Il ministro Speranza sul non voto che è una grande maggioranza, ci sarà di che interrogarsi. L'esempio della Francia dove i giovani non sono andati a votare al primo turno.
Il nodo da sciogliere sono poi le condizioni sociali qui in Italia: tema di questo convegno per Roberto Speranza. Le bombe sociali che la sinistra deve risolvere, rilanciate sul palco dal segretario del partito. Un congresso questo, in corso, che deve discutere della questione sociale. Il Reddito di Cittadinanza è l'unica risposta oggi “piaccia o non piaccia” per Speranza. (Stavano freschi, una riflessione e un ricordo, i percettori di oggi ad aspettare il Reddito Minimo Garantito tanto caro a Marco Urbini quando era qui da noi, ndb). “E il mercato da solo non basta”, anche per il ministro Speranza, “nessuno deve restare indietro”.
Anima e Cultura Politica anche per Articolo 1 e con il PD c'è una piattaforma da creare con i partiti popolari sul territorio e non sui social e poi c'è da chiudere la stagione dell'antipolitica.
Sono tre i pilastri del partito di sinistra: Lavoro, Salute e Ambiente da costruire con l'alleanza del polo progressista. In sala ad ascoltare Letta. “La sinistra o è ambientalista oppure è ferma ad un altro secolo”, chiaro per Speranza che vede il tempo della sinistra per far tornare gli elettori al voto scappati, e la destra, per Speranza, è unita e può essere battuta in vista ormai delle elezioni. Vede il ministro una fase nuova ed un tempo nuovo già attuato in altri paesi. Il riferimento è alla Germania. Con forze unite del socialismo europeo.
Sul campo largo è sembrato, Speranza, superare anche Letta perché “bisognerà impegnarsi su questo con un nuovo centrosinistra da realizzare”. Speranza e Letta per l'unità a sinistra con il campo largo. Articolo 1 MDP sta già partecipando alle Agorà volute da Letta e la strada che serve al Paese è questa. Un nuovo centrosinistra.
Ieri la prima giornata dell'assemblea nazionale di Articolo 1-MDP con la relazione del ministro, rieletto segretario del partito, a seguire gli interventi con i saluti degli ospiti. Apre il ministro Di Maio a seguire Letta. Calenda che si smarca dal campo largo contro i 5 Stelle anche ieri e poi Fratoianni; per i Verdi, dopo Demos che aderisce alle Agorà, ha parlato Zaratti. Oggi sono previsti i saluti di Conte, Bersani e D'Alema.
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