1.12.12

IL LICEO SCIENTIFICO DI AVEZZANO ABBATTUTO

AD AVEZZANO UN CASO DI MALAPOLITICA ABBATTUTO  UN EDIFICO SCOLASTICO

E’ la denuncia di un preside in pensione che è arrivata venerdì pomeriggio all’incontro culturale del Centro di Studi “V. Patriarca” di Sora. 

Il libro che è stato presentato è sulla scuola italiana. “La Scuola è finita... Forse. Per insegnanti sulle tracce di sè” di Giovanni Cominelli, milanese che fondò negli anni ‘70 la CGIL a Milano assieme al sondagista Mannheimer che ora “sta spesso in tv”. Fondò Cominelli, che per la seconda volta è tornato a Sora, il sindacato ma oggi criticato spesso dallo scrittore e insegnante di filosofia. Cominelli, cattolico ma che poi seguì Mario Capanna quando arrivò alla Statale. Fece il ’68, consigliere comunale e regionale fino al 1990. “Prima di Formigoni”, dice. 

Un incontro molto interessante e acceso nel dibattito finale. Mai successo. In sala tanti dirigenti e insegnanti ma in pensione. Non si sono visti studenti e né docenti in attività. Un vero peccato, “dove sono quelli che vanno a scuola?”. 

Per Cominelli c’è un blocco conservatore destra-sinistra sulla scuola dove ci sono anche i sindacati. Fa conoscere un caso in Friuli, positivo sulla scuola. Si è formato un comitato formato da presidi, amministratori locali, parroci, società civile che vuole cambiare, un modello sbagliato che deve cambiare. Cominelli lo ripete spesso c’è un modello che va cambiato. I ragazzi oggi vanno a scuola perché ci devono andare, meglio che stare a casa coi genitori. Solo per questo vanno a scuola. Ore e ore seduti sui banchi. 

Per lo scrittore va cambiata l’organizzazione della didattica, c’è da cambiare l’orario. In alcuni istituti di Milano si sta sperimentando con internet. I compiti dati prima per internet, per cellulare e poi discussi in aula. Poi ci sono i sindacati che sono contrari al tutor che il ministro Fioroni bocciò. La scuola controllata da una gerarchia sindacale. Il sindacato sta svolgendo un ruolo conservatore. Sulla scuola c’è ancora tanta attività conservatrice, "un blocco storico: giornali, politici, sindacati, ecc..". Critica poi Panebianco quando scrive di scuola sulle pagine del Corriere. Il ragazzo così è solo nelle scuole italiane. Cominelli parla poi della spesa per l’istruzione che è iniziata a scendere dal 1995. Poi da buon milanese torna sulla polemica del Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione di Sora. Chiede: “dove eravate voi quando fu istituita?” Gli ha risposto Gulia: “Noi c’eravamo ma c’erano anche politici più potenti”. Anche se ora con la crisi la facoltà può servire a tanti studenti. 

"La scuola può cambiare", per il docente che è stato consulente del ministro Berlinguer. Continua, ad Udine a dicembre, per una settimana fanno saltare l’organizzazione didattica normale, c’è un preside che ci prova.

Un pubblico in sala organizzato, è sembrato, tutti in pensione ma ancora molto impegnati e partecipi. Qualche critica al docente milanese però è arrivata. Giudizi molto severi sugli insegnanti, sugli studenti e negativi. I risultati sono che la politica scolastica è stata questa, con i risultati il frutto di una politica di questi tempi che vediamo. 

Per Cominelli ci vuole un nuovo modello, si deve fare ricerca scolastica in classe invece della lezione frontale che va cambiata. La politica però non cambierà il modello, ci sono state dal 1947 tante proposte, tanti tentativi che non sono mai arrivati a nulla. Ci sono però i cittadini che possono smuovere queste cose, c’è la cittadinanza attiva, c’è la società civile che possono cambiare politica e politici. 

Altre critiche di Cominelli sugli studenti che occupano le scuole. Non sanno molto, perché lo fanno, vanno in piazza lo stesso ma senza essere a conoscenza dei veri motivi. “I ragazzi campano di fantasmi ideologici”, afferma Cominelli. C’è tanta ideologia in questo scendere in strada. Studenti comandati da gruppi che fanno tanta battaglia politica. “Con l’ideologia si copre la verità delle cose”.

L’istituto scolastico di Avezzano considerato dapprima agibile dopo il terremoto, fu successivamente dato per inagibile perché arrivarono i politici che ci “volevano mangiare sopra”. La denuncia in sala. E’ stato abbattuto e ora gli studenti fanno lezioni nei prefabbricati e tanti insegnanti stanno andando via col rischio di far chiudere la scuola. Uno tra i primi cinque licei in Italia, uno scandalo la vicenda abruzzese. Un caso di malapolitica e non di antipolitica. 

Al Liceo Scientifico di Sora si vuole occupare la scuola ma gli studenti non sanno che cosa significa privatizzare le scuole. Si stanno informando, stanno discutendo. Segnala una delle insegnanti in sala. 
La Foto di Cominelli da: www.pdllonatepozzolo.com

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