IL PUNTASPILLI (bagnato) di Rodolfo Damiani
Di spilli
questa settimana ne abbiamo avuto più di qualcuno; cominciamo da quello meno
doloroso, come una puntura per insulina: la sfida tra Bersani e Renzi, ben coadiuvati da un apparato demo-catto-comunista che quando si
muove sa bene come farlo e con saggezza storica
sa toccare le corde giuste di tutte le campane.
Per prima cosa bisogna
elogiare quanti sono andati a votare per la loro testimonianza politica e
democratica. Poi se da una parte all’altra si denunciano forzature sopra le
righe poco importa; servono a tenere desta l’attenzione. Se scorrete tutti gli
interventi dei due fino alla Disfida Televisiva, a me sembra quasi che quando
lo debbono fare, quasi dispiace loro di attaccarsi tanta è la vasellina che usano, poi l’uno non
smentisce mai completamente l’altro, c’è sempre una parte in comune in ogni ragionamento. Chi crea la
turbolenza e la contrapposizione sono i peones, quelli che debbono correre e procacciare voti per cui che c’è di meglio
in Italia della riedizione di Bartali e Coppi, della Roma e della Lazio per
fidelizzare iscritti e simpatizzanti facendo loro credere che stanno scrivendo
una storia, purtroppo già vista. Bersani e Renzi sono le facce di
b….o di una stessa moneta di
scarso valore, perché non c’è dietro nessuna idea nuova e nessuna decisione
per il cambiamento. I buoni politici vadano nel Sulcis, vadano ad Anagni,
ascoltino i cassaintegrati FIAT vittime della soggezione a Marchionne, vadano
in Industan a difendere il diritto dei
nostri soldati e l’onore della nostra Bandiera, non possono mancare a Taranto,
dove si decide se l’Italia ha ancora qualche chance industriale o deve
ritornare ad essere l’Arcadia.
Lo scontro,
passiamo al secondo ago quelli a farfalla, era l’occasione per dire agli
Italiani, stufi delle dispute economiche teoriche, cosa si pensa nel PD sulla
idea di privatizzare la sanità, che con scarse risorse non è più la Bengodi dei
tirapiedi politici, quindi non serve,
rispetto alla richiesta di salute dei cittadini.
Il Prof Monti è bravissimo a recuperare
risorse, che chiama modernizzazioni e riforme per dare incisività all’apparato,
ma stiamo constatando che sta attaccando solo i lavoratori e le classi meno
abbienti, sta distruggendo il nostro apparato produttivo, sta portando alla
povertà la metà degli italiani e alla disoccupazione l’altra, ora attacca anche
la Costituzione sul diritto alla salute e ignora le rendite parassitarie, non
affronta il problema sanità dalla radice. Cioè dalle aree di inquinamento
truffaldino, senza alcuna remora.
Siamo tutti colpevoli un mio articolo di
pochi giorni fa sulle angherie che il
Governo dei Borghesi ben pensanti e ben remunerati sta infliggendo ai malati di
PARKINSON, ha avuto dieci righe di spazio su un solo quotidiano, impedendo alla
gente di sapere e di capire, abbiamo la comunicazione che vogliamo e i
Governanti che ci meritiamo. Ho introdotto il concetto di Comunicazione che si
lega al terzo siringone, sapete quelli dermoceltici delle Caserme
dell’Italietta sesta potenza industriale, lira moneta da oscar, governi e
opposizione di persone che non pensavano solo a se stessi.
C’era solo
la FIAT con il suo stile come oggi, è legibus soluta e foraggiata per far
lavorare gli italiani; diciamolo che questa è una leggenda metropolitana perché
solo in Italia una casa automobilistica ha avuto ed ha i riguardi della FIAT, e
non basta. La comunicazione può fare la grandezza di un atto, un fatto, una
persona ma se poi non c’è un fondo di verità si rivolta contro i beneficiari. Per
il modo in cui sono stato istruito nel fare il giornalista, anzi l’opinionista rifuggo
dalle lodi sperticate e rifuggo poi dal colpire senza equità l’osannato in
precedenza.
L’Amministrazione
Tersigni ha avuto in sorte di dover fronteggiare due emergenze ognuna
capace a mettere in ginocchio una città
per mesi. Per prima cosa vanno elogiati tutti i volontari e gli uomini preposti
a fronteggiare una calamità per compito di Istituto. Come in tutti gli eventi dovuti
a cause climatiche abbiamo scontato un attimo di smarrimento nel reagire, ma ho
visto prestissimo le squadre in strada, anche se qualcuno ancora non inquadrava
bene il suo compito e come per la neve ho visto in strada anche esponenti del
Consiglio Comunale, fatto estremamente positivo. L’acqua lascia il solito
strascico di polemiche, lo so anch’io che non c’erano pompe da affioramento,lo
so anch’io che non c’erano sacchetti per la sabbia o barriere di cemento, fino
alle immancabili frane. L’episodio del Tomei, lo studierei a parte se sono vere
le cose ghiotte del gossip. Una buona Amministrazione è tale soprattutto se di
fronte a critiche e a chiacchiere si rimette in discussione e giudica i suoi uomini non per dichiarazioni troppo in positivo ma per quanto di utile sanno ricavare dagli eventi ricorrendo all’esame
causa-effetti-prassi per scongiurare situazioni a rischio future. Diamo prova
di compattezza, togliamo qualche ostracismo nei confronti di chi può e vuole
essere utile, per gli amici che non hanno risposto alle aspettative troviamo il
modo di impiegarli al meglio. Con l’aiuto della Conca e delle Associazioni
Agricole monitoriamo il territorio ricorrendo ad un modello delle dinamiche
idrauliche informatizzato secondo le
recenti serie storiche e individuiamo i punti di crisi su cui intervenire
selettivamente secondo una scala di priorità che non può essere politica.
Se ognuno fa
la sua parte TUTTI INSIEME SI PUO’. Anche Einstein aveva la sua squadra.
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