La grande cavalcata della Globo Banca
Popolare del Frusinate Sora punta dritta alla semifinale di Coppa Italia e in
attesa della definitiva eventuale partecipazione e location decretata dal
piazzamento al termine del girone d'andata, analizziamo il momento con il coach
Daniele Ricci.
Qualche giorno prima del match di Padova con
la Tonazzo, la guida tecnica sorana aveva dichiarato che quella gara sarebbe
stata un crocevia importante, la Globo l'ha superato alla grande e poi c'è
stata la conferma del risultato e del valore tecnico con la quarta vittoria
consecutiva ai danni del Brolo di Paolo Tofoli, e ora?
“Ci sono da giocare le ultime due gare del
girone d'andata, due match impegnativi i quali risultati ci serviranno per
trovare spazio nella griglia delle quattro squadre che si contenderanno la
semifinale di Coppa Italia. Ci teniamo moltissimo al raggiungimento della semifinale
e quindi cercheremo di guadagnarci il miglior punteggio possibile. Credo che
l'obiettivo si possa centrare ma tutti sappiamo che non sarà facile”.
Quattro vittorie consecutive e la scalata della classifica cosa hanno significato e cosa significano?
“Quattro
vittorie consecutive sicuramente non fanno altro che bene perché quando vinci
ti abitui a farlo e quindi è più facile, oltre che lavorare, anche giocare le
partite che seguono. La serie di vittorie serve sempre: guardiamo Città di
Castello, ha totalizzato una sequenza molto lunga e non si può pensare che
giochi sempre bene, però la determinazione che ha trovato l'aiuta. Ci sono
anche altre squadre che ci sono riuscite a mettere a segno dei bei filotti come
abbiamo fatto fin'ora noi, o anche in maniera più importante, come l'Ortona e
l'Atripalda, sapendo che l'importante è sbloccare i momenti difficili per
uscirne indenni, e noi speriamo di esserci riusciti. Le vittorie non vengono
per caso quindi abbiamo fatto sicuramente molto meglio nel lavoro quotidiano.
Aiutati anche da questi risultati speriamo di proseguire a raccogliere frutti”.
In questo girone d'andata come si è evoluta la squadra?
“Purtroppo la squadra ancora non ha trovato
la sua reale dimensione, quella che veramente può assumere. Per cui dobbiamo
sperare di non avere tanti intoppi e quindi di poter continuare a lavorare come
stiamo facendo anche con la soddisfazione di portare a casa risultati che ci
interessano. Credo che possiamo migliorare ancora, i margini ci sono e in questo
momento non siamo al meglio delle nostre potenzialità e possibilità ed è
normale soprattutto perché in campo ci sono ragazzi molto giovani come Mazzone,
Anzani e Paris, e quel Milushev che ha dovuto attraversare dei mesi abbastanza
difficili. Per cui possiamo dire che ora c'è un pochino più di serenità, un
gioco migliore e più produttivo. L'evoluzione che c'è sicuramente stata ha
riguardato la gestione delle situazioni che riuscivamo a crearci durante la
partita, siamo stati bravi a gestire al meglio quelle circostanze durante le
quali dovevamo mettere in difficoltà l'avversario facendolo pagare. Cose che
non sono successe sicuramente in un paio di occasioni dove a pagare siamo stati
noi con un risultato negativo”.
Come si prepara la Globo allo sprint finale del girone d'andata?
“La preparazione è sempre la stessa, non c'è
niente di particolare: cerchiamo di lavorare con una buona continuità e di
analizzare le partite degli avversari per sfruttare le nostre virtù in funzione
delle loro carenze. Spero solo che continui a esserci la tranquillità e la
continuità dei risultati. Quando si è vicini a un obiettivo come quello della
fine del girone d'andata si guarda anche alla classifica e si fanno dei conti.
Per quello che riguarda la Coppa Italia è importante entrare nelle prime
quattro, giocare in casa o fuori è solo una questione logistica e non delle
possibilità, però ovviamente la nostra ambizione è quella di arrivare il più in
alto possibile quindi l'importante è fare dei punti per la classifica che è
sempre rilevante, ora e fino alla fine del campionato. Vediamo se nel girone di
ritorno possiamo essere dei protagonisti più importanti di quanto non lo siamo
stati in questa prima parte”.
Prima della gara con Padova hai dichiarato “far seguire una vittoria a una vittoria è importantissimo per una squadra che ha delle ambizioni” e così è stato, adesso cosa dobbiamo aspettarci?
“Le partite sono tutte comunque ostiche
perché di fronte si ha gente affamata di punti come lo sarà Ortona alla quale,
dopo un periodo molto buono gli è capitato di incappare tre sconfitte
consecutive e fargliene sommare una quarta non sarà così semplice. Quindi, per
ogni squadra tutte le partite sono spinte da delle motivazioni diverse che portano
con se alle volte più difficoltà tecniche, altre più difficoltà mentali. Ogni
domenica per noi è un esame importante e ogni volta che ne superiamo uno senza
essere rimandati arriva un segnale forte al giocatore che lo aiuta a essere
sempre più determinato. Tutto questo poi mette anche più in difficoltà i futuri
avversari perché sanno che giocheranno contro una squadra che è in serie
positiva e che non concede nulla. Mi è capitato personalmente di mettere a
segno delle serie importanti e chi veniva a giocare contro, dopo che avevamo
vinto dieci partite, provava a fare qualcosa ma al primo ostacolo ha sempre
ceduto abbastanza facilmente quasi sotto una sorta di sudditanza psicologica.
Nel nostro sport è così: il tentativo lo fanno tutti comunque, però è difficile
poi tenere duro quando davanti alle difficoltà continua a tornarti in mente che
di fronte hai avversari forti e insormontabili. In questo momento è Città di
Castello a essere in una situazione di questo tipo e quando si creano queste
condizioni mentali, è molto grande il vantaggio. Poi sicuramente è difficile
anche per squadre come Città di Castello riconfermarsi ogni volta, però è
grande il vantaggio di vincere tante partite, e anche se ne perdi una sei
subito pronto a ripartire, sempre se hai una struttura tecnica abbastanza
buona”.
* Sora 14 dicembre 2012. Carla De Caris –
Responsabile Uff. Stampa Globo Banca Popolare del Frusinate Sora.
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