Giovedì scorso una nuova giornata critica con la struttura nel caos. Non si riescono a tamponare le falle. Oltre 50 persone in attesa, con punte di 70. Anche dopo l’intervento della manager la situazione non migliora.
A Sora invece questa mattina, domenica, in piazza, cittadini, movimenti e associazioni, per la difesa dell’Ospedale S.S. Trinità. Pediatria ed Ortopedia stanno per finire “nei guai”. Nel senso di pensionamenti e trasferimenti. La settimana prossima, sono le notizie che circolano, una dottoressa a Pediatria si trasferirà per lavorare a Frosinone.
Una petizione con tre punti semplici per chi sta raccogliendo le firme ma un po’ più complicata per chi le riceverà. Primo c’è l’abolizione delle macroaree. Secondo c’è lo sblocco delle assunzioni e terzo c’è la revisione del piano di rientro.
Si ricorda di seguito, in conclusione, il post sulla visita della ministro Beatrice Lorenzin a Frosinone e Sora anche perché qualche rigo è saltato nell’altro.
LA
VISITA DELLA MINISTRA LORENZIN A FROSINONE E SORA.
A
Frosinone e a Sora la sanità sotto la lente del ministro perché la visita è
stata richiesta dai due sindaci. La visita della ministra, che non ha tante
competenze dirette, accompagnata da Vicano (che prima di andare via ha dato la
sua ricetta in cinque punti) e seguita da tutti i mezzi dell’informazione. La Lorenzin interverrà dove può. A Frosinone seguita un
po’ di più, intervistata da giornali, televisioni e radio. Per la Lorenzin c’è la degenza
in ospedale che è superiore, si deve lavorare su questo: ridurre la permanenza
in ospedale. Una situazione paradossale; l’Ospedale Spaziani di Frosinone è
bellissimo da due punti di vista: è moderno, accogliente e tecnologico che ha
ancora molti margini di sviluppo ma ci sono carenze d’organico da affrontare
nel Patto della Salute nazionale. Il personale al Pronto Soccorso non adeguato:
troppi malati in barella. C’è la razionalizzazione della governance del
personale e il commissariamento regionale.
IL SINDACO DI FROSINONE. C’era il sindaco Ottaviani che dà
del tu al ministro, è intervenuto sul Centro trasfusionale, ha ricordato il Dea
di 2° livello e lo ha riproposto per il capoluogo. Il sindaco critica alcuni
ospedali romani e Tor Vergata sul Centro. La Lorenzin sul Centro
trasfusionale, che si vuole trasferire a Roma, ha fatto sapere che contatterà la Rete del Sangue per
ricontrollare le ripartizioni.
LA VISITA A SORA. Poi si è recata a Sora, è arrivata con un’ora di
ritardo, accolta da Ernesto Tersigni, ha visitato alcuni reparti. C’era anche
Mauro Buschini (ma un po’ in disparte), questa volta molto meno intervistato
dai mezzi dell’informazione. Per il sindaco Tersigni è stata una visita piena di
contenuti e non una “passerella elettorale”.
LE ASSOCIAZIONI, I SINDACATI E I CITTADINI. Tanti i
cittadini ad attenderla. Presenti a Frosinone le associazioni di volontariato,
i sindacati Cgil, Cisl e Uil e tanti cittadini con cartelli. “Beatrice salvaci
tu”. Chiamata per nome. “Non possiamo morire su una barella”. A Sora un po’
meno cartelli e i giornalisti non sono potuti entrare nel Pronto Soccorso. I
cartelli contro la mancanza di personale. Precari e medici i primi problemi da
affrontare ma la ministra ha parlato anche di Piani di rientro che in tutta
Italia stanno allargando il gap tra le regioni del centro nord e centro sud.
Poi ci vuole un’azione forte in direzione dei pazienti.
PRONTO SOCCORSO SVUOTATI. “Lo Spaziani tirato a lucido”. Ma
anche le situazioni messe a posto prima dell’arrivo della ministra. A Sora il
sindaco ha smentito, “no, non si sono verificate”, ma a Frosinone una signora
ha voluto seguire di persona la ministra durante la visita nei reparti per
controllare eventuali cambiamenti momentanei. Suo marito colpito da ictus ha
avuto una ricaduta e “messo a posto prima” dell’arrivo della Lorenzin. La
ministra avvisata prima da chi l’aspettava. “Mio marito messo a posto prima”.
Un’altra signora, sugli Ospedali della Capitale, denuncia che si sta abbassando
la qualità dei servizi e ci sono seri problemi per chi arriva dalla provincia:
“ormai a Roma non ci accolgono più, nei Pronto Soccorso non ci guardano più”. I
servizi sanitari da migliorare: “Dobbiamo portarci gli infermieri da casa”. Riqualificare
la spesa e i servizi sanitari prodotti con tanta efficienza ed efficacia; è
anche la richiesta di tanti cittadini.
AL SANTISSIMA TRINITA’. A Sora hanno assicurato che i malati
non sono stati spostati. Per il Dottor Massimo Menichini si è lavorato come
tutti gli altri giorni. “Nei Pronto Soccorso a volte si lavora di più e a volte
di meno”, sempre per il dottore del reparto dell’Ospedale di Sora che lo ha
ricordato alla stampa locale. Nella giornata di giovedì scorso l’attività nel
Pronto Soccorso “è stata di ordinaria amministrazione”. L’organizzazione è
rimasta così senza mettere a posto nulla, i pazienti erano gli stessi degli
altri giorni. “I Pronto Soccorso sono così”, per Menichini che ripete ancora
che c’è scarsità di personale. Per il sindaco Ernesto Tersigni la presenza del
ministro della Salute è importante perché si parla anche così della nostra
provincia in campo nazionale. “Sora riscontra moltissimi disagi”, per il
sindaco una visita che porta molti contenuti: il Dea, e lo ripeterà al
ministro. Poi il Pronto Soccorso che “non è un problema di spazi ma di
personale”. Il sindaco si sarebbe aspettato anche la visita di Nicola
Zingaretti. Le interviste hanno ribattuto ancora su questo aspetto della sanità
ciociara ma senz’altro c’è anche dell’altro.
GLI OSPEDALI DI ALATRI E CASSINO. La ministra, Beatrice
Lorenzin, ha visitato gli Ospedali di Frosinone e Sora dove ci sono al governo
delle due città sindaci di centrodestra. Tersigni ed Ottaviani che già da
qualche tempo si continuano a fare l’occhiolino politico. Ottaviani poi, a
volte, intervistato dalla emittente radiofonica sorana. La Lorenzin non è andato
invece ad Alatri e Cassino. Per una volta Sora ha scavalcato Cassino. Il
sindaco di Alatri è intervenuto nella polemica ricordando che “il ministro non
si accorto che c’è anche l’Ospedale di Alatri”. E da Cassino c’è l’invito alla
Lorenzin di visitare anche il Santa Scolastica.
LA
VISITA DEL MOVIMENTO 5 STELLE. Qualche giorno prima c’era
stato il blitz degli attivisti del Movimento. L’On. Frusone lo dice
chiaramente; c’è da eliminare la politica che sceglie i manager nella sanità.
Ci sono le nomine politiche da abolire, poi ci vogliono “meritocrazia e
trasparenza”, per Frusone. In provincia di Frosinone poi, per il M5S, si fa
ricorso in modo sproporzionato agli “acquisti di prestazione”. C’è un abuso.
LE
CONCLUSIONI E LA SEGNALAZIONE. I sindaci impegnati fin troppo sulla sanità ma
non sulla salute e sulla prevenzione. Sulla qualità dell’aria, ad esempio. E da
qui che prima o poi bisogna partire. L’impressione che si ha è che ancora c’è
la volontà (sotto-sotto) di far spendere troppo denaro alla regione. Tanto poi
paga il Papà Pantalone di turno.
Foto da www.ilpost.it
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