5.12.12

LA SCUOLA E' FINITA DI GIOVANNI COMINELLI

Giovanni Cominelli, docente milanese di Filosofia, in Istituti superiori, ha tenuto, a Sora, una conferenza venerdì scorso, invitato dal Centro di Studi "V. Patriarca". Ha presentato il suo libro e ha espresso parole forti contro sindacati, studenti e docenti. Le risposte non si sono fatte attendere, è arrivata la nota del prof. Egidio Paolucci e ieri sono scesi in piazza, a Sora, studenti già in agitazione di Sora, Isola ed Arpino.

Gli studenti hanno occupato le scuole. Autogestione e occupazione contro la legge Aprea al Liceo Classico e al Simoncelli. Ieri la manifestazione con striscioni e slogan a Sora. Oltre 500 studenti in corteo da Piazza “V. De Sica al centro della città. Negli striscioni scrivono, gli studenti, che le scuole non sono aziende.


GIOVANNI COMINELLI A SORA SULLA SCUOLA E’ FINITA CONTRIBUTO  AL  DIBATTITO  

Caro Domenico, in riferimento all’intervento del Prof. Cominelli ( Cfr. www.verdisora.blogspot.com – LICEO SCIENTIFICO ) il 30 nov. nella Sala della Biblioteca Comunale, vorrei integrare il tuo resoconto.
 Il Relatore mi è parso molto di parte antisindacale ed esagerato nell’attribuire a studenti , insegnanti e dirigenti scolastici le colpe della grave ‘emergenza educativa’. Sorvolando o omettendo molto sulle colpe vere di una “ dissennata politica scolastica “,  che, dall’insulto del Ministro Brunetta ai ‘ docenti fannulloni ‘, ai tagli di risorse miliardarie delle Ministre Moratti – Gelmini, guidate da Tremonti, ci ritroviamo con classi – pollaio di 30 alunni, con il ritorno al docente unico nella Scuola Elementare – che era Scuola di eccellenza nelle graduatorie OCSE -  e, infine, con aggregazioni e accorpamenti  selvaggi di Istituti e Scuole, per raggiungere il numero di almeno 1000 alunni ed eliminare circa duemila dirigenze. Mentre il Relatore, ex sindacalista CGIL, si impegnava molto per stigmatizzare l’inconsapevole foga protestataria degli studenti e l’impreparazione  culturale e didattica di docenti e dirigenti, mostrando altresì apertamente preferenze e simpatie per la scuola paritaria e privata.
Tanto più assurde apparivano le accuse lanciate in un contesto di uditori prevalentemente docenti e dirigenti in quiescenza . Occorre altresì notare che si sono levate alcune voci di dissenso, ma che non si menzionano sufficientemente nel tuo breve blog. A questo punto la speranza è che intervenga per la salvezza della Scuola un prossimo governo Bersani.

* Sora 3 Dicembre 2012. Egidio Paolucci. 

Nella foto in alto Paolucci mentre vota domenica e a fianco Lorenzo Mascolo in piazza non firma i referendum del Prc ma vuole prima informarsi.

2 commenti:

  1. Caro professore sono d'accordo con lei, Bersani ha molto da lavorare nei prossimi mesi, c'è la scuola, c'è il lavoro, c'è il reddito minimo da inserire, la Rai, il canone da abolire perché la Rai continua a speculare su chi non vede più i programmi perché non ha più il decoder ma continua ad inviare i bollettini da pagare. C'è l'Imu da far pagare alla Chiesa come dice Riccardo Nencini del Psi. Il partito Socialista ha dato 110 mila voti a Bersani. Nencini si candiderà nel 2013, pensa però, rispondendo alle domande del giornalista, che non ci sarà una lista del Pd ma una lista unica dei tre partiti: Pd, Sel e Psi. Farà il ministro ma solo se lo chiamano. Il Psi, del segretario nazionale, è la "terza Gamba" della coalizione. Al ministero dell'Estero vedrebbe bene la Bonino. All'Interno Amato, all'Ambiente... non decide. All'Economia non un tecnico ma un economista esperto. Un consulente di Renzi. Ad esempio Zingales. Nencini farebbe una alleanza con Casini, la vede bene. Casini lo vede presidente del Senato. E' favorevole all'Eutanasia ma c'è la domanda del conduttore: E Casini? Per Nencini però l'eutanasia non è ai primi posti del programma di un prossimo governo Bersani. Per Nencini, Vendola può andare al Commercio con l'Estero e non è favorevole alla liberalizzazione delle droghe leggere. Anna Finocchiaro alla Difesa. Nencini nell'intervista vuole aprire una pagina nuova.

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  2. C'è poi la speculazione della finanza sul cibo a danno dei poveri e dell'agricoltura. I prezzi aumentano facendo abbassare i consumi e aumentando le povertà. La domanda da farsi è chi c'è dietro a tutto questo? La risposta: ci sono dietro i mercati finanziari che fanno quello che vogliono. Fanno speculazione sul cibo e sulle vite delle persone. Ci sono i futures.

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