuvole” è stato presentato al pubblico. L’autore ha percorso per quattro giorni a piedi la ferrovia Sulmona-Carpinone chiusa da qualche anno. C’è stata poi la relazione della dottoressa Rita Salvatore, dell’Università di Teramo, esperta di aree interne. L’introduzione del presidente, l’avv. Emilio Cancelli e ha moderato il vice presidente del Comitato, l’ing. Rosaria Villa. 

NESSUN SINDACO PRESENTE IN SALA. L’Ing. Rosaria Villa ha affermato che a breve partiranno i lavori e possono concludersi anche velocemente ma la ferrovia riaprirà a settembre con un impegno finanziario che il comitato non conosce. I lavori sui 18 chilometri non si riusciranno, forse, a farsi tutti. Nessun sindaco in sala, qualche ex sindaco presente e poi i soliti noti: il già direttore Sciarra, i politici D’Amico e Della Posta.


IL CASO (DELL’ALFANIANO) ANTONIO GENTILE ANCHE A CIVITELLA ROVETO. L’Ing. Villa, molto cauta, ha visto bene la riconferma a ministro di Maurizio Lupi perché così può portare avanti tutta la questione della ferrovia già aperta. Il comitato interregionale prosegue in modo cauto e in effetti è così perché anche nel comunicato diramato martedì ai giornali e siti viene riportato in modo blando l’intervento, a Civitella Roveto, di Antonello Caporale. Un intervento quello del giornalista che meritava di più, sulle associazioni, sui cittadini che non si vogliono arrendere. C’è molta rabbia in giro ma non bisogna mollare, anche per Antonello Caporale.


C'E' "IL FATTO BUONO". Il giornalista de “Il Fatto Quotidiano” ha detto qualcosa in più sulla recente polemica che ha coinvolto il calabrese Antonio Gentile che si è appena dimesso da sottosegretario alle Infrastrutture del governo Renzi. Il sottosegretario che aveva negato di aver bloccato la stampa dell’”Ora di Calabria” e che ha fatto una telefonata inquietante. Le domande che anche tra il pubblico sono arrivate spontanee: “Qualcuno ce lo ha messo lì? E Renzi ha accettato? Antonello Caporale è intervenuto sulla situazione delle ferrovie, dei treni e delle stazioni di Gioia Tauro e Cosenza. La situazione dei trasporti della Calabria nel suo documento: “La vita è un treno” formato da quattro filmati in tutto, ma solo due che si sono potuti proiettare per questione di tempo. E Antonello Caporale, regista della televisione de “Il Fatto”, su questo ha detto che i cittadini devono fare la loro parte. 

Antonello Caporale ha poi ha ricordato la recente iniziativa del giornale: “Il Fatto Buono”. C’è l’e-mail ( segreteria@ilfattoquotidiano.it ) del progetto, utile per inviare notizie, fotografie, note, documenti sulle eccellenze del territorio italiano e nel nostro caso collegate alla “Ferrovia del Liri”. Il giornale dedicherà nelle prossime settimane una pagina intera alle segnalazioni dei lettori. E una pagina dedicata alla ferrovia, alla valle del Liri e alla valle Roveto per il giornalista “si può fare”. Per Bianca Mollicone, l’iniziativa del giornale diventa così importante perché si può portare all’attenzione nazionale la prossima iniziativa nella valle Roveto, del 31 maggio, 1 e 2 giugno (Il Cammino dell’Accoglienza”), che ricorderà i 70 anni della Liberazione che ebbe origine proprio nella valle rovetana. Per informazioni c’è il sito: www.ilcamminodellaccoglienza.it  


NON BISOGNA ABBASSARE LA GUARDIA. “I sindaci non hanno dato domenica un segnale forte” non essendo in sala. Anche il dottor Sciarra, “sempre puntuale e preciso”, senza entrare in discorsi troppo tecnici ha detto di stare ancora attenti perché la tratta non è ancora del tutto salva. Sulla ferrovia Avezzano-Roccasecca “non bisogna abbassare la guardia”, dice Sciarra. 

Ma si può dire anche, si può aggiungere alla perplessità di Sciarra, perché ci sono le elezioni per il Parlamento Europeo e in più ci sono quelle regionali. 

Il dirigente al tempo del Centenario della ferrovia, nel 2002, ha ricordato che le manifestazioni furono messe in cantiere ma non tutti i sindaci furono favorevoli. Trovò molte resistenze e ora mette in guardia perché c’è un problema economico: il finanziamento “ex Trenitalia” dedicato alle ferrovie è stato inserito in un calderone più grande che comprende tutti i mezzi di trasporti. E ha fatto capire che la coperta è diventata corta. L’attenzione quindi sul treno non va diminuita soprattutto dopo le elezioni di maggio. Ha continuato ancora che senza l’azione incisiva del Comitato la ferrovia sarebbe stata già chiusa definitivamente. E ora vuole dare un premio, col suo sodalizio, alle associazioni che non si arrendono e ha fatto la proposta di premiare il Comitato Interregionale “Salviamo la Ferrovia Avezzano-Roccasecca”.

La Foto è del Comitato Salviamo la Ferrovia.

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