Sora: Omaggio a Vittorio De Sica |
OMAGGIO A LINA WERTMULLER A 90 ANNI DALLA NASCITA
di Gabriele Mattacola
La regista Lina Wertmùller, che il 14 agosto compirà 90 anni, nel corso della sua lunga carriera cinematografica ha diretto anche gli
attori ciociari Nino Manfredi e Marcello Mastroianni. Con il primo si sono incontrati per la prima volta nel 1959 nel varietà televisivo
"Canzonissima". Sei anni dopo, nel 1965, Nino Manfredi è protagonista del secondo lungometraggio diretto dalla regista romana
"Questa volta parliamo di uomini", grazie al quale ha vinto il Nastro d'Argento come miglior attore protagonista. Il film, diviso in quattro
episodi, ha come filo conduttore un chimico milanese il quale, al termine di una doccia, cerca un asciugamano e, finendo sulle scale,
resta chiuso fuori. Il primo episodio, "Un uomo d'onore", ha come protagonista un ricco industriale il quale, dopo aver rimproverato la
moglie a causa di un furto di gioielli, finisce per incoraggiarla a continuare in quanto è a corto di denaro. L'episodio successivo, "Il
lanciatore di coltelli", narra le vicende di un settantenne che, un giorno, per sbaglio lancia la mira uccidendo la moglie. "Un uomo
superiore" parla di un professore il quale, dopo aver tiranneggiato la moglie obbligandola ai travestimenti più ridicoli, finge di rimanere
ucciso per godersi uno spettacolo necrofilo. "Un brav'uomo", ultimo episodio, è un ritorno alle origini ciociare del protagonista il quale
veste i panni di un contadino ubriacone e fannullone che, nonostante fa un figlio ogni anno, accusa la moglie di non somigliare a
Sophia Loren. Il chimico che introduce i singoli episodi, alla fine, essendo ancora nudo e insaponato sarà preso per pazzo e portato in
una casa di cura.
Nel 1978 Marcello Mastroianni è protagonista, assieme a Sophia Loren e Giancarlo Giannini, del film diretto dalla Wertmùller "Fatto di
sangue tra due uomini a causa di una vedova, si sospettano moventi politici", ambientato in un paesino siciliano all'inizio degli ann '20.
Titina ( Loren ), è rimasta vedova di un carbonaio oppositore del regime fascista che aizzava i contadini a scioperare. La notte
dell'omicidio la donna abortisce e, presa dallo spavento, aiuta gratuitamente le compaesane ad abortire. La donna frequenta due
uomini: l'avvocato Spallone ( Mastroianni ), socialista proveniente da una ricca famiglia borghese che l'ha protetta nel momento in cui
l'assassino del marito Vito Acicaterna ( Turi Ferro ), ha cercato di violentarla, ed il cugino italo-americano Nick Sammichele ( Giancarlo
Giannini ), tornato in paese con la missione di vendicare la donna. Titina, trovatasi di nuovo incinta, non sa di chi sia il figlio tra i due
amanti. Alla fine Nick viene ferito a morte da Acicaterna e, raggiungendo Titina e Spallone, compie una strage, La donna, stringendo i
due uomini al petto entrambi morenti, bisbiglia "Il figlio è tuo, voglio bene a te, amore mio!".
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