17.12.12

SUGLI OSPEDALI DI SORA E ALATRI LA DECISIONE IN SETTIMANA



Domenica 16 dicembre una mattinata di raccolta firme, in piazza tre tavoli

C’era Rifondazione comunista per i quattro referendum sul lavoro e sull’art. 18, c’era il Movimento 5 Stelle e la signora Guerriero, dipendente dell’Asl che ha continuato la raccolta firme sull’Ospedale di Sora. 

Al tavolo di Rifondazione si è fermata a firmare Irene Mizzoni che ha informato sulle ultime vicende a Ciociaria Oggi. Da mesi non ricevono più lo stipendio. Lei da 27 mesi. Da tempo non scrive più per il giornale (in effetti non si è vista più alle manifestazioni). Ci sarà lo sciopero dei giornalisti da questo pomeriggio e, forse, domani il giornale non sarà in edicola.

A pochi giorni dal Natale però poca gente in giro anche se c’era una Fiera mercato. Nel pomeriggio, sul tardi il centro si è vivacizzato un pò di più. La crisi si fa sentire. 

Un week-end di passione anche a Sora per gli attivisti del M5S. Il Movimento 5 Stelle doveva raccogliere le firme sull’acqua (dando una mano al coordinamento provinciale dell’acqua pubblica) e sulla presentazione delle liste già da sabato (come in tutta la provincia di Frosinone) ma per la manifestazione sull’ospedale ha rimandato a ieri il primo tavolo. Ci saranno anche domenica prossima come ci sarà Rifondazione. Firme che sono necessarie per partecipare alla competizione elettorale prossima. Il voto a febbraio però fa paura a Grillo e agli attivisti perché non c’è mai stato d’inverno. Potrebbe far aumentare l’astensionismo senza il M5S sulle schede se non riusciranno a raccogliere le firme necessarie. Al banchetto di Sora però si sono avvicinati in tanti, c’è stata la sorpresa. Tanti giovani, professionisti ma anche addetti ai lavori. Ma 6 o 7 milioni di italiani potrebbero rimanere a casa a fine febbraio, per Grillo. Ci sono tre settimane utili per le firme ma sotto le feste natalizie. I primi nomi di candidati per il movimento di Beppe  Grillo: Marco Di Girolamo, Luca Frisone, Cristian Bellicampi, Enrica Segneri, Ilaria Fontana, Mattia Spigola.

La sanità ciociara al primo posto in questi giorni di freddo natalizio. Sull’ospedale le decisioni ci saranno, così sembra, in settimana dopo un ulteriore incontro tra Bondi e il Prefetto di Frosinone. Il prefetto riceverà oggi un documento stilato dai 27 sindaci sottoscritto sabato mattina dopo il sit-in in piazza S. Restituta. Dopo i discorsi sul palco (è intervenuto il solo sindaco di Sora e alcuni cittadini “impegnati” con l’ospedale) c’è stata la riunione nella sala consiliare aperta a tutti.

Alcune cifre però danno la spesa sanitaria per il 2013 di 125 miliardi, mancheranno 15 miliardi e oltre. Per quest’anno mancano ancora 12,36 miliardi. Cifre che sono da spavento. Le Asl stanno già avvertendo che faranno tagli di farmaci e il latte sta già scarseggiando per i ricoverati. Un bollettino di guerra.

E ieri al convegno sull’Eutanasia, in Cattedrale,  il prof. Tambone ha detto che c’è anche qui una spending review. Sull’eutanasia che non è un problema medico ma globale. Un problema non di bioetica ma di economia e di neoliberismo. Un problema che riguarda malati cronici, disabili, ecc. Anche qui chi è più ricco va avanti, viene mandato avanti. Il succo del discorso del professore. “Per fare bioetica non bisogna fare bioetica”, ha poi continuato, “si fa bioetica ma poi il mondo lo governano loro”. Ha fatto alcune domande. “Chi è che incide di più? L’interesse sull’eutanasia è principalmente economico. Meno gente ma più felici? Per il professore non bisogna cadere nel tranello. Sulle motivazioni dell’eutanasia c’è una cultura neoliberista ed economica.  

Ci sono sulla sanità anche medici che sono fuori dal coro. Il problema sulla sanità è dare servizi migliori, chiudere o riconvertire strutture è per dare servizi migliori a tutti”. Ci sono sulla sanità anche medici che sono fuori dal coro. Commentano che la sanità è vittima di grandissimi buchi di bilancio e di dispendio enorme di risorse economiche. E così non si può andare avanti. Il problema non è Biondi ma è la legge del ministro che vuole risistemare la sanità e il sistema sanitario. “I cambiamenti nella sanità non sono dannosi”.

In piazza domenica mattina anche gli allenatori Buccilli e Luiso. Hanno parlato a lungo, di calcio naturalmente.

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