Primarie del centrosinistra: il comunicato stampa
dell'iscritto e militante di SEL Sora Giuseppe Di Pede
Domani il popolo del centrosinistra
sceglierà chi sarà il prossimo candidato della coalizione di centrosinistra.
Il
primo dato importante di queste primarie è che finalmente dopo tanto tempo si è
tornato a parlare di politica e i cittadini hanno dimostrato che quando si
mette al primo posto la discussione hanno voglia di partecipare e decidere.
Questo
ballottaggio sembrerebbe una conta interna al maggiore partito della
coalizione, ma i due sfidanti hanno idee molto diverse che quasi sembra uno scontro tra due
coalizioni. Con l’uscita di Vendola dalla competizione, che assicurava una
coalizione con il baricentro spostato a sinistra, è necessario non votare
Matteo Renzi. Il giovane sindaco, seppur affascina nel suo modo di parlare,
convinto rottamatore della classe dirigente attuale, che poco ha fatto in
questi anni, sembra un personaggio costruito ad arte che ricorda i primi passi
del cavaliere più famoso d’Italia. Non sarà un caso che piace al popolo del
centro-destra, non solo per il carisma, ma sopratutto per le sue idee liberali
che sono state il cardine della politica del berlusconismo di questi ultimi 20
anni.
“La
vittoria di Renzi sarebbe un problema”, queste parole pronunciate dal mio
segretario, Susanna Camusso, sento di condividerle. E’ necessario avere una
coalizione di centro-sinistra vicina alla sensibilità dei lavoratori, ai
problemi del mondo del lavoro, che si occupi una volta per tutte di una
condizione che rende i nostri giovani deboli nel programmare la propria vita e
il proprio futuro: il precariato. E’ necessario un governo che investa nella
ricerca e non lasci le Università nelle mani delle fondazioni private. Votare
Renzi aumenta il rischio di vedere tra qualche anno universita e studenti di classe A ed università e
studenti di classe B. Bisogna garantire
a tutti gli stessi diritti.
Per
questi motivi invito tutti i lavoratori a recarsi alle urne domani, perchè in
ballo c’è il futuro del nostro Paese. Non votare Renzi significa avere
un’ultima speranza per migliorare le condizioni dei nostri giovani ed avere un
governo più sensibile alle tematiche del lavoro.
P.S:
Un ultimo motivo? i leghisti votano Renzi. (http://www.youtube.com/watch?v=r3pFk8yKj1I&feature=player_embedded#!)
* Sora 1 dicembre 2012. Giuseppe Di Pede -
Iscritto e militante di SEL.
Nessun commento:
Posta un commento