Ho camminato in ogni tipo di
situazione, nel deserto del Sahara, sul ghiacciaio Vatnajokull, in Patagonia,
sulle tracce di antichi pellegrini e in aree selvagge senza sentieri. Ma non ho
mai camminato su una ferrovia. Ancora attiva, anche se non circolano più treni.
Perché la tragedia che si sta compiendo in silenzio in Italia è proprio questa:
si sta abbandonando, dismettendo, un patrimonio inestimabile, ferrovie che
hanno più di cento anni che collegavano il nostro paese per il lungo e per il
largo.
Negli ultimi anni è una strage. Il bel libro di Finelli, giornalista di
Modena e scrittore capace, racconta di come lui e un amico abbiano camminato quattro
giorni da Sulmona a Carpinone, tra Abruzzo e Molise, su una ferrovia che era un
gioiello, passava in quota a quasi 1400 metri, e in inverno
erano avventure e muri di neve all’uscita delle gallerie. Finelli cammina
imparando da subito il passo dell’anatra che consente di non distruggersi i
piedi tra binari e sassi di riempimento. Il racconto dei quattro giorni di
cammino è appassionante, anche se il tempo atmosferico che trovano è
inclemente.
L’autore cammina per raccontare la storia, incontrando vecchi
ferrovieri in pensione, o persone che su quella ferrovia hanno passato una
vita. Cammina raccontando anche il dolore di quei luoghi, delle amministrazioni
locali, della gente, dei ferrovieri, per la prematura chiusura di una ferrovia
che in un altro paese sarebbe diventata attrazione turistica. Finelli sfida le
leggi e le regole: attenzione a voler ripercorrere le sue orme perché è vietato
camminare sulle ferrovie che ancora vengono mantenute in efficienza in attesa
di un eventuale (seppur improbabile) recupero. Però c’è da augurarselo, che il
mondo giri in modo diverso, e invece che costruire la TAV si riaprano le
vecchie ferrovie dismesse… libri come questo sono manifesti
per un mondo diverso. Potete anche vedere alcuni video del loro cammino, su YouTube.
* 18 dicembre 2012. La Compagnia dei Cammini. “il cammino” n. 68. Il regalo migliore è quello che non costa. La recensione: Riccardo Finelli – “Coi binari fra le nuvole”, Neo edizioni 2012 – 13 euro. www.riccardofinelli.it
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